ultimi ordini

  •  
    Tanja, Beograd, Serbia
  •  
    Alaa, Alwajh, Saudi Arabia
  •  
    ionescu, valu lui traian, Romania
  •  
    Lasse, 2900, Norway
  •  
    Pete, Cleves, United States
  •  
    Stef, Waalwijk, Netherlands
  •  
    Sonia, Minervino di Lecce, Italy
  •  
    Adrian, Ingolstadt, Germany
  •  
    CORINNE, NOTRE DAME DE LONDRES, France
  •  
    Dušan, KRAVANY NAD DUNAJOM, Slovakia
  •  
    Arno, Ehrenkirchen, Germany
  •  
    Costas, LARNACA , Cyprus
  •  
    Fulvio francesco, Santa Domenica Talao, Italy
  •  
    william, Dun, France
  •  
    Aymeric , Saint tricat, France
  •  
    Ricard, Sant Celoni, Spain
  •  
    Maureen , Enniscorthy Co Wexford , Ireland
  •  
    Paul, St. Vigil in Enneberg (BZ), Italy
  •  
    Ricardo jorge , Viseu , Portugal
  •  
    Radosav, Kragujevac, Serbia
  •  
    Sylvie, Neyruz, Switzerland
  •  
    Julien, Scionzier, France
  •  
    Zoran, Vinca, Serbia
  •  
    Josef, Hochdorf-Assenheim, Germany
  •  
    Davide, London, United Kingdom
  •  
    Kimberly, Victoria, Gozo, Malta
  •  
    Saša , Beograd, Serbia
  •  
    Ewa, Galway, Ireland
  •  
    Ioannis , Kato Achaia, Greece
  •  
    Samuele, Milano, Italy
600 Semi di ruchetta – rucola (Eruca sativa) 2.5 - 1

600 Semi di ruchetta –...

Prezzo 2,15 € SKU: MHS 120
,
5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;" class=""><strong>Semi di ruchetta – rucola (Eruca sativa)</strong></span></h2> <h3><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 600 semi (1g).</strong></span></h3> <p>La ruchetta (in usi regionali rughetta) o rucola, o anche ruca (Eruca vesicaria (L.) Cav.), è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae).</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>La rucola è originaria dell'area del bacino del Mediterraneo e dell'Asia centro-occidentale. Oggi è coltivata anche in altre parti del mondo.</p> <p>Cresce fino agli 800 m s.l.m., in terreni fertili e sabbiosi.</p> <p><strong>Proprietà ed usi</strong></p> <p>Le foglie sono state scoperte in un paesino di Bologna a scopo culinario e apprezzate per il loro sapore deciso. Anche i semi possono essere usati per esempio per sostituire i semi di senape in ambito domestico, o per ricavarne un olio dal gusto gradevole.</p> <p><strong>Piante simili</strong></p> <p>Viene chiamata rughetta anche la rughetta selvatica (Diplotaxis tenuifolia (L.) DC.), una piantina perenne dal sapore molto simile.</p> </div> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 120 (1g)
600 Semi di ruchetta – rucola (Eruca sativa) 2.5 - 1
Semi di Crescione d'acqua - pianta medicinale

Semi di Crescione d'acqua...

Prezzo 2,45 € SKU: MHS 54
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Crescione d'acqua - pianta medicinale</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 100 semi.</strong></span></h2> <p>E' una pianta acquatica, perenne , ma coltivata come annuale . Il crescione raggiunge i 60 cm di lunghezza , cresce spontanea lungo i corsi d'acqua o nelle acque ferme .</p> <p>Il crescione delle fontane viene chiamato anche Nasturzio Officinale . Contiene molte minerali preziosi per la salute come ferro, fosforo, manganese e calcio,ed anche alte concentrazioni di vitamina C, A, B2, PP ed E.</p> <p>Le foglioline tenere vengono utilizzate crude nelle insalate , per il particolarissimo sapore leggermente piccante .</p> <p>Periodo di semina : Primavera .</p> <p>Necessita di terriccio mantenuto costantemente umido e lontano dalla luce diretta , ancora meglio se in penombra  . Le foglioline sono pronte da consumare già dopo poche settimane dalla semina .</p> <h3><strong>WIKIPEDIA:</strong></h3> <p>Il crescione d'acqua (Nasturtium officinale R. Br., 1812) è una pianta perenne della famiglia delle Brassicaceae (o Crucifere).[1] Tipica pianta spontanea che vive lungo lenti corsi d'acqua, in terreni semissommersi e acquitrinosi; predilige luoghi ombrosi.</p> <h3><strong>Giardinaggio</strong></h3> <p>Può essere facilmente coltivato nell'orto prelevando piccoli cespi da piante giovani spontanee. Vengono trapiantati in terriccio organico mantenuto sempre umido. Può anche essere seminato in vasetti di torba e poi trapiantato.</p> <h3><strong>Uso culinario</strong></h3> <p>Squisito ortaggio che si mischia alla lattuga, cicoria, pomodori, ravanelli e qualsiasi insalata mista.</p> </body> </html>
MHS 54 (100 S)
Semi di Crescione d'acqua - pianta medicinale
Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia 1.95 - 2

Semi di Malva branca,...

