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Semi di Palma Nana...

Semi di Palma Nana...

Prezzo 3,00 € SKU: PS 9
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5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di Palma Nana (Chamaerops humilis)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>La palma nana (Chamaerops humilis L., 1753), comunemente nota anche come palma di San Pietro, è una pianta della famiglia delle Arecaceae, unica specie del genere Chamaerops. È una specie tipica della macchia mediterranea.</p> <p>Il nome del genere fa riferimento alla morfologia della pianta (dal greco χαμαί chamái, "a terra" e ῥώψ rhṓps, "cespuglio"). I greci la chiamavano phoenix chamaeriphes, che significa letteralmente "palma gettata per terra".</p> <p><strong>Portamento</strong></p> <p>Si presenta come un cespuglio sempreverde che raggiunge normalmente altezze sino a 2 metri, ma può raggiungere l'altezza di alcuni metri.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Il fusto è di diametro variabile (10–15 cm), ricoperto da un tessuto fibroso di colore bruno. Generalmente è corto, visibile solo negli esemplari vetusti. È ricoperto in basso dai residui squamosi delle foglie morte (con un diametro complessivo fino a 25–30 cm).</p> <p><strong>Corteccia</strong></p> <p>La corteccia è di colore marrone scuro o rossastra.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono larghe, robuste, a ventaglio, rigide ed erette, sostenute da lunghi piccioli spinosi riuniti a ciuffi sulla sommità del fusto; di colore verde sulla pagina superiore e quasi bianco sulla pagina inferiore.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>I fiori sono portati da infiorescenze a pannocchia, corte e ramificate, di colore giallo, con peduncoli brevi. È usualmente (ma non invariabilmente) una pianta dioica con fiori maschili e femminili su piante separate. I fiori maschili hanno 6–9 stami che sovrastano un calice carnoso, i fiori femminili racchiudono 3 carpelli apocarpici carnosi.</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>I frutti sono drupe, globose o oblunghe, di lunghezza variabile (12–45 mm) con polpa assai fibrosa e leggermente zuccherina, di colore verde nelle prime fasi, successivamente giallo-rossiccio, marroni a maturità.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>È diffusa in tutto il Mediterraneo occidentale dal sud del Portogallo a Malta (in Europa) e dal Marocco alla Libia (in Africa).</p> <p>In Italia si trova lungo tutta la fascia costiera occidentale, dalla Sicilia alla Toscana centro-meridionale, comprese alcune isole del Mar Tirreno, mentre più a Nord è conosciuta solo per alcuni nuclei relitti nel territorio del Parco di Portofino (Liguria); è comune soprattutto in Sicilia, Calabria e Sardegna, regioni in cui si può allontanare di diversi chilometri dalle coste o risalire le prime pendici dei rilievi montuosi</p> <p>È un tipico elemento della fascia più termofila della macchia mediterranea. È diffusa soprattutto in zone calde, vicino alle coste; predilige esposizioni soleggiate e teme il freddo intenso. In ambiente naturale cresce principalmente su terreni rocciosi o sabbiosi.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Ornamentali: questa specie di palma è largamente usata come pianta ornamentale, specie per formare grandi cespugli, favorendo la tendenza naturale della pianta a formare numerosi stipiti. L'uso era particolarmente diffuso nell'epoca dei giardini romantici (fine '800) e continuò sino ad oggi.</p> <p>Alimentari: il germoglio, biancastro e midolloso, è edule ed era usato in tempo di carestia in sostituzione della patata oppure per farne dolci.</p> <p>Artigianali: La fibra ottenuta dalle foglie viene utilizzata per la fabbricazione di scope, ventagli, funi, ceste, panieri, stuoie, cappelli e corde.</p> <p><strong>I germogli di foglie giovani sono commestibili. Sono preparati e usati come verdure.</strong></p> <p><strong>Il frutto di questi alberi è commestibile, dolce e delizioso.</strong></p>
PS 9 (3 S)
Semi di Palma Nana (Chamaerops humilis)
Semi di frutto della...

Semi di frutto della...

Prezzo 3,15 € SKU: V 210
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5/ 5
<h2><strong>Semi di frutto della passione perfetti (Passiflora popenovii)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</strong></span></h2> <p>La rara Passiflora popenovii dà probabilmente il frutto più delizioso di tutte le specie di Passiflora. La polpa trasparente e molto succosa all'interno del guscio morbido del frutto giallo brillante è estremamente dolce e ha un sapore eccezionale, esotico e fragrante.</p> <p>Proviene dalle foreste pluviali della Colombia e dell'Ecuador tra 500 e 1900 m (1600 e 6200 piedi) ma si ritiene che si sia estinto in natura e che venga coltivato solo localmente. Si adatterà facilmente alla crescita in un'ampia gamma di condizioni climatiche.</p> <p>Riteniamo che Perfect Passionfruit abbia il potenziale per diventare molto più popolare della Passiflora edulis o della Passiflora ligularis, che sono comuni nei mercati di frutta di tutto il mondo.</p> <p><strong>Resistente al freddo fino a -6C</strong></p>
V 210 (3 S)
Semi di frutto della passione perfetti (Passiflora popenovii)

Questa pianta è resistente all'inverno e al gelo. Vedi di più nella descrizione.

Questa pianta è commestibile

Questa pianta è pianta medicinale
Semi di GELSO DA CARTA 1.55 - 1

Semi di GELSO DA CARTA...

