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<h2><strong>Semi di bergamotto (Citrus bergamia)</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 4 semi.</strong></span></h2>
<p>Non si conosce l'esatta genesi di questo agrume; il colore giallo indicherebbe una derivazione per mutazione genetica a partire da preesistenti specie agrumarie, quali<span> </span>limone,<span> </span>arancia amara<span> </span>o<span> </span>limetta.</p>
<p>Anche la sua collocazione sistematica ha generato molte controversie tra i botanici: alcuni lo classificano come specie a sé stante (Risso e Poiteau), mentre altri lo indicano come sottospecie dell'arancio amaro (Swingle). Alcune leggende fanno derivare il bergamotto dalle<span> </span>isole Canarie, dalle quali sarebbe stato importato ad opera di<span> </span>Cristoforo Colombo; altre fonti propendono per<span> </span>Cina,<span> </span>Grecia, o dalla città di<span> </span>Berga<span> </span>in<span> </span>Spagna; mentre si narra la storia del<span> </span>moro di Spagna, che per 18 scudi ne vendette un ramo ai signori Valentino di<span> </span>Reggio<span> </span>(in Calabria), i quali lo innestarono su un arancio amaro in un loro possedimento nella contrada<span> </span>Santa Caterina (Reggio Calabria).</p>
<p>L'etimologia più verosimile è<span> </span><i>Begarmundi</i>, cioè<span> </span><i>pero del signore</i><span> </span>in turco, per la sua similarità con la forma della pera bergamotta<sup id="cite_ref-4" class="reference">[4]</sup>.</p>
<p>La prima piantagione intensiva di alberi di bergamotto (bergamotteto) fu opera, nel 1750, del proprietario Nicola Parisi lungo la costa<span> </span>reggina, nel fondo di Rada dei Giunchi, situato di fronte l'area dove oggi si trova, nel cuore della città, il<span> </span>Lido comunale Zerbi. Originariamente l'essenza veniva estratta dalla scorza per pressione manuale e fatta assorbire da spugne naturali (procedimento detto "a spugna"), collocate in recipienti appositi (detti concoline).</p>
<p>Nel<span> </span>1844, si documenta la prima vera industrializzazione del processo di estrazione dell'olio essenziale dalla buccia grazie a una macchina inventata dal reggino<span> </span>Nicola Barillà, denominata<span> </span><i>macchina calabrese</i>, che garantiva una resa elevata in tempi brevi, ma anche un'essenza di ottima qualità, se paragonata a quella estratta a spugna.</p>
<p>È un albero alto tra i tre e i quattro metri, con una corona tra i tre e i quattro metri.</p>
<p>I<span> </span>fiori<span> </span>sono bianchi, molto profumati. Le<span> </span>foglie<span> </span>sono lucide e coriacee come quelle dell'arancio e non cadono mai nemmeno in inverno.</p>
<p>La fioritura e le nuove foglie spuntano appena finita la stagione delle piogge, all'inizio di marzo.</p>
<p>Il<span> </span>frutto<span> </span>è grande poco più di un'arancia<span> </span>e poco meno di un<span> </span>pompelmo; ha un colore giallo intenso più del pompelmo e meno del limone, esternamente ha la buccia liscia e sottile come un pompelmo, è meno rotondo del pompelmo in quanto è schiacciato ai poli.</p>
<p>La superficie oggi coltivata a bergamotto è di circa 1.500 ettari, con una produzione media di 100.000 kg di essenza. Per ottenere un kg di essenza occorrono 200 kg di frutti. La produzione di bergamotto nella provincia di Reggio Calabria è circa l'80% della produzione mondiale. Gli addetti del settore sono stimati in ca. 4.000 unità.</p>
<p>Le piante coltivate si ricavano tramite innesto di tre rami di bergamotto su un porta-innesto di<span> </span>arancio amaro<span> </span>di un anno. Rimane in vaso per un anno e viene interrato a due anni. L'innesto e il trapianto nell'anno successivo avvengono preferibilmente a febbraio o a settembre. Ha una vita produttiva di 25 anni, comincia la sua produzione da tre anni, arriva al massimo della produttività a 8 anni e può arrivare fino a un quintale per pianta se potato (vengono tagliate le cime in modo che il frutto cresca in basso al riparo dal forte sole estivo e dal forte vento).</p>