Prezzo 1,95 € SKU: MHS 48
,
5/ 5
<h2><strong><em><span style="text-decoration:underline;">Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia</span></em></strong></h2> <h3><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 10 semi.</strong></span></h3> <p>Principio attivo: efedrina, (nell’estratto della pianta: 0,8% a 1,2% di alcaloide) pseudoefedrina, amine simpaticomimetiche (vasicinone e vasicina). I principi attivi elencati sono presenti nei semi, nelle foglie e nelle radici. L’efedrina, alcaloide principale della pianta, è un solido cristallino, di colore bianco, dal sapore amaro e dall’odore lievemente aromatico.</p> <p> </p> <p><strong>Uso storico: </strong></p> <p>la medicina tradizionale indiana utilizza da più di duemila anni le radici, le foglie, i semi ed il fusto della pianta, ciascuna parte avendo delle proprietà terapeutiche specifiche per trattare l’asma bronchiale, l’influenza ed il raffreddore, l’insufficienza respiratoria, il mal di testa, la congestione nasale, i dolori osteoarticolari, la tosse e l’edema.</p> <p> </p> <p><strong>Uso attuale: </strong></p> <p>la medicina ayurvedica utilizza la Sida cordifolia come coadiuvante nella terapia dell’asma: nel medesimo contesto viene altresì miscelata assieme ad altre erbe indicate per aumentare “l’energia vitale” ed il tono dell’organismo. L’estratto di Sida cordifolia, che può contenere dallo 0,8 al 1,2% di efedrina viene venduto nei siti specifici in internet come stimolante del sistema nervoso centrale procurando un effetto simile a quello dell’amfetamina e viene ricercato tra i consumatori di herbal ecstasy (così vengono chiamate genericamente le piante che contengono efedrina) per i suoi effetti euforizzanti. È facilmente reperibile su Internet, e quindi senza necessità di alcuna prescrizione medica né di controllo medico. L’estratto secco di Sida cordifolia è presente in numerosi prodotti naturali in vendita in Italia, ma presenta tutti i rischi e le controindicazioni dell’Efedra. I rischi maggiori sono per i pazienti cardiopatici, gli ipertesi e coloro che stanno assumendo psicofarmaci o altre erbe stimolanti.</p> <p>Come nel caso del Ma huang, anche per la Sida cordifolia vengono proposti messaggi allettanti che invitano al consumo della pianta. È facile infatti trovare messaggi invitanti del tipo:«…(omissis)…è il primo ecstasy naturale privo di efedra o Ma huang. Definito dai più migliore dell’originale... (omissis)…. Attualmente il prodotto più forte nella gamma degli stimolanti estatici, ha immediatamente riscontrato un forte successo tra i consumatori abituali di herbal ecstasy. Perfetto per il Dance Floor, sviluppa una incredibile sensualità, sorrisi, amore, energia e passione». La pubblicità, in questo caso, reclamizza un prodotto che promette di regalare piacevoli sensazioni senza dover ricorrere all’assunzione di Efedra o ma-huang, ma non pubblicizza il fatto che il principio attivo contenuto nella Sida cordifolia è lo stesso di quello contenuto proprio nel ma-huang o nell’efedra.</p> <p> </p> <p><strong>Legislazione:  </strong></p> <p>in Italia né l’efedrina, né la pseudoefedrina, né il vasicinone o la vasicina, così come né l’intera pianta o parti di essa sono incluse nella tabella I di cui all’articolo 14 del DPR 309/90. L’efedrina e la pseudoefedrina tuttavia sono inserite nella categoria 1 dell’allegato I per le sostanze classificate di cui al decreto legislativo n.258 del 12 Aprile 1996 (G.U.112 del 15/05/1996) che riguarda il recepimento della direttiva 92/109/CEE relativa alla fabbricazione e all’immissione in commercio di talune sostanze impiegate nella fabbricazione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope. Tale allegato è presente nel testo aggiornato del DPR 309/90 (G.U. n.62 del 15/03/06). L’efedrina e la pseudoeferina inoltre sono inserite nella lista dei farmaci, delle sostanze biologicamente o farmacologicamente attive di cui all'articolo 1 della legge n. 376/00: “Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n 294 del 18 dicembre 2000. Tale lista è stata approvata con Decreto Ministeriale del 15 ottobre 2002 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 2002. Un campione di urine viene giudicato positivo ad un controllo antidoping quando presenta una concentrazione di efedrina pari o superiore a 10 μg/ml (5).</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà farmaco-tossicologiche: </strong></p> <p>le proprietà farmacologiche della Sida cordifolia sono dovute alla presenza di efedrina, pseudoefedrina ed altri alcaloidi strutturalmente correlati. L’efedrina può essere assunta per via inalatoria (i sali di efedrina sono usati come decongestionanti nasali) e viene assorbita  bene anche attraverso la cute sotto forma di unguento. Gocce di efedrina allo 0,1% applicate agli occhi sono efficaci per il trattamento della congiuntivite allergica. Quando l’efedrina viene somministrata per via orale per i suoi effetti broncodilatatori e decongestionanti, la dose media è di 25-50 mg/kg/die da ripetere se necessario ogni 3–4 ore. La dose totale giornaliera non dovrebbe comunque superare i 150 mg. La dose pediatrica è di 2–3 mg/kg/die di peso corporeo o 100 mg/m2/die di superficie corporea, suddivise in 4–6 dosi. In caso di somministrazione parenterale, deve essere iniettata la minima dose efficace (12,5–25 mg).</p> <p> </p> <p><strong>Tossicità: </strong></p> <p>nell'uomo la dose tossica di efedrina e pseudoefedrine è pari a 9mg/Kg</p> <p> </p> <p><strong>Effetti avversi: </strong></p> <p>i più comuni effetti avversi centrali associati all’uso di efedrina sono: tremori, stati di ansia e di confusione, irrequietezza, insonnia e stati psicotici; in seguito ad overdose possono invece manifestarsi psicosi paranoiche e allucinazioni. A livello cardiovascolare l’efedrina può indurre ipertensione arteriosa, vasocostrizione, tachicardia, palpitazioni, ischemia del miocardio e arresto cardiaco. Inoltre l’alcaloide può predisporre all’insorgenza di ictus ischemico o emorragico. In letteratura viene riportato il caso di una donna di 35 anni affetta da broncospasmo che ha manifestato una cardiomiopatia in seguito all’uso cronico di dosi elevate di efedrina. In seguito ad assunzioni ripetute si può avere tachifilassi (riduzione dell’efficacia fino alla perdita dell’effetto). L’overdose da efedrina si manifesta con nausea e vomito cui seguono cefalea, agitazione, stati di ansia, tremori, tachicardia e ipertensione. L’eccessivo incremento della pressione può portare ad emorragia cerebrale e ad infarto del miocardio. In seguito ad aritmie ventricolari si può avere arresto cardiaco e morte. L’efedrina è controindicata nei casi di ipertensione, ipertiroidismo, feocromocitoma e glaucoma acuto ad angolo chiuso. La sua assunzione dovrebbe essere effettuata con cautela dai pazienti affetti da ipertrofia prostatica o da insufficienza renale. Di recente è stata pubblicata sulla rivista scientifica “the Journal of the American Medical Association (JAMA)” una metanalisi di studi clinici sugli effetti di preparati a base di efedra o di efedrina, utilizzati a scopo dimagrante o per migliorare le prestazioni atletiche. Nello studio sono stati utilizzati dati provenienti da studi clinici e dal sistema di segnalazione delle reazioni avverse dell’FDA. Lo studio ha dimostrato che l’uso di efedra o di efedrina in associazione a caffeina aumenta il rischio di aritmie cardiache e di disturbi gastrointestinali, psichiatrici e del sistema nervoso autonomo.</p> <p> </p> <p><strong>Interazioni: </strong></p> <p>l’efedrina può interagire con gli inibitori delle monoamminoossidasi (MAO) causando un incremento dei livelli di noradrenalina con conseguente aumento del tono simpatico. In seguito a questa interazione si possono manifestare: cefalea, febbre, aritmie e crisi ipertensive. Pertanto l’efedrina non dovrebbe essere assunta da pazienti in trattamento con inibitori delle MAO o da pazienti che hanno sospeso il trattamento con tali farmaci da meno di 14 giorni.</p> <p>L’efedrina può ridurre l’efficacia farmacologica dei farmaci antipertensivi; associata alla clonidina può causare incremento dei livelli di noradrenalina ed innalzamento della pressione arteriosa. L’efedrina se associata ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) può favorire l’insorgenza di lesioni a carico della mucosa gastrica. Inoltre la sostanza può incrementare il metabolismo dei corticosteroidi riducendone i livelli plasmatici. I pazienti asmatici in trattamento con tali farmaci dovrebbero quindi evitare l’assunzione di prodotti a base di efedrina .</p> <p>Un maggiore rischio di eventi avversi di tipo cardiovascolare (ipertensione, tachicardia o aritmie cardiache) è stato osservato dopo somministrazione concomitante di efedrina e dei seguenti farmaci: Digossina, Fenilpropanolamina, Pseudoefedrina.</p> <p>La reserpina causando deplezione di noradrenalina, può ridurre l’efficacia dell’efedrina. La teofillina può causare una maggiore incidenza degli effetti avversi centrali e gastrointestinali (irrequietezza, insonnia e nausea) che si manifestano in seguito alla somministrazione di efedrina.</p> <p>Infine va presa in considerazione l’associazione tra efedrina e caffeina. Quest’ultima infatti può potenziare gli effetti simpaticomimetici dell’efedrina e causare tachicardia, ipertensione, ictus e aritmie cardiache. L’uso concomitante di queste due sostanze dovrebbe essere pertanto evitatati</p> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"><tbody><tr><td colspan="2" valign="top" width="100%"> <h3><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></h3> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Soak in water for about 24 hrs</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">all year round</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Just lightly cover with substrate</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">min. 23 ° C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">until it germinates </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span style="color:#008000;"><strong><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em></em></strong></span></p> <p><span style="color:#008000;"><strong><em>All Rights Reserved.</em></strong></span></p> </td> </tr></tbody></table>
MHS 48
Semi di Malva branca, Country mallow, Bala, Pinellia 1.95 - 2
Semi di Basilico MIX 4 diverse varietà 2 - 6

Semi di Basilico MIX 4...