Prezzo 1,85 € SKU: T 55
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di GELSO DA CARTA (Broussonetia papyrifera)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <p>Broussonetia papyrifera, (L.) Vent. più comunemente chiamato Gelso da carta, è un albero appartenente alla famiglia Moraceae. Di origine orientale, fu introdotto in Europa verso la metà del XVIII secolo come pianta ornamentale.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>In Oriente la corteccia macerata veniva utilizzata nella produzione della carta. Nelle isole del Pacifico viene utilizzata per la produzione della tapa, simile ad un tessuto, utilizzata per abiti e pannelli.</p> <p>Per la ricchezza di polloni, il rapido attecchimento e la sua rusticità viene usata per stabilizzare terreni mobili e franosi.</p> <p><strong><em>Descrizione della specie</em></strong></p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>    6-12 x 10–20 cm, ovate, decidue, intere cuoriformi o trilobate, alterne, situate all'apice dei rami, con margine dentellato, di colore grigio-verde e ruvide sulla pagina superiore, bianco tomentose sulla pagina inferiore, con tre nervature principali.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>    pianta dioica, le infiorescenze maschili sono raggruppate in amenti cilindrici, quelle femminili in capolini a forma sferica, di colore bianco crema, la fioritura avviene tra maggio e giugno.</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>    sferici, carnosi, circa 2 cm di diametro, di colore rosso-arancio, commestibili, di sapore dolce.</p> <p><strong>Portamento</strong></p> <p>    chioma espansa, può raggiungere 10–15 m di altezza.</p> <p><strong>Corteccia</strong></p> <p>    grigio chiara, con screpolature superficiali longitudinali che scoprono lo strato sottostante di colore bruno-rosaceo.</p> </div>
T 55
Semi di GELSO DA CARTA 1.55 - 1

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100 Semi di Alloro (Laurus nobilis) 15 - 1

100 Semi di Alloro (Laurus...

Prezzo 22,00 € SKU: MHS 83
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Alloro (Laurus nobilis)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 100 (75g) semi.</strong></span></h2> <p><strong>Raccogliamo personalmente semi ogni anno in Bosnia ed Erzegovina. Le piante madri hanno resistito anche a temperature di -17 gradi Celsius.</strong></p> <p>L'alloro (Laurus nobilis L., 1753) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia Lauraceae, diffusa nelle zone di clima mediterraneo.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne.</p> <p>Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra.</p> <p>Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate.</p> <p>L'alloro è una pianta dioica che porta cioè fiori maschili e fiori femminili su piante separate. L'unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori inizialmente completi. Nei fiori femminili infatti sono presenti 2-4 staminoidi (cioè residui di stami non funzionali). I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera.</p> <p>I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme.</p> <p><strong>Distribuzione</strong></p> <p>Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell'Asia Minore. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato. La diffusione e l'uso ampio che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato l'alloro ad essere inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.</p> <p>L'ampia diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Si tratta della forma spontanea di associazione vegetale che si stabilisce nelle zone meno aride e più fresche dell'area occupata in generale dalla macchia.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>L'alloro è una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto.</p> <p>La moltiplicazione della pianta può avvenire per seme, per moltiplicazione dei polloni oppure per talea.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Si utilizzano le foglie e se ne possono fare vari usi: in cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi (ottimo e più profumato sostituto della canfora), per preparare decotti rinfrescanti e dalle qualità digestive o pediluvi, o trattato con alcool per ricavarne un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive, stimolanti, antisettiche ed è utile contro tosse e bronchite.[2] Veniva inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d'alloro.</p> <p><strong>Tradizione</strong></p> <p>Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi Pitici o Delfici[3] e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore[senza fonte]. Inoltre questa pianta era sacra ad Apollo poiché Dafne, la ninfa di cui il dio si invaghì, chiese che fosse eliminata la causa dell'invaghimento di Apollo nei suoi confronti, e dunque le fu tolto l'aspetto umano venendo trasformata in Alloro. Apollo a quel punto mise la pianta di Alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo in forma di corone per sempre, e disse che allo stesso modo facessero i Romani durante le sfilate in Campidoglio. Sarebbe stato proprio Apollo, infatti, a rendere questo albero sempreverde.</p> <p><strong>Moda</strong></p> <p>Fred Perry adottò come simbolo dei suoi capi di abbigliamento due rami di alloro incrociati.</p> <h2>How to Germinate Bay Leaf Seeds</h2> <p><span>Commonly used in cooking and herbal treatments, bay leaves come from the bay laurel (Laurus nobilis) tree, which grows in U.S. Department of Agriculture hardiness zones 8 through 10. Attempting to grow bay laurel trees from seed can sometimes be frustrating as the seeds typically have a long germination period and may begin rotting before germination begins. It is possible to germinate bay laurel seeds, though it is recommended that you attempt to germinate multiple seeds at once to allow for germination failure and rotting in some of the seeds.</span></p> <p><strong>Soak the bay laurel seeds in warm water for 24 hours.</strong></p> <p><strong>2</strong></p> <p>Prepare a seed tray with a layer of starting soil. The soil should be moist but not saturated and there should be no standing water present in the tray.</p> <p><strong>3</strong></p> <p>Spread the seeds out over the tray, pressing them lightly into the moistened soil. The seeds should be approximately two inches apart to allow them room to spread out once they begin developing roots and shoots.</p> <p><strong>4</strong></p> <p>Cover the seeds with a thin layer of compost, mulch or horticultural sand. Spray the contents of the tray lightly with warm water to dampen the seed covering. As with the initial moistening of the soil, you only want to dampen the covering and not saturate it.</p> <p><strong>5</strong></p> <p>Place the seed tray in an area where it will receive up to eight hours of sunlight per day and will maintain a temperature of about 70 degrees Fahrenheit.</p> <p><strong>6</strong></p> <p>Moisten the seed tray as needed. You want the soil and the seed covering to remain moist, though being slightly on the dry side will not harm the seeds. It is better for the seeds to germinate in an environment that is only slightly moist than one that is saturated since the latter condition encourages rotting.</p> <p><strong>7</strong></p> <p>Check the progress of the seeds weekly. It may take as few as 10 days or as long as six months for the bay laurel seeds to begin germinating. If you notice any seeds that have begun to rot, remove them from the tray.</p> <p><strong>8</strong></p> <p>Transplant germinated seeds to pots or to a prepared location outdoors once leaves begin to appear.</p> <p><strong>Tip</strong></p> <p>Bay laurel trees can grow as tall as 40 feet outdoors but can also be trained to grow in a pot through regular pruning. Many growers prune even outdoor trees to keep them around 10 feet tall for easy harvesting of leaves.</p> <p><strong>Warning</strong></p> <p>Bay leaves can have sharp edges and may cause mouth or throat injuries if chopped and put into food. Leaves used in cooking should be whole or contained in packets made of cheesecloth or other materials so that they can be removed before serving.</p> <p> <script type="text/javascript"></script> </p>
MHS 83 (50g)
100 Semi di Alloro (Laurus nobilis) 15 - 1
Semi di cactus Pachycereus...