<p>La produttività è fortemente influenzata dalle temperature e dalle piogge: è un albero che non sopporta gli sbalzi in basso della temperatura e l'eccessiva o scarsa piovosità, mentre ben sopporta il caldo.</p>
<p>Si pianta un albero ogni quattro metri, si ripara il terreno con dei filari di pino di elevata altezza e fitti, nel lato del terreno in direzione del mare per riparare la coltivazione dal forte vento che spira dal mare dallo stretto di Messina tutto l'anno.</p>
<p>La sua zona di produzione è prevalentemente limitata alla zona ionica costiera nella<span> </span>provincia di Reggio<span> </span>a tal punto da diventare un simbolo dell'intera zona e della città. L'area coltivata a bergamotto è costituita dalla fascia costiera Calabra, molto pianeggiante e riparata dal forte vento dello stretto di Messina, grazie alle colline circostanti, per un'estensione di circa 150 chilometri e situata a circa due chilometri di distanza dal mare.</p>
<p>Molto nota è l'area di coltivazione della zona di Melito di Porto Salvo (RC) e in particolare le frazioni di Prunella e Caredia (Lacco), la quale ogni anno, nel periodo tra novembre e gennaio, contribuisce con le proprie piantagioni, al maggior raccolto del frutto del bergamotto.</p>
<p>Dal punto di vista climatico l'area è caratterizzata da un<span> </span>microclima<span> </span>che nelle mappe climatiche viene classificato come area "tropicale temperata umida" caratterizzata da venti medio/forti che soffiano per quasi tutto l'anno, estati calde senza pioggia, inizio primavera e fine autunno molto piovosi e inverni con temperature giornaliere quasi sempre superiori ai dieci gradi. I giorni di sole sono mediamente 300 l'anno.</p>
<p>Predilige i terreni argilloso-calcarei e alluvionali.</p>
<p>Viene coltivato in tre<span> </span>cultivar:<span> </span><b>femminello</b>,<span> </span><b>castagnaro</b><span> </span>e<span> </span><b>fantastico</b>. Si distinguono in particolare per i frutti: il<span> </span><i>femminello</i><span> </span>è più produttivo, ma presenta frutti più piccoli delle altre cultivar e lisci, il<span> </span><i>castagnaro</i><span> </span>è vigoroso con frutti più grossi e rugosi, il<span> </span><i>fantastico</i><span> </span>è simile al femminello ma con frutti piriformi.</p>
<h2><span class="mw-headline" id="Usi">Usi</span></h2>
<p>I prodotti del bergamotto sono: i frutti, l'olio essenziale, il<span> </span>succo<span> </span>e la<span> </span>polpa.</p>
<p>Il frutto intero normalmente non è messo in vendita al dettaglio ma utilizzato solo per la trasformazione in essenza. Intero, si trova solo dai contadini da novembre a marzo; è possibile ottenere delle spremute come si fa con gli altri agrumi (per es.<span> </span>arancio), si può tagliare a spicchi per farne delle insalate o, come per il limone, metterlo nel tè (la buccia è aromatica come quella del limone). Il suo succo è molto amaro per la presenza di<span> </span>naringina<span> </span>e sembra essere attivo, grazie al contenuto in<span> </span>polifenoli, nell'abbassare il tasso di<span> </span>colesterolo. In particolare l'effetto sarebbe da imputare alla presenza di due<span> </span>flavonoidi<span> </span><i>statin-like</i><span> </span>(con attività simile a quella delle<span> </span>statine), denominati<span> </span>brutieridina<span> </span>e<span> </span>melitidina.<sup id="cite_ref-6" class="reference">[6]</sup><sup id="cite_ref-7" class="reference">[7]</sup><sup id="cite_ref-8" class="reference">[8]</sup><sup id="cite_ref-9" class="reference">[9]</sup></p>