Prezzo 1,85 € SKU: MHS 44
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Basilico MIX 4 diverse varietà</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 semi.</strong></span></h2> <p><strong>1.Basilico africano </strong>: Il basilico africano (Ocimum gratissimum L. 1753) è una pianta annuale, erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica. Per il suo caratteristico e marcato profumo, il basilico è utilizzato nella cucina del Sud-est asiatico e venduto su larga scala soprattutto nel Vietnam.</p> <p>Originario dell'Africa sud-tropicale, è diffuso in Cina, India e in tutto il sud-est asiatico, naturalizzato nella fascia tropicale del Sud America. Cresce spontaneo sulle coste a margine di fiumi o laghi e può essere trovato nella vegetazione della savana o su terreni abbandonati fino a 1500 m s.l.m.; è comunque coltivato in Asia fino ai 300 m s.l.m.</p> <p><strong>2.Basilico </strong><strong>Greco</strong>: Varietà di basilico caratterizzata dalla naturale forma sferica che assume il cespuglio , senza l'ausilio di potature .</p> <p>Il basilico greco è detto anche "compatto a palla" perchè durante la crescita assume una caratteristica forma sferica molto precisa .</p> <p>Presenta foglie piccole, raggruppate a mazzetti, molto aromatiche.</p> <p>Le foglie vengono utilizzate fresche, congelate o conservate sott'olio per insaporire piatti e pietanze. Tuttavia la sua caratteristica forma la rende una pianta molto decorativa anche in giardino come bordura o in vaso  .</p> <p>- Periodo di semina : da Aprile e Agosto</p> <p><strong>3.Basilico italiana</strong>: Il basilico , insieme al prezzemolo ,  è una delle piante aromatiche più usate in cucina .</p> <p>Il basilico , insieme al prezzemolo ,  è una delle piante aromatiche più usate in cucina .</p> <p>E' una pianta annuale e non supera i 50 cm di altezza .</p> <p>Può essere coltivato in pieno campo o in vaso .</p> <p>- Semina : da Febbraio ad Agosto (in campo) - da Novembre a Gennaio ( in semenzaio o alriparo)</p> <p><strong>4.Basilico foglia larga</strong>: Detto anche “napoletano” a foglia di lattuga, profumo delicato e con un lieve sentore di menta. Caratteristiche le foglie molto grandi e bollose.</p> <p>Periodo trapianto: Da Marzo a Settembre.</p> <p>Sesto d’impianto: 30 cm tra le file - 10 cm sulla fila.</p> <p>Proprietà nutrizionali: Contiene vitamina A e C, Potassio, Calcio e Fosforo. Ha</p> <p>spiccate proprietà antinfiammatorie e digestive.</p>
MHS 44 (100 S)
Semi di Basilico MIX 4 diverse varietà 2 - 6
Semi di Morella rampicante 1.75 - 5