Semi di cactus Pachycereus...

Prezzo 2,15 € SKU: CT 21
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di cactus Pachycereus hollianus 'Blanco'</strong></h2> <h2><span style="color: #fc0000;"><strong>Prezzo per una confezione da 5 semi.</strong></span></h2> <p>Cactus alto, rimpicciolito, colonnare che raggiungerà circa 6 m di altezza. È tipico degli stati messicani di Oaxaca e Puebla, dove cresce in foreste decidue secche e arbusti secchi, ad altitudini comprese tra 1500 e 1800 m.</p> <p>I suoi rami verdi sono ferocemente armati di spine che inizialmente sono rosse ma diventano grigie o nere con l'età. I suoi grandi fiori bianchi si aprono durante il giorno, seguiti da frutti viola scuro, commestibili con polpa bianca.</p> <p>Il Pachicereus holliano prospera in climi caldi e secchi e può tollerare gelate miti una volta stabilite.</p>
CT 21 (5 S)
Semi di cactus Pachycereus hollianus 'Blanco'
Semi di pawpaw o paw paw...

Semi di pawpaw o paw paw...

Prezzo 7,50 € SKU: V 48
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5/ 5
<h2><strong>Semi di pawpaw o paw paw (Asimina triloba)</strong></h2> <h2><span style="color: #fe0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 3 semi. </strong></span></h2> <p>L'<strong>asimina</strong> (<em><strong>Asimina triloba</strong></em> <small>(L.) Dunal</small>) è un piccolo albero da frutto a foglia decidua della famiglia delle Annonaceae.<sup id="cite_ref-POWO_2-0"></sup> È originario degli Stati Uniti orientali dove è conosciuto con il nome di <strong>pawpaw</strong> o <strong>paw paw.</strong></p> <p>Cresce spontaneo lungo le rive dei fiumi e nel sottobosco formando dei tipici boschetti clonali che si originano nel tempo dalle radici di un unico individuo, formazione che si definisce macchia d'Asimina o pawpaw patch.</p> <p>Appartiene alla famiglia delle Annonaceae, la stessa di cui fanno parte Cherimoya, Graviola e Ylang-ylang, specie molto diffuse nelle fasce tropicali.</p> <h2><span id="Nomi_comuni">Nomi comuni</span></h2> <p>Il nome <strong>Asimina</strong> deriva dal termine <em><strong>Assimin</strong></em> o <em><strong>Rassimin</strong></em> utilizzato dai Nativi americani, passando dal termine francese cajun <em><strong>Asiminier</strong></em> per arrivare infine alla forma utilizzata dalla nomenclatura ufficiale.</p> <p>Il nome comune statunitense <strong>Pawpaw</strong> deriva dal nome della tribù dei nativi Paw Paw, o Pawpaw, inteso come "frutto dei Paw Paw".</p> <p>L'aspetto curioso del frutto ha inoltre portato nel tempo alla creazione di innumerevoli soprannomi locali che si rifanno alla presunta somiglianza con le specie del genere Musa, con cui non ha alcuna relazione tra i quali possiamo trovare:</p> <p><em>banana selvatica, banana di montagna, banana della prateria, banana del poveruomo, banana degli indiani, banana del West Virginia, banana del Kansas, banana del Kentucky, banana del Michigan, banana del Missouri,</em> e così via.<br /><br />I semi germinano molto facilmente, anche se richiede tempo, e fintanto che non si sono asciugati completamente e hanno subito un processo di stratificazione (freddo tra 3º e 6º) per 90-120 giorni. Una volta piantati i semi germoglieranno dopo tre mesi, perché prima di germogliare esternamente generano l'apparato radicale sotterraneo. Temperatura minima: -25 gradi Celsius </p>
V 48 (3 s)
Semi di pawpaw o paw paw (Asimina triloba)
Semi di Aglio orsino (Allium ursinum L.) 3 - 1

Semi di Aglio orsino...