<p>Il contenuto di<span> </span>acido citrico<span> </span>è pari a 66 g/l, tale alta quantità ha determinato negli anni passati l'utilizzo del succo come fonte di acido citrico naturale.</p>
<p>Il suo utilizzo riguarda soprattutto gli oli essenziali derivati dalla buccia dei frutti nonché dai fiori, dalle foglie e dai giovani rametti. L'olio essenziale di bergamotto<span> </span>è esportato in tutto il mondo per la sua proprietà di donare una nota estremamente fresca alle composizioni di profumeria. È componente essenziale dell'acqua di colonia e delle acque di toilette, primi prodotti grazie al quale il bergamotto ha avuto un uso diffuso in tutto il mondo. Modernamente l'essenza si estrae sempre meccanicamente con macchine dette "pelatrici": tali macchine "raspano" l'esterno del frutto in corrente d'acqua ottenendo un'emulsione convogliata in centrifughe che separano per differenza di peso specifico (la densità relativa d20/4 è di circa 0,88) l'essenza dall'acqua.</p>
<p>Quando non lavorata per l'estrazione dell'essenza, è possibile utilizzarne la buccia, riversa ed essiccata, per la realizzazione di piccoli contenitori. Tradizionalmente essi sono destinati all'uso come<span> </span>tabacchiere.</p>
<h2><span class="mw-headline" id="Danni_alla_salute">Danni alla salute</span></h2>
<p>In passato, gli<span> </span>psoraleni<span> </span>contenuti nell'estratto di olio di bergamotto sono stati usati negli acceleratori d'abbronzatura e nei filtri solari. Gli psoraleni penetrano nella pelle, dove aumentano la quantità di<span> </span>danno al DNA. Questo danno è possibile nelle scottature solari ed è compresente con una maggiore produzione di melanina. Può anche portare a<span> </span>fitofotodermatosi, uno scurimento della pelle a causa di una reazione chimica che rende la pelle più sensibile alla luce UV.</p>
<p>Queste sostanze sono note come<span> </span>cancerogene<span> </span>dal 1959,<sup id="cite_ref-Urbach_11-0" class="reference">[11]</sup><span> </span>ma sono state bandite dai filtri solari dopo il<span> </span>1995<span> </span>(negli USA)<sup id="cite_ref-Autier_12-0" class="reference">[12]</sup>. Sono stati inoltre proibiti in molti altri stati, dopo aver causato numerosi casi di<span> </span>melanomi<span> </span>maligni con esito fatale<sup id="cite_ref-Autier1997_13-0" class="reference">[13]</sup>. Gli psoraleni vengono ora usati solo nel trattamento di alcune patologie, come nella terapia<span> </span>PUVA</p>
<p>Attraverso il processo di "defurocumarinizzazione" è possibile ridurre notevolmente il<span> </span>Bergaptene<span> </span>(5-MOP), una<span> </span>furocumarina<span> </span>fototossica e fotomutagena<sup id="cite_ref-14" class="reference">[14]</sup><span> </span>che per esposizione al sole può provocare ustioni anche agli strati cutanei più profondi.</p>
<p>È preferibile acquistare in farmacia o in erboristeria l'essenza defurocumarinizzata.</p>
<h2><span class="mw-headline" id="Prodotti_e_utilizzi">Prodotti e utilizzi</span></h2>
<h3><span class="mw-headline" id="Frutto">Frutto</span></h3>
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<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/92/Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg/220px-Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg" decoding="async" width="220" height="165" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/92/Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg/330px-Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/92/Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg/440px-Bergamot_orange_cross_section_-_%284%29.jpg 2x" data-file-width="4000" data-file-height="3000" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
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Sezione di frutto di bergamotto</div>
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<ul>