Semi di Morella rampicante

Prezzo 1,75 € SKU: MHS 51
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Morella rampicante (Solanum dulcamara L)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Quella delle Solanaceae è una famiglia vegetale molto importante in quanto comprende fra l'altro diverse specie commestibili come le patate, le melanzane e i pomodori; è inoltre una famiglia abbastanza numerosa, organizzata in quasi 100 generi per un totale di oltre 2000 specie, più della metà delle quali (circa 1400) appartengono al genere Solanum, una decina delle quali sono spontanee dell'Italia.</p> <p>All'interno della famiglia, il genere della pianta di questa scheda appartiene alla sottofamiglia delle Solanoideae Kostel. (1834) e alla tribù delle Solaneae Dumort. (1829).</p> <p>Essendo questo genere molto corposo normalmente viene suddiviso in “sezioni”. Adriano Fiori (botanico italiano 1865 – 1950), soprattutto per le specie spontanee dell'Italia, ha individuato tre “sezioni”:</p> <p> </p> <p>    Lycopersicum;</p> <p>    Pachystemon;</p> <p>    Leptostemon.</p> <p> </p> <p>“Morella rampicante” appartiene alla “sezione” centrale (Pachystemon) caratterizzata soprattutto dall'avere antere brevi e deiscenti per due pori apicali; piante non spinose a fiori bratteolati bianchi o violetti composti in corimbi. In realtà considerando tutte le specie del generi le tassonomie più complete lo suddividono in mezza dozzina di sottogeneri con almeno una cinquantina di "sezioni". In queste classificazioni la pianta di questa scheda è assegnata al sottogenere Solanum stricto sensu e alla “sezione” Dulcamara.</p> <p> </p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>    Sostanze presenti: molte parti della pianta (le foglie e i frutti in particolare) contengono dei glucoalcaloidi tossici (solanina, solaceina e altri) usati in farmacia; contiene anche delle saponine steroiche e acidi (dulcamarico e altri). Se scissi in modo idrolitico producono zucchero e solanidina. La parte più velenosa sono le bacche (specialmente immature) che se ingerite (alcuni testi indicano in 10 bacche una quantità pericolosa) possono causare vomiti, diminuzione della frequenza del respiro e alla fine anche morte per paralisi respiratoria. La solanina in particolare è una sostanza narcotizzante che colpisce il sistema nervoso centrale.</p> <p> </p> <p><strong>Proprietà curative:</strong></p> <p>sono molte le proprietà curative della Morella dulcamara conosciute fin da tempi immemorabili. Qui citiamo alcune: sudorifera (agevola la traspirazione e favorisce la sudorazione), depurativa del sangue (facilita lo smaltimento delle impurità), ma ha anche una leggera azioni ipnotica e anafrodisiaca; è valida anche contro la tosse insistente. Attualmente è usata per il trattamento dei reumatismi, della gotta e di alcune forme di dermatosi.</p> <p><strong>Parti usate:</strong> bacche, ma anche le foglie e soprattutto i giovani ramoscelli raccolti in primavera.</p> <p> </p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>L'uso alimentare di questa pianta è sconsigliato vista la sua alta tossicità. In alcuni testi sono indicati dei casi di avvelenamenti anche in animali che avevano brucato le piante. Non è velenosa per gli uccelli che così possono disperdere ampiamente i semi.</p> <p> </p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>È una pianta che si coltiva facilmente su tutti i tipi di suoli (non per nulla è comune su tutto il territorio italiano). È più delicata verso i climi decisamente marittimo-ventosi. Preferisce le posizioni ombreggiate con suolo ben drenato ma inumidito frequentemente, ed è facilmente riproducibile per talea acquatica.</p> <p> </p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il nome generico (Solanum) deriva da solanem (=consolazione, conforto) e deriva dalle proprietà medicamentose e sedative di alcune specie di questo genere. Il nome specifico (dulcamara) significa letteralmente “dolce-amaro” ed è dato dal sapore di alcune parti di questa pianta (i giovani rametti appena germogliati messi in bocca dapprima sono amari e poi dolci).</p> <p>Il binomio scientifico della pianta di questa scheda è stato definito nel 1753 da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.</p> <p>In lingua tedesca questa pianta si chiama Bittersüß; in francese si chiama Morelle douce-amère; in inglese si chiama Bittersweet.</p> <p> </p> <p><strong><em>Morfologia</em></strong></p> <p>Sono piante frutici (di tipo cespugliose a foglie caduche che si sostengono ad altre piante) a portamento sdraiato (prostrato) o rampicante. L'altezza varia da 3 a 15 dm (massimo 2 - 3 metri). L'aspetto può essere sia glabro che peloso (peli semplici o ghiandolari). La forma biologica è nano-fanerofita (NP), ossia sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo dai 30 cm ai 2 metri.</p> <p> </p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>Le radici di questa pianta sono ben sviluppate.</p> <p> </p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Il fusto è molto ramoso (può presentarsi con un carattere quasi lianoso), non è spinoso ed ha una sezione cilindrica. Nella parte basale è legnoso, mentre in alto è erbaceo a portamento scadente. I rami si presentano con pubescenza appressata.</p> <p> </p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie lungo il fusto sono a disposizione alterna (in realtà sono spiralate e senza stipole). La lamina è cuoriforme, facilmente bislunga se non addirittura allungato-bislunga (a volte è quasi triangolare). In particolare le foglie cauline superiori sono a forma astato-triloba in quanto ai lati della base del segmento centrale (e quindi del picciolo) sono presenti due orecchiette ovate o lanceolate, mentre quelle inferiori sono generalmente intere. La lamina fogliare è scarsamente pubescenza e di colore verde intenso. Il picciolo è alato Dimensione del picciolo : 2 – 3 cm. Dimensione delle foglie: larghezza 3–6 cm; lunghezza 5–10 cm.</p> <p> </p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza è di tipo extra-ascellare e più o meno cimosa-ombrelliforme con diversi fiori (da 10 a 20) bratteolati. Il peduncolo dell'infiorescenza è molto ramificato. I fiori sono pedicellati e disposti in posizione opposta alle foglie e lievemente divaricati uno dall'altro (a disposizione lassa). Tutta l'infiorescenza è scarsamente pubescenza. Lunghezza del peduncolo : 1 – 3 cm. Lunghezza del pedicello  : 5 – 12 mm.</p> <p> </p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). I fiori emanano un profumo sgradevole. Dimensione del fiore: 10 – 12 mm.</p> <p> </p> <p>    Formula fiorale:</p> <p> </p> <p>            * K (5), [C (5), A 5], G (2) (supero)[2]</p> <p> </p> <p>    Calice: il calice è gamosepalo, diviso in 5 segmenti di forma triangolare ed è scarsamente pubescenza. Dimensione del calice: larghezza 1,5 – 2 mm; lunghezza 2 – 3 mm.</p> <p> </p> <p>    Corolla: le corolle (ipogine) sono simpetale e brevemente tubolari (il tubo è molto più corto dei lobi), rotate e di colore violaceo (raramente bianco). I petali hanno una forma lanceolata e apice acuminato. Alla base dei petali, internamente, sono presenti due caratteristiche macchie bianche o verdi. I petali alla fine dell'infiorescenza si ripiegano all'indietro. Lunghezza dei lobi: 6 mm. Larghezza totale della corolla : 0,8 – 1,2 cm.</p> <p> </p> <p>    Androceo: gli stami sono 5 (inseriti nel tubo corollino) con antere connate di forma ovato-ellittica e riunite insieme a formare una specie di colonnetta a cono. Le antere sono deiscenti alla sommità per due pori. Il poro di deiscenza occupa tutta la larghezza della loggia. Il colore delle antere è giallo carico. Lunghezza dei filamenti: 0,5 mm. Lunghezza delle antere : 2 – 3,5 mm (massimo 5 mm).</p> <p> </p> <p>    Gineceo: l' ovario (a due loculi) è supero formato da due carpelli; lo stilo è unico con stimma bilobo (o bifido) e sporge dalla sommità delle antere. Lunghezza dello stilo : 5,5 mm.</p> <p> </p> <p>    Fioritura: da maggio a luglio.</p> <p>    Impollinazione: impollinazione per entomogamia.</p> <p> </p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto è del tipo a piccola bacca ovata ed è diviso in diverse logge per contenere i diversi semi a forma discoidale. I semi sono sia glabri che pelosi. Il colore delle bacche a maturazione conclusa (autunno) è rosso (prima sono verdi). Alla base il frutto è avvolto dal calice che è persistente. Dimensione del frutto : 7 x 8 mm. Diametro dei semi: 1,5 – 2 mm.</p> <p> </p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>    Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Paleotemperato, ma anche Eurosiberiano. In effetti questa pianta è considerata originaria oltre che della nostra flora anche dell'intera Europa, dell'Algeria, dell'Asia temperata e dell'America boreale e può quindi a ragione essere considerata “cosmopolita” (o meglio “sub-cosmopolita”).</p> <p> </p> <p>    Diffusione: è comune in tutta Italia, isole comprese. In Europa è comune in tutte le regioni e i rilievi specialmente nell'area centromeridionale. Fuori dall'Europa si trova soprattutto in Asia occidentale e America del nord. Questa pianta ampiamente naturalizzata in tutti i territori in certe zone è considerata invasiva (ad esempio nella zona dei Grandi Laghi del Nord America).</p> <p> </p> <p>    Habitat: il suo habitat tipico sono i luoghi freschi fra le siepi o i cespugli in luoghi torbosi; ma anche i boschi umidi (boschi mesofili) e gli incolti generalmente in ambiente ombroso; sono inoltre favorite dai terreni a più cicli di inondazione. Il substrato preferito è indifferentemente calcareo oppure siliceo, con valori neutri del pH su un terreno abbastanza nutriente e umido.</p> <p> </p> <p>    Diffusione altitudinale: vive fino a circa 1100 metri di altezza (massimo 1450 m s.l.m.); quindi i piani vegetazionali frequentati sono quelli collinari e montani.</p> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"><tbody><tr><td colspan="2" valign="top" width="100%"> <h3><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></h3> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">all year round</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Just lightly cover with substrate</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">min. 20 ° C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">until it germinates </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span style="color:#008000;"><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span style="color:#008000;"><strong><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></strong></span></p> </td> </tr></tbody></table>
MHS 51 (5 S)
Semi di Morella rampicante 1.75 - 5
Semi di CARDAMOMO nero 1.95 - 1

Semi di CARDAMOMO nero

Prezzo 1,95 € SKU: MHS 57 B
,
5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;" class="">Semi di CARDAMOMO</span></em></strong><strong><em><span style="text-decoration: underline;">&nbsp;nero (Elettaria cardamomum)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h3> <p>Il cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello Zenzero), ma spesso si indicano con lo stesso nome anche altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amonum.</p> <p>Era conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Aspetto e parti utilizzate</strong></p> <p>Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Tipi di cardamomo e loro distribuzione</strong></p> <p>Il cardamomo si ricava da due generi della famiglia delle Zingiberaceae; entrambi hanno specie a diffusione locale, dalle quali si ricavano prodotti di qualità diversa:</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Elettaria</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum è distribuita fra l'Iran, l'India e la Malaysia. Da essa si ricava il cardamomo verde o vero cardamomo.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria repens cresce nella zona dello Sri Lanka. La spezia che da essa si ricava è detta cardamomo di Ceylon.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Amomum</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum subulatum conosciuto come cardamomo nero o anche come cardamomo nepalese. È il più comune da trovare perché è il più coltivato; il maggiore produttore mondiale di cardamomo nero è infatti il Nepal (6,647 tonnellate nel 2006). La sua coltivazione è molto diffusa anche nel Sikkim. La grande produzione, e la maggiore disponibilità sui mercati, ne limita il prezzo ad un livello accessibile.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum costatum diffuso in Cina e Vietnam e particolarmente presente nella cucina di questi paesi.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum compactum diffuso in Thailandia e Birmania. È noto come cardamomo del Siam.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Altri tipi di "cardamomo" sono ottenuti da piante del Genere Amomum, come il cardamomo marrone, Kravan, cardamomo di Giava, cardamomo del Bengala, cardamomo bianco o il cardamomo rosso.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Modalità di conservazione</strong></p> <p>Una volta che i semi vengono esposti all'aria perdono rapidamente il loro sapore; perciò vengono venduti all'interno del loro baccello in modo che siano protetti dall'aria.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Utilizzi</strong></p> <p>Tutte le varie specie e varietà di cardamomo sono utilizzate principalmente come spezie per la cucina e in medicina. In generale:</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum (il cardamomo propriamente detto) è utilizzato come spezia e in medicina. Viene talvolta fumato e costituisce l'alimento principale delle larve della falena Endoclita hosei.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum è utilizzato come ingrediente della medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina cinese, iraniana, coreana e vietnamita.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Uso culinario</strong></p> <p>È molto utilizzato come aroma nella preparazione del caffè alla turca, del caffè arabo e del tè iraniano.</p> <p>Nella cucina mediorientale, cucina iraniana, turca e indiana è utilizzato per insaporire dolci e nelle miscele di spezie. Trova un suo utilizzo anche nella cucina dei paesi nordici (per esempio in Finlandia).</p> <p>Il cardamomo verde ha un gusto intenso e fortemente aromatico dal quale si differenzia il cardamomo nero che è più astringente, leggermente amaro e con un sentore di menta. Basta un piccolo baccello per insaporire un piatto. In India, i semi neri del cardamomo sono spesso un componente importante del garam masala e per insaporire il riso oppure vengono mischiati a foglie di betel e frutti di areca per formare un bolo detto appunto betel che rinfresca l'alito e favorisce la digestione.</p> <p>In Cina sono utilizzati per aromatizzare piatti di carne arrostita e nel Vietnam sono usati come ingrediente nel brodo per la minestra di tagliatelle detta Phở.</p> <p>Nella cucina etiope ed eritrea sono utilizzati nella preparazione dell'Himbasha, un pane celebrativo.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Nonostante il sapore sia abbastanza diverso, spesso il cardamomo nero è usato come sostituto del cardamomo verde perché è molto più economico.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Nelle medicine tradizionali</strong></p> <p>In Iran e India, il cardamomo verde è largamente utilizzato per la cura di infezioni ai denti e alle gengive, per prevenire e curare malattie della gola ed alitosi, congestioni dei polmoni e tubercolosi polmonare, infiammazioni delle palpebre, disordini digestivi e calcoli biliari.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Anche il cardamomo nero viene utilizzato nella medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina tradizionale cinese e inoltre in quella iraniana per curare mal di stomaco, stitichezza, dissenteria e altri disturbi digestivi.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 57 B
Semi di CARDAMOMO nero 1.95 - 1