Prezzo 2,35 € SKU: MHS 15
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Aglio orsino (Allium ursinum L.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione di 10 o 50 semi.</strong></span></h2> <p>L’Aglio orsino (Allium ursinum L.) è una pianta bulbosa, erbacea, perenne, eretta non molto alta, con fiori bianchi e foglie larghe, delicate e setose, dall'odore pungente di aglio. Appartiene alla famiglia delle Liliaceae come il tulipano, il giglio, il mughetto ed altre. La si può trovare nei nostri boschi a volte in popolamenti spesso massivi e fitti.</p> <p>La denominazione Allium (il genere) non è facilmente ricostruibile dato l'uso e la coltivazione nota da almeno 3000 anni a.C. Il termine, come lo conosciamo noi, era già in uso presso le popolazioni romane. Si pensa che l'origine sia celtica, dallo loro parola "all" per caldo, acre come si presenta l'aglio appena degustato. Anche i Greci conoscevano questa pianta "bruciante" a causa del suo forte odore e con "allis" si riferivano probabilmente la spata che copre l'infiorescenza. Il nome della specie ursinum deriva quasi sicuramente dagli orsi che alla fine del letargo si cibano con questa pianta per depurare l'organismo dopo il lungo sonno invernale. In tempi più recenti, prima ancora di Linneo, questo genere era già catalogato fra le Monocotiledoni con circa 250 specie tra cui l'Allium ursinum. In Italia se ne trovano una trentina di specie diverse del genere Allium, quasi tutte accomunate dall'odore pungente che deriva da un olio essenziale volatile ricco di solfuri.</p> <p>&nbsp;</p> <p>La forma biologica appartiene alla geofita bulbosa, piante il cui organo perennante (organo di riserva che vive per più anni) è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>La pianta è priva di un fusto vero e proprio, sia le foglie sia i fiori partono con un lungo peduncolo, semicilindrico o trigono, direttamente dal bulbo al livello del suolo. Altezza massima 25 - 40 cm.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono tutte basali e poche di numero, generalmente 2, dalla consistenza carnosa. Lunghezza massima 30 cm, larghezza 3 - 6 cm. La forma della foglia è decisamente lanceolata e lungamente picciolata (picciolo alato). Il colore è verde lucente.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Infiorescenza</strong></p> <p>L'infiorescenza è un'ombrella con pochi fiori, al massimo una ventina. Questo particolare tipo di infiorescenza viene chiamata anche pauciflora ed è lungamente peduncolata. Larghezza massima 3-8 cm. Prima della fioritura vera e propria un'ampia brattea a due-tre valve avvolge il fiore. Questa spata, così si chiama questa parte dell'infiorescenza, membranosa, quasi cartacea, al momento opportuno cade lasciando in vista il fiore. È una fase tipica della fioritura delle monocotiledoni spadici.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>Il perigonio dal peduncolo, molto sviluppato e lungo, presenta 6 tepali lanceolati lunghi circa 10 mm a sviluppo patente e dal colore bianco candido; gli stami sono pure in numero di 6; l'ovario ingrossato è centrale ed è situato nella parte inferiore del pistillo e quindi sopra il perianzio (in questo caso si dice che l'ovario è supero). I fiori sono ermafroditi e l'impollinazione avviene tramite api e altri insetti.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto del tipo schizocarpo ha la forma di una capsula composta da tre vani. Al momento opportuno si aprono longitudinalmente lasciando fuoriuscire dei semi quasi rotondi.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Radici</strong></p> <p>Il bulbo ha la forma oblunga fascicolata. Il colore è perlopiù biancastro. Dal bulbo spuntano direttamente le foglie e lo scapo floreale.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Questa specie è distribuita in tutta Europa e nell'Asia settentrionale. La si trova in tutto il territorio italiano, dal piano a 1500 m s.l.m.</p> <p>Un habitat tipico dell’Allium ursinum sono i boschi umidi di latifoglie e non in pieno sole, oppure lungo i ruscelli ombreggiati.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Ha proprietà depurative, antisettiche, antiasmatiche, ipotensive, diuretiche, vaso-dilatatrice, febbrifuga. Qualche manuale consiglia di mescolare nell'insalata le parti aeree fresche della pianta come cura depurativa contro le eruzioni cutanee. L'industria ricava da questa pianta disinfettanti e repellenti.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>Quasi tutte le parti delle piante di questa specie contengono sostanze dall'odore pungente; qualche autore ha ipotizzato che tali sostanze volatili abbiano la funzione di renderle inappettibili ai predatori naturali. Per questo fin dall'antichità sono state utilizzate dall'uomo come verdure aromatiche, come succede per altre specie simili quali la cipolla (A.cepa L.), l'aglio (A. sativum L.), il porro (A. porrum L.) e altre. Anticamente in certe zone l’Allium ursinum veniva usato come aglio comune da cucina.</p> <p>Con l'aglio orsino si può preparare una salsa che può sostituire il pesto come condimento.</p> <p>&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
MHS 15 (10 S)
Semi di Aglio orsino (Allium ursinum L.) 3 - 1
Semi di PITTOSPORO (Pittosporum tobira)

Semi di PITTOSPORO...