<li>giallo (frutto maturo, usato per estrarre l'olio essenziale impiegato come aromatizzante);</li>
<li>verde (immaturo, usato per fare canditi e per estrarre l'olio essenziale impiegato in profumeria) e arancella (frutto del diametro di 2–4 cm immaturo, caduto alla pianta perché scottato dal sole). La cascola dei frutti immaturi, chiamata comunemente<span> </span><i>bergamottella</i>, è utilizzata per la produzione di oli essenziali poco pregiati (nero o essenza di bergamottella a seconda del grado di maturazione raggiunto) più ricchi in<span> </span>linalolo<span> </span>rispetto all'olio essenziale di bergamotto.</li>
<li>verde cinerino, usato intero per alcuni liquori e per ottenere un'essenza che viene denominata<span> </span><i>Neroli</i><span> </span>o<span> </span><i>Nero di bergamotto</i>.</li>
</ul>
<p>I frutti non sono gradevoli da mangiare senza prima esser stati lavorati. Unico utilizzo del frutto quasi maturo o maturo, se si vuole un sapore non fastidioso (l'essenza, se assaggiata, ricorda un po' la nafta), è in spicchi, che sostituiscono il limone a spicchi nel tè. Dai semi nasce il bergamotto selvaggio, usato a volte come porta innesto in luogo dell'arancio amaro. Il frutto intero può essere candito; la polpa e gli scarti della buccia, che vengono chiamati "pastazzo", sono usati come alimento concentrato per gli animali d'allevamento, come<span> </span>suini<span> </span>o<span> </span>bovini<span> </span>da carne e latte. La buccia intera è usata al posto della carta da dolci, o per alcuni prodotti artigianali per realizzare souvenir (le famose tabacchiere); oppure, messa a macerare in alcool etilico, costituisce la base del liquore denominato<span> </span><i>bergamino</i><span> </span>o<span> </span><i>bergamello</i>. Il succo ricavato dal bergamotto maturo (giallo) è usato, a volte e in piccole quantità, dall'industria dei succhi di frutta per la sua nota amara.</p>
<h3><span class="mw-headline" id="Profumi_e_dopobarba">Profumi e dopobarba</span></h3>
<div class="thumb tright">
<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cd/BergamotEssOil.png/150px-BergamotEssOil.png" decoding="async" width="150" height="228" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cd/BergamotEssOil.png/225px-BergamotEssOil.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cd/BergamotEssOil.png/300px-BergamotEssOil.png 2x" data-file-width="841" data-file-height="1280" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
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Olio essenziale di bergamotto</div>
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</div>
<ul>
<li>essenza defurocumarinizzata: componente dell'acqua di Colonia, profumo bergamotto: alcool+bergamotto (1-10%)</li>
</ul>
<p>Secondo Gildemeister e Hoffmann, nel loro libro "Gli oli eterici" (<i>Die etherischen Öle</i>), il bergamotto venne introdotto fra il 1672 e il 1708. Nei registri commerciali dedicati all'Eau de Cologne della ditta profumiera<span> </span><i>Johann Maria Farina gegenüber dem Jülichs-Platz</i><span> </span>(ovvero "Giovanni Maria Farina di fronte alla piazza di Jülich"), altrimenti detta<span> </span><i>Farina Gegenüber</i>, si trovano testimonianze dell'acquisto di bergamotti a partire dal<span> </span>1714.</p>
<p>A partire dal momento in cui il bergamotto viene nominato, precisamente nel 1750 quando venne piantato da un certo Nicolo Parisi, l'olio di bergamotto è divenuto una componente essenziale per l'industria profumiera e, in particolare, dona all'Acqua di Colonia<span> </span>la sua fragranza tipica.</p>
<p>La raccolta del bergamotto ha come fine quasi esclusivo la produzione dell'essenza. L'olio eterico di bergamotto viene ricavato dalla buccia del piccolo frutto giallo-arancio. Originariamente i frutti venivano pressati a mano (sfumatura), successivamente con presse di legno, mentre oggigiorno il processo è stato meccanizzato. Per produrre un litro d'olio sono necessari 200 chili di bergamotti.</p>