Prodotto più venduto
Semi di L'Euforbia catapuzia 2.45 - 3

Semi di L'Euforbia...

Prezzo 2,45 € SKU: MHS 30
,
5/ 5
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di L'Euforbia catapuzia (Euphorbia lathyris)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <div>L'Euforbia catapuzia (Euphorbia lathyris L.) è una pianta della famiglia delle Euforbiacee nativa dell'Asia.</div> <p><strong style="line-height: 1.5em;">Descrizione</strong></p> <p>È una specie biennale, a volte annuale, con fusto eretto alto 0,5–1 m e foglie oblungo-lanceolate, opposte, decussate.</p> <p>Le infiorescenze, circondate da brattee gialle, con cime larghe circa 5 cm, compaiono in giugno-luglio. I semi si sviluppano all'interno di una capsula (in genere 3 per inflorescenza) e vengono espulsi e lanciati anche ad alcuni metri di distanza quando sono maturi.</p> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p>Tutte le parti della pianta, inclusi i semi e le radici sono velenosi. Toccare la pianta può produrre irritazioni della pelle dato che se viene danneggiata, produce un lattice, velenoso per gli umani e gli animali; le capre sono immuni alla tossina, che però può essere passata tramite il latte[senza fonte].</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Si dice che, piantata negli orti e nei giardini, tenga lontane le talpe. Probabilmente questa reputazione deriva dall'uso di introdurre rami spezzati nelle loro gallerie; l'odore del latte corrosivo, prodotto dalla pianta, irriterebbe il naso delle talpe e non la pianta se stessa. È possibile utilizzare un estratto fermentato della pianta ed introdurlo nelle gallerie, per ottenere un effetto repellente.</p>
MHS 30 (10 S)
Semi di L'Euforbia catapuzia 2.45 - 3
Semi di Erba Moscatella 1.25 - 1

Semi di Erba Moscatella

Prezzo 1,95 € SKU: MHS 24
,
5/ 5
<h2><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Semi di Erba Moscatella (Salvia sclarea)</strong></em></span></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong> Confezione di 10 semi.</strong></span></h3> <div>L'erba moscatella (Salvia sclarea L.) è una pianta erbacea biennale o longeva, molto odorosa, appartenente alla famiglia delle Lamiacee. <span style="font-size: 11px; line-height: 1.5em;">La pianta è abbastanza decorativa sia per il suo fogliame che per i suoi fiori. </span><span style="font-size: 11px; line-height: 1.5em;">Alla maturità raggiunge 1 m di l'altezza. </span><span style="font-size: 11px; line-height: 1.5em;">Il fusto è eretto, di diametro 5–9 mm, con peli crespi di 1–2 mm.</span></div> <div>Le foglie inferiori sono grandi (fino a 20 cm.), ricoperte da uno strato uniforme di peluria e appaiono vellutate; le foglie cauline sono minori, irregolarmente dentellate.</div> <div>L'infiorescenza è ampia, con rami eretto-patenti; le brattee sono membranose, violacee, di 2–3 cm; il calice è con tubo ispido di 7 mm e denti spinulosi di 3–5 mm. Fiorisce tra giugno e luglio.</div> <div>I frutti sono piccoli acheni.</div> <div><strong>Distribuzione e habitat</strong></div> <div>Cresce nell'Europa meridionale e nel sud della Siria.</div> <div>In Italia si trova in tutto il territorio anche se rara e spesso inselvatichita.</div> <div>Cresce in pendii aridi e in boscaglie in una fascia altimetrica che va dalle pianure sino gli 800 m s.l.m. e oltre.</div> <div><strong>Coltivazione</strong></div> <div>Predilige un suolo fresco, leggero, leggermente calcareo ed un'esposizione piena di sole.</div> <div>Moltiplicazione con semina all'inizio della primavera in vivaio, seguito da un reimpianto in maggio, o con divisione di ciuffi. Il raccolto avviene dopo 4-5 mesi la piantagione.</div> <div>La coltivazione si sviluppa in Inghilterra, in Francia ed in Russia meridionale per l'industria di profumo.</div> <div><strong>Usi</strong></div> <div>La sua coltura al giorno d'oggi è principalmente destinata a produrre un olio essenziale utilizzato nella fabbricazione di vermuth, di liquori o di profumi.</div> <div>Come tutte le salvie, è anche una pianta mellifèra, molto attraente per le api.</div> <div>È stato usata anche per aromatizzare il vino, per intesificare l'aroma di Moscato, per dare vitalità all'organismo, curare la depressione, regolare il sistema nervoso Nelle birre inglesi, la sclarea è stata usata come aroma prima che l'uso del luppolo divenisse comune.</div> <div>Le foglie possono essere utilizzate, fresche o essiccate, per aromatizzare i piatti di carne: maiale, vitello, pecora, selvaggina, le salse. Le foglie inoltre sono state utilizzate come verdura.</div> <div>È stata usata anche per aromatizzare alcuni prodotti del tabacco.</div> <p>La Salvia sclarea dimostra buone proprietà tonico-stimolanti nei confronti dell'apparato digerente, antispasmodiche e antisteriche, battericide e contro l'eccessiva sudorazione, regola il flusso mestruale, migliora lo stato del cuoio capelluto, evidenzia proprietà afrodisiache e ipotensive. I semi della sclarea hanno un rivestimento mucillaginoso, i vecchi erboristi suggerivano di disporre un seme nell'occhio di qualcuno che avesse un corpo estraneo in esso, in modo da aderire all'oggetto e renderne facile la rimozione.</p> <table style="width: 500px;" border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">15-20°C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">21 - 45 days</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color: #008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color: #008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"><span style="color: #008000;"> </span></td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color: #008000;"> <em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table>
MHS 24 (10 S)
Semi di Erba Moscatella 1.25 - 1
Semi di Lino comune (Linum...