Prezzo 1,95 € SKU: T 13
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5/ 5
<h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di PITTOSPORO (Pittosporum tobira)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #f40202; font-size: 14pt;"><strong>P</strong><strong>rezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p><span>Il pittosporo (come comunemente viene chiamata), appartiene al genere Pittosporum ed alla famiglia delle Pittosporaceae Sono piante originarie dell'Asia (soprattutto Cina e Giappone), dell'Australia ed anche dell'Africa ma sono molto diffuse ed utilizzate, soprattutto come siepi e bordure, in tutto il mondo.</span></p> <p><span>Sono piante sempreverdi, molto rustiche, a portamento arbustivo ed arboreo, con la chioma compatta e abbastanza cespugliosa.</span></p> <p><span>Le foglie sono coriacee, ovali o lanceolate, alterne, lucide, di un bel colore verde scuro nella pagina superiore che diventa più chiaro nella pagina inferiore con screziature più o meno evidenti a seconda della varietà, con nervatura centrale incisa.</span></p> <p><span>I fiori possono essere bianco crema, giallastri, rossastri, marroncini quasi neri a seconda della specie e della varietà disposti singolarmente o riuniti in infiorescenze terminali. Nella maggior parte delle specie sono profumati emanando un gradevole profumo che in alcune specie ricorda i fiori d'arancio. La fioritura del pittosporo inizia nella tarda primavera e dura parecchie settimane. Sono specie ad impollinazione entomofila.</span></p> <p><span>Il frutto è una capsula che matura a partire dal mese di agosto e produce numerosi semi che rimangono immersi in una sostanza gommosa-resinosa della quale si ricoprono.</span></p> <p><strong><span>PRINCIPALI SPECIE</span></strong></p> <p><span>Ci sono circa 150 specie di Pittosporum tra le quali ricordiamo:</span></p> <p><strong><span>PITTOSPORUM TOBIRA</span></strong></p> <p><span>Il Pittosporum tobira originario della Cina e del Giappone è una specie a crescita ridotta, non superando nei suoi ambienti naturali i 5 m di altezza, con portamento cespuglioso.</span></p> <p><span>I rami sono molto aperti e le foglie sono di colore verde scuro nella pagina superiore e verde più chiaro nella pagina inferiore e sono lucide con i bordi leggermente ricurvi verso il basso. I fiori sono molto profumati di colore bianco crema-giallastri, riuniti in mazzetti terminali e sbocciamo da maggio fino a luglio.</span></p> <p><span>E' la specie più diffusa in Italia, assieme al Pittosporum tenuifolium, e viene normalmente utilizzata per formare siepi ma cresce molto bene anche in vaso.</span></p> <p><span>Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo:</span></p> <p><span>Pittosporum tobira ‘Nanum’ con portamento contenuto e molto tondeggiante che non supera i 60 cm di altezza; Pittosporum tobira ‘Variegatum’ con le foglie screziate d' argento (foto sotto).</span></p> <p><strong><span>PITTOSPORUM TENUIFOLIUM</span></strong></p> <p><span>Il Pittosporum tenuifolium conosciuto anche come Pittosporum nigracans è originario della Nuova Zelanda e nei suoi luoghi di origine forma alberi alti fino a 9 m. Assieme al Pittosporum tobira è la specie più diffusa nei climi mediterranei dove però raramente supera i 2 m di altezza.</span></p> <p><span>Ha un portamento molto ramificato e cespuglioso. I rami hanno la corteccia di un bel colore rosso cupo con foglie verdi-argentate e lucide. Ifiori sono piccoli, molto profumati, di colore marron scuro e compaiono alla fine della primavera. I frutti maturano a partire dal mese di agosto.</span></p> <p><span>Esistono numerosissime cultivars e varietà tra le quali ricordiamo:</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Purpureum’ con le foglie di colore bronzo che diventano di color porpora con la maturità;</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Garnettii’ con le foglie grigio-verdi con i margini di color bianco;</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Augyrophillum’ con le foglie screziate di bianco;</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Silver Queen’ con le foglie screziate d'argento;</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Aureo variegatum’ con le foglie macchiate di giallo;</span></p> <p><span>Pittosporum tenuifolium ‘Variegatum’ con le foglie acuminate di colore verde chiaro con i margini biancastri.</span></p> <p><strong><span>PITTOSPORUM CRASSIFOLIUM</span></strong></p> <p><span>Il Pittosporum crassifolium è una specie arbustiva originaria della Nuova Zelanda.</span></p> <p><span>Fiorisce in primavera con fiori di colore rosso cupo - marroncino riuniti in infiorescenze terminali. cino riuniti in infiorescenze terminali.</span></p> <p><span>E' una specie molto rustica, molto resistente agli ambienti salini per cui può essere coltivata con successo lungo i litorali.</span></p> <p><span>I rami sono ricoperti da una leggera peluria biancastra così come la pagina inferiore delle foglie.</span></p> <p><span>Il suo legno è molto duro ed è utilizzato per fare intarsi. Si presta molto bene alla potatura. Questa pianta è molto ricca di saponine.</span></p> <p><strong><span>PITTOSPORUM EUGENIOIDES</span></strong></p> <p><span>Il Pittosporum eugenioides è una specie arbustiva che si sviluppa anche per 10 m di altezza.</span></p> <p><span>Le foglie sono di solito leggermente ondulate. I fiori sono giallini e molto profumati e si presentano raggruppati in infiorescenze terminali.</span></p> <p><span>Da questa pianta si ottiene una resina utilizzata per fare le gomme da masticare. Inoltre dalla resina si ottiene un olio per capelli e colluttori per trattare l'alitosi. I suoi fiori sono molto utilizzati per la composizione dei Pot pourri</span></p> <p><strong><span>TECNICA COLTURALE</span></strong></p> <p><span>Le piante di pittosporum non sono di difficile coltivazione e formano delle eccellenti siepi, di rapido accrescimento e molto decorative.</span></p> <p><span>Fondamentalmente sono piante da esterni ma possono crescere anche in casa. ante da esterni ma possono crescere anche in casa.</span></p> <p><span>All'esterno posizionate il pittosporo in una posiziona protetta (ad esempio davanti ad un muro) in modo da poter avere caldo e non essere investa da correnti fredde o dai venti.</span></p> <p><span>Può essere posizionata in piena luce anche al sole diretto.</span></p> <p><span>Le temperature minime di coltivazione sono variabile. Ad esempio le piante di Pittosporum tenuifolium e Pittosporum tobira (le più diffuse) resistono a temperature miPer le piante di Pittosporum coltivate dentro casa, occorre tenere presente che amano l'aria per cui è importante che ci sia sempre un buon ricambio dell'aria facendo attenzione alle correnti d'aria fredda che non sono in alcun modo gradite e con l'arrivo della bella stagione è preferibile portarle all'aperto.</span></p> <p><strong><span>ANNAFFIATURA</span></strong></p> <p><span>Dalla primavera e per tutta l'estate la pianta di Pittosporum va annaffiata abbondantemente, aspettando che il terriccio si asciughi tra un'annaffiatura ed un'altra e senza lasciare ristagni idrici nel sottovaso o nel terreno.</span></p> <p><span>Sottovaso con acqua per mantenere intorno alla pianta un ambiente umido Durante l'inverno si annaffia con molta più moderazione.Durante l'inverno si annaffia con molta più moderazione.</span></p> <p><span>Quando la annaffiamo ricordiamo che è una pianta che tollera meglio la siccità che non le eccessive irrigazioni.</span></p> <p><span>Se l'aria è troppo secca durante la stagione estiva potete nebulizzare la chioma e disporre la pianta su un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno si saturerebbe di acqua facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. Ricordarsi di riempire il sottovaso ogSe la pianta di pittosporo viene coltivata all'aperto, al momento della sistemazione, abbiate cura di non metterla in corrispondenza di depressioni del terreno dove potrebbe accumularsi sia l'acqua piovana che l'acqua di irrigazione.</span></p> <p><strong><span>TIPO DI TERRENO - RINVASO</span></strong></p> <p><span>La pianta di Pittosporum si rinvasa praticamente ogni anno, ad aprile e fino a che il vaso non ha raggiunto la dimensione di 50-60 cm dopo di che ogni anno si rimuove lo strato superficiale del terreno per circa 5 cm e si sostiutisce con del terriccio fresco.</span></p> <p><span>Non è particolarmente esigente in fatto di terreno. La caratteristica che deve avere è la possibilità di consentire un rapido sgrondo delle acque in eccesso ed essere tendenzialmente alcalino non ama infatti i suoli acidi. Mescolare al terriccio della ama infatti i suoli acidi. Mescolare al terriccio della vermiculite o della perlite o della sabbia grossolana che renderanno in terreno più soffice e maggiormente drenante.</span></p> <p><span>Abbiate cura di sistemare sul fondo del vaso dei pezzi di coccio per favorire il rapido sgrondo delle acqua in eccesso in quanto i ristagni idrici non sono tollerati.</span></p> <p><span>Personalmente consiglio sempre di usare dei vasi di terracotta anche se per questa pianta molti optano per i vasi di plastica (meno costosi e più fori di drenaggio). Ritengo che quelli di terracotta consentono alla terra di respirare e se il foro di drenaggio è stato sistemato in modo da garantire un buon scolo delle acque, bè, direi che è perfetto.</span></p> <p><span>Se la pianta di pittosporo viene piantata all'aperto ed avete a che fare con un terreno argilloso, assicuratevi prima dell'impianto di fare uno scavo profondo e di mescolare al terreno della sabbia (circa il 30%) per migliorare il drenaggio.</span></p> <p><strong><span>CONCIMAZIONE</span></strong></p> <p><span>Dalla primavera e per tutta l'estate la pianta di Pittosporum si concima ogni 3-4 settimane con un concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione diminuendo leggermente le dosi rispetto a quanto riportato sulla confezione.</span></p> <p><span>Utilizzare un concime equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P), potassio (K) ma che contengano anche i cosiddetti microelementi, vale a dire quei composti di cui la pianta ha bisogno in minima quantità (ma ne ha pur sempre bisogno) quali il magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.</span></p> <p><strong><span>FIORITURA</span></strong></p> <p><span>La pianta di pittosporo inizia a fiorire dalla tarda primavera e prosegue per tutta l'estate.</span></p> <p><strong><span>POTATURA</span></strong></p> <p><span>La pianta di Pittosporum è una pianta che si presta bene ad essere potata soprattutto per darle una forma armonica accorciando i rigetti troppo lunghi e sparsi ed i rami troppo sottili.</span></p> <p><span>La potatura si effettua in aprile - maggio.</span></p> <p><span>Anche nel caso della potatura non mi stancherò mai di ripeterlo: sterilizzare, possibilmente alla fiamma, le cesoie che utilizzate per tagliare soprattutto quando passate da una pianta ad un'altra.</span></p> <p><strong><span>MOLTIPLICAZIONE PER SEMI</span></strong></p> <p><span>I semi vanno piantati in una composta formata da una parte di terriccio fertile ed una di sabbia grossolana o perlite o vemiculite a marzo. I semi, prima di essere utilizzati vanno ripuliti per bene dalla sostanza resinosa che li circonda.</span></p> <p><span>Il vassoio che contiene i semi va tenuto alla luce e in un luogo caldo. E' fondamentale che il terriccio sia costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione. ente il terriccio) fino al momento della germinazione. Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente (o con una lastra di vetro) che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Il foglio di plastica va rimosso ogni giorno per controllare il grado di umidità del terreno e togliere la condensa.</span></p> <p><span>Una volta che i semi di Pittosporo hanno germogliato si toglie il telo di plastica e si sposta la cassetta in una posizione più luminosa (non sole diretto). Quando le piantine saranno sufficientemente grandi da essere manipolate si trapiantano in vasetti singoli.</span></p> <p><span>Se devono essere trapiantate all'aperto, aspettate la primavera successiva e fate passare alla pianta il primo inverno in ambiente protetto.</span></p> <p><strong><span>PARASSITI E MALATTIE</span></strong></p> <p><span>Le piante di pittosporo non sono piante particolarmente soggette a malattie. In ogni caso le patologie che si possono riscontrare sono le seguenti:.</span></p> <p><strong><span>Le foglie appassicono e scuriscono</span></strong></p> <p><span>Se notate questo sintomo vuol dire che c'è una carenza d'acqua. </span></p> <p><span>Rimedi: regolate meglio le irrigazioni.</span></p> <p><strong><span>Macchie sulla pagina inferiore delle foglie</span></strong></p> <p><span>Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di cocciniglia ed in particolare della cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.</span></p> <p><span>Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante di Pittosporo più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista. un buon vivaista.</span></p> <p><strong><span>Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone</span></strong></p> <p><span>Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.</span></p> <p><span>Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.</span></p> <p><strong><span>Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta</span></strong></p> <p><span>Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi. Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.</span></p> <p><strong><span>CURIOSITA'</span></strong></p> <p><span>Il nome Pittosporum deriva dal greco pitta «pece» e sporos «seme» che significa «semi a rivestimento resinoso» per alludere al fatto che i semi di questo genere sono ricoperti da una sostanza appiccicosa simile alla resina.</span></p> <p><span>Il Pittosporum è anche conosciuto come mock orange giapponese perché il profumo dei suoi fiori è simile a quello emesso dai fiori d'arancio.</span></p>
T 13 (10 S)
Semi di PITTOSPORO (Pittosporum tobira)
Semi di Gaultheria miqueliana

Semi di Gaultheria miqueliana

Prezzo 1,85 € SKU: T 47
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5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Gaultheria miqueliana</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Wintergreen is indeed an evergreen groundcover as the name suggests. It is native to the US &amp; Canada, and is listed as endangered in Illinois. Wintergreen has a wonderful fragrance. Its leaves are used to make tea &amp; the leaf oil is used in muscle rubs. The berries have the texture of an apple with a wintergreen taste. Because of this, they are often used for flavoring gums, toothpastes, breath mints, and much much more.</p> <p>BLOOMS: October - Late spring</p> <p>HARDINESS ZONE: 3 - 8</p> <p>PLANT HEIGHT: 6" or less . . . PLANT SPACING: 12 - 15"</p> <p>LIGHT REQUIREMENTS: Part Shade - Full Shade . . .</p> <p>SOIL / WATER: Average</p> <p>Propagation Methods:</p> <p>From semi-hardwood cuttings</p> <p>From seed: direct sow outdoors in fall</p> <p>From seed: winter sow in vented containers, coldframe or unheated greenhouse</p> <p>From seed: stratify if sowing indoors</p> <p>By simple layering</p> </div>
T 47 (5 S)
Semi di Gaultheria miqueliana
Semi di Robinia o Acacia (Robinia pseudoacacia)  - 9

Semi di Robinia o Acacia...