Semi di Lino comune (Linum...

Prezzo 1,35 € SKU: VE 215
,
5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di Lino comune (Linum usitatissimum)</strong></h2> <h2 class=""><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 120 (1g) semi.</strong></span></h2> <p>Il lino comune (Linum usitatissimum L., 1753) è una pianta della famiglia delle Linaceae. Fin dall'antichità è stato ampiamente coltivato in Etiopia e in Egitto; in una grotta, nella Repubblica della Georgia, sono state trovate fibre di lino tinte, databili al 30 000 a.C.</p> <p>Il lino è coltivato sia per i suoi semi che per la sua fibra. Dalle varie parti della pianta si ricavano tessuti, carta, medicinali, cordame (anche per le reti da pesca). Dai semi di lino si ottiene sia la farina che l'olio di lino, commestibile, che ha vari impieghi come integratore alimentare, come ingrediente in prodotti per il legno (finitura) e nell'industria delle vernici come olio siccativo e diluente. È inoltre utilizzato dall'industria cosmetica come ingrediente base di gel per capelli e sapone. Infine il lino è coltivato anche come pianta ornamentale da giardino.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>È una pianta erbacea annuale alta tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto, molto fragile, ramificato nella parte finale con foglie tenere, lanceolate. I fiori sono grandi, di colore azzurro-cielo[1] con 5 sepali, 5 petali, 5 stami gialli. I frutti sono capsule contenenti semi di piccole dimensioni e di colore dal bruno scuro al giallo paglierino, a seconda delle varietà. La radice è un corto fittone.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>La pianta del lino cresce con facilità in regioni a clima temperato. Nei paesi freddi si ottiene la migliore produzione di fibra: Russia, Paesi Bassi, Francia e Romania sono tra i primi produttori mondiali di fibra. Il lino è una pianta annuale, con un ciclo vegetativo di circa quattro mesi.</p> <p>Nell'area mediterranea si hanno prove della coltivazione e dell'utilizzo di lino risalenti a oltre 6.000 anni fa, mentre l'introduzione nel Nord-Europa avvenne in epoche preromane..</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>I principali prodotti alimentari che si ricavano dai semi di lino sono la farina e l'olio; la farina è di colore scuro. I semi possono essere consumati anche in purezza, integri e secchi, oppure ammollati in acqua e consumati appena germogliano. I semi bagnati diventano leggermente viscidi, ma ciò non ne inficia le proprietà nutritive.</p> <p><strong>Medicina</strong></p> <p>I semi di lino erano conosciuti nella medicina popolare come lassativo; alcuni studi moderni sembrano confermare la validità di tale uso[2]. Oggi, in fitoterapia l'olio di lino è anche consigliato come antinfiammatorio ed emolliente. Il lino contiene Omega-3, 6 e 9 e si ritiene che possa alleviare il diabete stabilizzando il livello di zuccheri nel sangue, ma il consumo eccessivo può ostacolare l'azione di alcuni medicinali somministrati oralmente, a causa del suo contenuto di fibre[3]. I semi sono inoltre usati nella medicina popolare per realizzare impiastri contro la tosse secca</p> <p><strong>Tessile</strong></p> <p>Dal lino si ottiene una fibra molto pregiata, morbida, flessibile e resistente; pur essendo qualitativamente superiore, ha costi di produzione più alti di quelli del cotone, che proprio per la maggior economicità lo ha progressivamente sostituito.</p> <p><strong>Curiosità</strong></p> <p>Il territorio del paese di Linera, in provincia di Catania, prima della sua fondazione, fu adibito alla coltivazione del lino e da essa la contrada venne indicata, appunto, le "linerie". Con la fondazione del nucleo abitato, avvenuta agli inizi del XIX secolo, il paese ha assunto la denominazione attuale in ricordo di queste antiche coltivazioni.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 215 (1g)
Semi di Lino comune (Linum usitatissimum)
1000 a 5000 Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum) 2.5 - 1

1000 a 10000 Semi di...

Prezzo 3,50 € SKU: MHS 139
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 2000 (1g), 4000 (2g), 10000 (5g) semi.</strong></span></h2> <p>Il papavero da oppio (Papaver somniferum L., 1753) è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia Papaveraceae.</p> <p>Il nome scientifico ne sottolinea le proprietà narcotiche dovute all'azione di vari alcaloidi, principalmente la morfina, presenti nell'oppio grezzo, una sostanza lattiginosa secreta dalla tipica capsula seminifera che caratterizza il genere Papaver.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Pianta erbacea, a ciclo annuale, con radice a fittone e fusto eretto, poco ramificato, di altezza generalmente non superiore ai 150 cm.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono alterne, di grandi dimensioni, semplici ed oblunghe, con margine sinuato-dentato e prive di stipole; le basali presentano un corto picciolo, le superiori sono invece sessili.</p> <p><strong>Fiore</strong></p> <p>I fiori sono attinomorfi, ermafroditi e terminali, con lungo peduncolo e un diametro che può raggiungere i 10 cm. Il calice è composto da due sepali caduchi che seccano con la formazione della corolla; quest'ultima è formata da 4 grandi petali, pieghettati nel bocciolo, di colore bianco, roseo, rosso o violaceo e con macchie scure alla base. L'androceo è rappresentato da numerosi stami circondanti un gineceo che risulta composto da un ovario subgloboso poli-carpellare ed uniloculare, suddiviso in setti incompleti e contenente numerosi ovuli; gli stimmi sessili si presentano saldati a formare un disco appiattito sopra l'ovario. La fioritura avviene in giugno-agosto e l'impollinazione è entomogama, ossia mediante insetti pronubi attratti dai colori e dal nettare prodotto da apposite ghiandole, i nettarii, presenti nei petali.</p> <p><strong>Frutto</strong></p> <p>Il frutto è un treto, ovvero una grande capsula deiscente per mezzo di pori situati fra i lobi dello stimma, il quale persiste anche dopo la maturazione. I semi sono biancastri e reniformi, con superficie reticolata-alveolata, embrione piccolo e ricco di endosperma. I semi cadono solo in seguito a forti scosse di vento perché i pori sono posti nella parte superiore della capsula che non si piega a maturazione.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Contrariamente a quanto si pensa, il papavero non si incontra soltanto nelle montagne asiatiche. È abbastanza comune anche in Europa, dove trova gli stessi terreni calcarei.</p> <p>In Italia si trova allo stato spontaneo in tutte le zone costiere, collinari e di bassa montagna (fino a 1200 m) dell'Italia, spesso infestando le zone dove la terra viene mossa per lavori (i semi possono aspettare in quiescenza per diversi decenni le condizioni ideali alla germinazione). Era molto usata nella medicina popolare per curare tosse, diarrea e dolori vari. Un uso molto comune, soprattutto nel Sud era per lenire le coliche intestinali nei lattanti e per tenere calmi i bambini irrequieti quando i genitori lavoravano nelle campagne. Il nome comune nel mezzogiorno per il Papaver somniferum è "papagna" o "papagno" o in Sicilia Centrale "Paparina" che è diventato sinonimo di "sonnolenza" e/o di "cazzotto". La varietà spontanea in Italia ha fiori per lo più viola, con una macchia più scura alla base ma può essere anche rosso o bianco. Le capsule, a maturità, si aprono sotto la corona per lasciare cadere i semi al vento, contrariamente ad alcune varietà commerciali, ornamentali o per la produzione di semi, che rimangono chiuse, trattenendo i semi, anche quando la capsula è secca, facendola somigliare ad un sonaglio che produce un caratteristico rumore quando agitato. Il Papaver somniferum è considerato una pianta di natura infestante per la sua ottima capacità di diffondersi molto facilmente, nota per la sua resistenza negli ambienti più ostili.</p> <p><strong>Uso del papavero</strong></p> <p>Dal Papaver somniferum si usano:</p> <p>    la semenza come alimento: spezie e olio</p> <p>    il lattice uscente del pericarpo immaturo inciso (oppio) come materia prima di farmaci e stupefacenti, in particolare la morfina e l'eroina.</p> <p>L'oppio contiene ca. 25 alcaloidi; i più importanti sono Morfina, Codeina, Papaverina, Noscapina e Tebaina.</p> <p>La capsula, tonda e grossa, contiene numerosi semi, privi di alcaloidi. Questi sono spesso utilizzati in cucina, in particolare nei paesi dell'Europa dell'Est, per aromatizzare i pani e le pasticcerie o per la produzione di oli alimentari e industriali (colori, saponi). I residui sono usati come mangime per animali.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>In diverse nazioni europee (p. e. in Germania) la coltivazione del P. somniferum è permessa solo con una licenza statale. Le varietà coltivate in Europa sono quasi esclusivamente a scopo ornamentale, e sono quindi cultivar selezionati appositamente per la grandezza e i colori del fiore.</p> <p>La coltivazione a scopo commerciale avviene soprattutto in Spagna, Francia, Australia e Turchia per quanto riguarda l'industria farmaceutica, mentre in Asia e Centroamerica per la produzione di oppiacei di contrabbando (principalmente eroina). Il primo produttore mondiale d'oppio destinato al mercato illegale è l'Afghanistan, seguito dai paesi del Sud Est Asiatico (Birmania, Laos, Cambogia, Sri Lanka) e dal Messico. Nonostante le numerose accuse, il regime teocratico dei talebani lottò efficacemente contro questa produzione (portandola ai minimi storici)[2], la presa di potere da parte dell'Alleanza del Nord alleati degli Stati Uniti in seguito all'Invasione statunitense dell'Afghanistan del 2001 ha permesso a questo paese di ridiventare il primo produttore mondiale, dopo molti anni di riduzione della produzione.</p> <p>Secondo il World Drug Report dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Controllo della droga e del Crimine[4], l'Afghanistan nel 2007 ha prodotto il 93% dell'oppio non farmaceutico mondiale. La coltura del papavero è uno dei pochi investimenti proficui per i contadini delle regioni povere ed arretrate. La superficie coltivata è stata pari a ben 104.000 ettari nel 2005 e 165.000 ettari nel 2006.</p> <p>Anche se oggi molti degli alcaloidi usati in medicina possono essere sintetizzati industrialmente, gran parte di essi viene ancora ricavata dal papavero, perché il processo di estrazione risulta più economico.</p> <p>In Italia è vietato coltivare il Papaver somniferum per estrarre gli alcaloidi, ma può essere coltivato senza particolari permessi puramente per scopi ornamentali, purché si tratti di pochi esemplari. Si noti il fatto che nella tabella I degli stupefacenti è inserito oppio e morfina, tuttavia, non è inserita la pianta di per sé (come lo è ad esempio per la Cannabis indica), ma solo gli alcaloidi estraibili da essa. Quindi la coltivazione di tale pianta per puro scopo ornamentale, è legale.</p> <h2><a href="https://www.seeds-gallery.shop/it/home/1800000-semi-freschi-biologici-1kg-di-papavero-papaver-somniferum.html" target="_blank" title="QUI è possibile acquistare grandi pacchetti di semi di papavero (1 kg)" rel="noreferrer noopener"><strong>QUI è possibile acquistare grandi pacchetti di semi di papavero (1 kg)</strong></a></h2>
MHS 139 (1g)
1000 a 5000 Semi di Papavero da Oppio (Papaver somniferum) 2.5 - 1
Semi di CARDAMOMO verde 1.95 - 1

Semi di Cardamomo verde...

Prezzo 1,55 € SKU: MHS 57 G
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di Cardamomo verde (Elettaria cardamomum)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello Zenzero), ma spesso si indicano con lo stesso nome anche altre piante, tra cui la più simile al vero cardamomo è la Amonum.</p> <p>Era conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.</p> <p><strong>Aspetto e parti utilizzate</strong></p> <p>Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.</p> <p><strong>Tipi di cardamomo e loro distribuzione</strong></p> <p>Il cardamomo si ricava da due generi della famiglia delle Zingiberaceae; entrambi hanno specie a diffusione locale, dalle quali si ricavano prodotti di qualità diversa:</p> <p><strong>Elettaria</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum è distribuita fra l'Iran, l'India e la Malaysia. Da essa si ricava il cardamomo verde o vero cardamomo.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria repens cresce nella zona dello Sri Lanka. La spezia che da essa si ricava è detta cardamomo di Ceylon.</p> <p><strong>Amomum</strong></p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum subulatum conosciuto come cardamomo nero o anche come cardamomo nepalese. È il più comune da trovare perché è il più coltivato; il maggiore produttore mondiale di cardamomo nero è infatti il Nepal (6,647 tonnellate nel 2006). La sua coltivazione è molto diffusa anche nel Sikkim. La grande produzione, e la maggiore disponibilità sui mercati, ne limita il prezzo ad un livello accessibile.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum costatum diffuso in Cina e Vietnam e particolarmente presente nella cucina di questi paesi.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum compactum diffuso in Thailandia e Birmania. È noto come cardamomo del Siam.</p> <p>Altri tipi di "cardamomo" sono ottenuti da piante del Genere Amomum, come il cardamomo marrone, Kravan, cardamomo di Giava, cardamomo del Bengala, cardamomo bianco o il cardamomo rosso.</p> <p><strong>Modalità di conservazione</strong></p> <p>Una volta che i semi vengono esposti all'aria perdono rapidamente il loro sapore; perciò vengono venduti all'interno del loro baccello in modo che siano protetti dall'aria.</p> <p><strong>Utilizzi</strong></p> <p>Tutte le varie specie e varietà di cardamomo sono utilizzate principalmente come spezie per la cucina e in medicina. In generale:</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Elettaria cardamomum (il cardamomo propriamente detto) è utilizzato come spezia e in medicina. Viene talvolta fumato e costituisce l'alimento principale delle larve della falena Endoclita hosei.</p> <p>&nbsp;&nbsp;&nbsp; Amomum è utilizzato come ingrediente della medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina cinese, iraniana, coreana e vietnamita.</p> <p><strong>Uso culinario</strong></p> <p>È molto utilizzato come aroma nella preparazione del caffè alla turca, del caffè arabo e del tè iraniano.</p> <p>Nella cucina mediorientale, cucina iraniana, turca e indiana è utilizzato per insaporire dolci e nelle miscele di spezie. Trova un suo utilizzo anche nella cucina dei paesi nordici (per esempio in Finlandia).</p> <p>Il cardamomo verde ha un gusto intenso e fortemente aromatico dal quale si differenzia il cardamomo nero che è più astringente, leggermente amaro e con un sentore di menta. Basta un piccolo baccello per insaporire un piatto. In India, i semi neri del cardamomo sono spesso un componente importante del garam masala e per insaporire il riso oppure vengono mischiati a foglie di betel e frutti di areca per formare un bolo detto appunto betel che rinfresca l'alito e favorisce la digestione.</p> <p>In Cina sono utilizzati per aromatizzare piatti di carne arrostita e nel Vietnam sono usati come ingrediente nel brodo per la minestra di tagliatelle detta Phở.</p> <p>Nella cucina etiope ed eritrea sono utilizzati nella preparazione dell'Himbasha, un pane celebrativo.</p> <p>Nonostante il sapore sia abbastanza diverso, spesso il cardamomo nero è usato come sostituto del cardamomo verde perché è molto più economico.</p> <p><strong>Nelle medicine tradizionali</strong></p> <p>In Iran e India, il cardamomo verde è largamente utilizzato per la cura di infezioni ai denti e alle gengive, per prevenire e curare malattie della gola ed alitosi, congestioni dei polmoni e tubercolosi polmonare, infiammazioni delle palpebre, disordini digestivi e calcoli biliari.</p> <p>Anche il cardamomo nero viene utilizzato nella medicina tradizionale tibetana, medicina tradizionale indiana, medicina tradizionale cinese e inoltre in quella iraniana per curare mal di stomaco, stitichezza, dissenteria e altri disturbi digestivi.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 57 G (5 S)
Semi di CARDAMOMO verde 1.95 - 1
Semi di Guaranà (Paullinia Cupana)  - 4

Semi di Guaranà (Paullinia...