Prezzo 2,00 € SKU: T 45
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Robinia o Acacia (Robinia pseudoacacia)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 20 semi.</strong></span></h2> <p>La Robinia pseudoacacia L., in italiano robinia o (impropriamente) acacia, è una pianta della famiglia delle Fabaceae, note anche come Leguminose, originaria dell'America del Nord e naturalizzata in Europa e in altri continenti.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Pianta con portamento arboreo (alta fino a 25 metri) o arbustivo; spesso ceduata, con forte attività riproduttiva agamica, i polloni spuntano sia dal colletto sia dalle radici.</p> <p>Corteccia di colore marrone chiaro molto rugosa.</p> <p>Foglie imparipennate, lunghe fino a 30-35 cm con 11-21 foglioline ovate non dentate lunghe fino a 6 cm con apice esile. Aperte di giorno mentre la notte tendono a sovrapporsi.</p> <p>Fiori bianchi o crema, lunghi circa 2 cm simili a quelli dei piselli, riuniti in grappoli pendenti di profumo molto gradevole . Frutti a forma di baccello prima verdi poi marroni lunghi circa 10 cm, deiscenti a maturità.</p> <p>Presenza di numerose spine lunghe e solide sui rami più giovani.</p> <p><strong>Distribuzione originaria e introduzione in Europa</strong></p> <p>La specie è originaria dell'America del Nord, precisamente della zona degli Appalachi, dove forma boschi puri. Fu importata in Europa nel 1601 da Jean Robin, farmacista e botanico del re di Francia (all'epoca Enrico IV). All'Orto Botanico di Parigi (il Jardin des Plantes) sono ancora presenti i ricacci arborei di questo primitivo esemplare nato da seme e trapiantato nel 1636. L'esemplare di Parigi detiene quindi il primato di longevità in Europa[3], cosa ancor più notevole essendo l'acacia una specie poco longeva. Carlo Linneo, il grande naturalista a cui si devono i nomi scientifici di migliaia di piante, vide questo esemplare e denominò la specie Robinia pseudoacacia, istituendo il genere Robinia per ricordare Robin che l'aveva introdotta in Europa.</p> <p>Dopo l'arrivo nel vecchio continente si diffuse spontaneamente negli ambienti più disparati, ed è ora naturalizzata in gran parte dell'Europa centrale, dal sud dell'Inghilterra e della Svezia, fino alla Grecia, Spagna e perfino Cipro. È particolarmente diffusa in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Austria, Ungheria, Italia, Slovenia. È naturalizzata anche in Turchia e Israele, nonché in Australia e Nuova Zelanda. Viene diffusamente coltivata in piantagioni da legno in vari paesi europei (Ungheria: 270.000 ettari; Francia: 100.000 ettari) ed extraeuropei (Cina: 1 milione di ettari; Corea del Sud: 270.000 ettari). È diffusa anche in Africa. In Italia la robinia è stata introdotta nel 1662 nell'Orto botanico di Padova[5] ed è ora presente praticamente ovunque, in particolare in Piemonte (dove i boschi puri e misti di robinia coprono una superficie di circa 85.000 ettari), in Lombardia, in Veneto e in Toscana (ove si trovano cedui molto produttivi).</p> <p><strong>Ecologia</strong></p> <p>La robinia o acacia è una pianta eliofila, che non si rinnova facilmente sotto parziale copertura, trova l’ottimo nei suoli sciolti e ben drenati, anche poveri di nutrienti ed a reazione subacida, mal si adatta ai terreni molto argillosi. In Italia è presente dal livello del mare fino a circa 1000 m di quota nel centro nord e fino a 1600 m nel meridione.</p> <p>Come tutte le leguminose, è in simbiosi radicale con microrganismi azotofissatori e quindi può arricchire il suolo di azoto. Nel complesso, la robinia è una specie pioniera, che però (almeno al di fuori del suo areale di vegetazione naturale) presenta una limitata longevità (60-70 anni) e quindi nelle zone più fertili è specie transitoria che può essere gradualmente sostituita da altre specie più longeve.</p> <p>In alcuni ambienti, specie quelli degradati dall'uomo, questa pianta si comporta però come specie invasiva[5]; ha un'alta velocità di crescita, soprattutto se ceduata: i ricacci (polloni), che fuoriescono sia dalla ceppaia che dal suo esteso apparato radicale, crescono con rapidità; per questo motivo spesso compete vittoriosamente con specie autoctone di crescita più lenta. Inoltre, la sua estrema adattabilità la fa trovare a suo agio dai litorali ai 1000 metri di quota delle ombrose valli submontane. La conseguenza è la formazione di boschi con una ridotta varietà di specie arboree, un minor numero di esemplari di specie arboree autoctone e una scarsità di flora nemorale e di funghi; in Italia il problema è presente soprattutto in pianura Padana e nelle valli prealpine e appenniniche. Naturalmente, le robinie usate come ornamentali nei centri urbani non destano alcun problema.</p> <p><strong>Altri usi</strong></p> <p>Molti sono i vantaggi di questa specie.</p> <p>Protezione dei terreni franosi: questa pianta è stata molto utilizzata lungo i terrapieni delle ferrovie e nelle scarpate instabili, a motivo della sua crescita veloce e del suo apparato radicale molto sviluppato, caratteristiche che le permettono di stabilizzare rapidamente i pendii evitando che franino.</p> <p>    Legname: il legno è di colore giallo, ad anelli ben distinti, duro e pesante (Peso specifico 0,75). Per queste caratteristiche può efficacemente sostituire nell'uso i legni tropicali, con vantaggi per la bilancia commerciale; l'uso del legno di robinia al posto delle essenze esotiche consente inoltre di rallentare la deforestazione delle aree tropicali[12]. Per questi motivi alcune regioni italiane hanno finanziato progetti di valorizzazione delle colture legnose di robinia, ottenendo contributi dall'Unione europea[3]. Il legno viene usato per lavori di falegnameria pesante, per puntoni da miniera, per paleria (i tronchi lasciati in acqua per alcuni mesi in autunno e inverno acquisiscono una particolare tenacia), per mobili da esterno e per parquet. In Lombardia risulta essere la specie più tagliata nei boschi.</p> <p>    Ottimo combustibile: è utilizzabile anche il legno non stagionato e la ramaglia (quest'ultima nei forni da pane).</p> <p>    Miglioratrice del terreno: come tutte le leguminose, la robinia è una pianta che si avvale dei benefici dell'azotofissazione simbiontica.</p> <p>    I fiori sono commestibili. Nelle campagne del Veneto (dove è anche nota con diversi nomi dialettali: cassia, gazìa, gadhìa, robina) e di altre regioni, vengono infatti consumati fritti in pastella dolce e conferiscono alla frittella un profumo soave e un sapore particolarmente squisito. Tuttavia, il resto della pianta (fusti e foglie) contiene una sostanza tossica per l'uomo. La sua tossicità d'altra parte non è universale e alcuni animali se ne cibano. Le capre ne sono ghiotte e ne consumano in quantità senza alcuna conseguenza negativa.</p> <p><strong>Il nome</strong></p> <p>Come già si è detto, è stato Linneo a dare nome all'albero; egli scelse come nome del genere "Robinia", volendo ricordare il botanico Robin che ne portò il seme in Europa e lo fece germinare all'Orto Botanico di Parigi, introducendo la specie in Europa. Come nome specifico Linneo compose il termine "pseudoacacia", dal suffisso pseudo (che significa "simile a") ed "acacia", che è il termine scientifico con cui si indica il genere delle piante comunemente chiamate mimose; "pseudoacacia" significa quindi "simile alla mimosa". La somiglianza sottolineata da Linneo è quella delle foglie. Non è quindi corretto chiamare questo albero "falsa acacia", anche perché ciò farebbe pensare all'esistenza di un'altra pianta che sarebbe la "vera acacia", mentre in italiano il termine "acacia" indica solo la specie a cui è dedicata la presente voce[Il termine "mimosa" riguarda solo una minoranza delle specie di Acacia, le altre sono note come "acace" in italiano]; ciononostante il termine è a volte usato.</p> </div>
T 45 (20 S)
Semi di Robinia o Acacia (Robinia pseudoacacia)  - 9
Semi di sorbo montano o farinaccio - Bonsai 2.25 - 3