Prezzo 5,00 € SKU: MHS 33
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Guaranà (Paullinia cupana Kunth.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Il guaranà (Paullinia cupana Kunth.) è una pianta rampicante, sempreverde, nativa della foresta amazzonica appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. Contiene un analogo della caffeina, una sostanza nota come guaranina, che gli conferisce le sue proprietà eccitanti.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Allo stato spontaneo può raggiungere anche i tredici metri d‘altezza; può sia appoggiarsi ad altri alberi della foresta sia restare eretta senza sostegno. Quando però viene coltivata per sfruttamento industriale, è tenuta sotto forma di alberello o di arbusto, non più alto di due/tre metri, per facilitare la raccolta dei semi. Ha una leggera corteccia verde sui rami giovani che diventa, però, marrone sul tronco e sulle ramificazioni maggiori.</p> <p>Le sue foglie sono alterne a picciolo breve; sono coriacee, di colore verde lucido sulla pagina superiore, verde opaco su quella inferiore; presentano un margine intero e nervature principali pennate. I fiori sono bianchi, brevemente peduncolati, singoli o, più spesso, raccolti in gruppi fino a quindici/venti. Il frutto è una drupa, molto consistente, con epicarpo pergamenaceo di colore rosso fuoco, mesocarpo parenchimatoso biancastro che racchiude l’endocarpo (ossia il seme) legnoso che diventa della grandezza di un pisello dopo l'essiccamento.</p> <p><strong>Habitat</strong></p> <p>Il suo habitat ideale è quello della foresta amazzonica dove cresce spontaneamente lungo i fiumi. Questa pianta viene anche coltivata a scopo industriale; la sua coltivazione si concentra soprattutto nei comuni di Maués e Urucarà, situati lungo il Rio delle Amazzoni, ad est di Manaus.</p> <p><strong>Storia e cultura</strong></p> <p>Il nome guarana deriva dal termine guaraní guara-ná, che a sua volta deriva dal warana dei Sateré Mawé.</p> <p>È stata pianta sacra per molte tribù di indios, in particolare dei Guaraní.[3] A causa del suo frutto, attorno a questa piccola pianta, che altrimenti sarebbe forse passata inosservata, sono nate tantissime leggende e miti; secondo una di queste, in un tempo molto remoto, Cereaporanga, una ragazza dall’aspetto e dall’animo gentile e protetta dalla dea della bellezza e della vita, incontrò un valoroso guerriero di una tribù nemica e si innamorò di lui. Il loro amore avrebbe potuto superare tutto, ma i due innamorati non sarebbero mai riusciti a far cessare l’odio che esisteva da anni tra le due tribù; così decisero di fuggire insieme per essere felici. Durante il tragitto Cereaporanga incontrò un anaconda ferita e, nonostante il pericolo, il suo dolce cuore la spinse ad aiutarla; la curò con tutto il suo affetto, ma non sapeva che questo gesto le sarebbe stato fatale.</p> <p>A causa di questa «sosta», i guerrieri della sua tribù si avvicinarono sempre più; quindi, accortasi di essere inseguita e certa che il suo uomo sarebbe stato catturato e ucciso, stabilì un patto di amore e di morte; chiese al grosso serpente di stringerli, con tutta la sua forza, nel loro ultimo abbraccio. Gli indios, vedendo i due innamorati nel loro ultimo gesto, si disperarono per la morte della loro protetta. Chiesero subito aiuto alla dea della bellezza e della vita affinché almeno lo spirito della donna non li abbandonasse; così la dea, commossa dal gesto di Cereaporanga, fece nascere dai suoi occhi una pianta i cui frutti sembrano, all’aprirsi, due splendidi occhi neri; proprio come quelli della fanciulla più bella.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Il guaranà è sempre stato considerato dagli indios come elisir di lunga vita; la sua importanza era alta in tutte le varie tribù, dato che forniva loro cibo e mezzi per curare le malattie, preparava e sosteneva l’organismo.</p> <p>Il suo utilizzo era centrato soprattutto sull’effetto tonico–stimolante e veniva quindi impiegato per aumentare la resistenza fisica, per la caccia, ecc. Molte tribù di indios, però, andarono oltre a questo palese effetto e utilizzavano il guaranà anche per combattere la diarrea, per alleviare i dolori mestruali, per le malattie che indebolivano - e anche per riuscire a vedere/capire meglio le cose che ci circondano; uno scopo sicuramente legato al fatto che la pianta stessa ha gli occhi per vedere.</p> <p>Venivano utilizzati esclusivamente i semi, e ogni tribù aveva il suo sistema di prepararli. Ma, in genere, i Nativi brasiliani, tendono tutti alla stessa preparazione: si colgono i grappoli, scegliendo i frutti quando sono semi-aperti, che sono messi in contenitori pieni d’acqua fredda per estrarne l’epicarpo, e, dopo la pulizia, sono tostati a fuoco lento nello stesso giorno della raccolta; successivamente sono pestati.</p> <p>Ridotti i semi in polvere, si aggiunge un po’ d’acqua, continuando a pestarli fino a formare una pasta omogenea. A questa pasta le si dà una forma di «panetto» e la si porta al sole, dopo viene messa a fumigare al fuoco di rami resinosi. Questo panetto viene poi grattugiato al momento del bisogno.</p> <p>Nelle preparazioni del Venezuela, invece, i semi spogliati dagli involucri vengono triturati in acqua calda, addizionati con farina di manioca, lasciati fermentare per un certo tempo ed impastati con l’acqua bollente fino ad ottenere una pasta che viene essiccata e fumigata.</p> <p>Il guaranà, viene molto utilizzato nell’America meridionale per la preparazione di una famosa bibita, leggermente frizzante, chiamata appunto «guaranà», simile nell'aspetto e nel gusto ai vari tipi di bibite a base di cola, che ha un sottile effetto stimolante e un sapore dolce. Per il suo uso medicamentoso lo si può trovare in compresse, in bastoncini o, meglio ancora, in polvere. Ultimamente, sul mercato europeo, si trovano in commercio anche delle caramelle e dei cioccolatini a base di guaranà.</p> <p><strong>Proprietà</strong></p> <p>Non esiste evidenza scientifica su Guaranà e proprietà terapeutiche. Spesso, questo genere di prodotti, vengono fregiati come apportatori di benessere generale, comunque apportino soggettivamente benessere, si tenga conto del normale avviso che si dà a soggetti di una certa suscettibilità circolatoria, per le sostanze eccitanti in generale almeno al pari della caffeina, e cioè che una sufficiente ipereccitazione può dare in soggetti sensibili, problemi circolatori anche gravi. Si suppone la presenza di 'tracce' di sostanze ancora sconosciute e neuroattive in presenza millesimale, di non conosciuta azione a livello neurologico, con spiccata azione verso l'eccitabilità.</p> <p>Alcuni degli effetti indesiderati neurologici più comuni sono: agitazione, ipereccitabilità, nervosismo, insonnia, aritmie di vario genere in soggetti predisposti, ipertensione arteriosa.</p> </body> </html>
MHS 33
Semi di Guaranà (Paullinia Cupana)  - 4