Semi di sorbo montano o...

Prezzo 2,25 € SKU: T 32
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di sorbo montano o farinaccio (Sorbus intermedia)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Albero tipico della fascia montana, con fusto alto fino a 15 metri. Se cresce in stazioni difficili, può apparire anche come arbusto. La corteccia è liscia e chiara, grigia. Con l'età si fessura superficialmente.</p> <p>La chioma è ampia e a cupola, molto fitta. Le foglie hanno la forma tipica delle piante del genere Sorbus, ma invece di essere composte, sono semplici. Ovali con margine dentato, misurano circa 8 (12) x 5 cm. La pagina superiore è verde abbastanza scura, opaca, mentre quella inferiore è interamente e fittamente coperta di peli bianchi che le danno un aspetto quasi scintillante. Prima di cadere in autunno divengono gialle e infine grigie, mentre la pagina inferiore rimane bianca.</p> <p>I fiori sono bianchi con 5 petali, 5 sepali e 5 stami in infiorescenze ad ombrella (corimbi) di 8 cm di diametro, Tra i sorbi, il farinaccio è tra quelli col singolo fiore più grande.</p> <p>I frutti sono pomi tipicamente rossi o rosso-arancio, di 8 / 15 mm di diametro, più lunghi che larghi, contenenti 1 o 2 semi, sono portati in grappoli alla fine dei rametti.</p> <p>Il nome del genere è direttamente collegato al nome che davano i romani a questo albero, mentre il nome della specie deriva da Ari, una regione dell'asia occidentale.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Originario dell'Europa centro-meridionale. Si trova al nord nei boschi e nelle zone rocciose, mentre nelle regioni meridionali lo si trova in montagna. Predilige suoli asciutti, e cresce bene anche in luoghi sassosi. Necessita di abbondante luce e resiste molto bene al freddo. In italia settentrionale lo si trova fino ai 1700 m di altitudine.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p><strong><em>Una volta i frutti venivano anche consumati per alimentazione umana. Oggi non più ma si usa ancora per certe ricette tipiche regionali, per marmellate e per gelatine.</em></strong></p> <p>In tempi di carestia, data la loro polpa farinosa, venivano macinati e frammisti alla farina per fare il pane. Possono essere usati per aromatizzare la grappa, con un ottimo risultato. Un tempo forse se ne ricavava anche un'acquavite. Come per il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), le bacche sono appetite ai volatili e una volta venivano usate dai cacciatori come esca.</p> <p><span style="text-decoration: underline;"><span style="color: #008000; text-decoration: underline;"><em><strong>Propagation:</strong></em></span></span><br /><span style="color: #008000;"><strong>Seed - best sown as soon as it is ripe in a cold frame[78, 80]. If you have sufficient seed it can be sown in an outdoor seedbed[78, 80]. Stored seed germinates better if given 2 weeks warm then 14 - 16 weeks cold stratification[98], so sow it as early in the year as possible. Prick out the seedlings into individual pots when they are large enough to handle. Seedlings are very slow to put on top-growth for their first year or two[11], but they are busy building up a good root system. It is best to keep them in pots in a cold frame for their first winter and then plant them out into their permanent positions in late spring.</strong></span></p> </div>
T 32 (5 S)
Semi di sorbo montano o farinaccio - Bonsai 2.25 - 3
Semi di Crespino di Giuliana, Crespino sempreverde, Crespino cinese 1.5 - 5

Semi di Crespino di...

Prezzo 1,50 € SKU: T 52
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5/ 5
<h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Crespino di Giuliana, Crespino sempreverde, Crespino cinese (Berberis julianae)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Arbusto, raggiunge i 2 m Il genere Berberis comprende circa 450 specie caducifoglie e sempreverdi, arbustive, con fiori appariscenti. Pianta originaria e diffusa in tutta Europa . Lo si può trovare al margine del bosco, negli arbusteti in ambiente arido e caldo , nelle siepi, nei boschi radi a pini equerce, su suoli limosi o argillosii, in genere profondi e ricchi di basi e di nutrienti, spesso calcarei.. Essendo l' ospite intermedio della "ruggine nera"del grano è stato da sempre</p> <p>estirpato , divenendo introvabile, negli ambienti coltivati a cereali.</p> <h3>Foglie :</h3> <p>caduche , semplici a forma ellittica di colore verde intenso e lucido leggermente dentate, il fusto è dotato di spine di 1-2 cm poste sull' ascella fogliare</p> <h3>Fiori :</h3> <p>ermafroditi , giallastri, infiorescenze a grappolo pendulo. Fioritura nel mese di apr/giu</p> <h3>Frutti :</h3> <p>bacche ovoidali di 10 mm , rosse a maturità</p>
T 52 (5 S)
Semi di Crespino di Giuliana, Crespino sempreverde, Crespino cinese 1.5 - 5