<p>L'essenza di bergamotto è utilizzata nella creazione di numerose<span> </span>fragranze.<sup id="cite_ref-15" class="reference">[15]</sup><sup id="cite_ref-16" class="reference">[16]</sup><sup id="cite_ref-17" class="reference">[17]</sup></p>
<h3><span class="mw-headline" id="Alcoolici">Alcoolici</span></h3>
<ul>
<li>Il<span> </span><i>Bergamino</i><span> </span>(15% di frutto intero e fino al 40% di alcool), che ha ottenuto la qualifica di<span> </span>prodotto agroalimentare tradizionale.<span> </span><sup id="cite_ref-18" class="reference">[18]</sup></li>
<li>L'<i>amaro al bergamotto</i>, con erbe aromatiche e ad elevata percentuale alcolica.</li>
<li>L'<i>elisir digestivo al bergamotto</i>, detto anche<span> </span><i>Amarotto</i>, a bassa percentuale alcolica.</li>
<li>La<span> </span><i>crema di bergamotto</i>, ottenuta da un infuso di scorze di bergamotto e<span> </span>crema di latte.</li>
<li>La<span> </span><i>grappa</i><span> </span>aromatizzata al bergamotto.</li>
</ul>
<h3><span class="mw-headline" id="Gastronomia">Gastronomia</span></h3>
<p>Il suo uso nell'alimentazione risale almeno all'aprile del 1536, come risulta dal «menu di magro» offerto all'imperatore<span> </span>Carlo V, di passaggio per Roma, dal cardinale<span> </span>Lorenzo Campeggi<sup id="cite_ref-19" class="reference">[19]</sup>.</p>
<p>La scorza di bergamotto, se opportunamente trattata, ad esempio messa in<span> </span>salamoia<span> </span>e poi unita al succo, può essere utilizzata per aromatizzare primi<span> </span><sup id="cite_ref-20" class="reference">[20]</sup><span> </span>e secondi piatti , ma anche dolci come la celebre<span> </span><i>Torta Nosside</i>. Altri prodotti dolciari ricavati dal bergamotto sono le<span> </span><i>caramelle</i><span> </span>e le scorzette<span> </span>candite.</p>
<p>L'aroma dell'olio di bergamotto è utilizzato per aromatizzare il<span> </span>tè, nella variante denominata<span> </span>Earl Grey, o per ricavarne un profumato e raffinato<span> </span>sorbetto.</p>
<h3><span class="mw-headline" id="Bevande_gassate">Bevande gassate</span></h3>
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<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/ba/Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg/220px-Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg" decoding="async" width="220" height="108" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/ba/Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg/330px-Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/ba/Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg/440px-Bibite_al_bergamotto_%282019%29.jpg 2x" data-file-width="1280" data-file-height="630" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
<div class="thumbcaption">
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Bibite al bergamotto (2019)</div>
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<div class="thumb tright">
<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Bergood_%282019%29.jpg/110px-Bergood_%282019%29.jpg" decoding="async" width="110" height="196" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Bergood_%282019%29.jpg/165px-Bergood_%282019%29.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Bergood_%282019%29.jpg/220px-Bergood_%282019%29.jpg 2x" data-file-width="720" data-file-height="1280" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
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Bergood (2019)</div>
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</div>
<p>Tra le numerose bevande gassate in bottiglia e lattina prodotte negli ultimi 10 anni ci sono: il<span> </span><i>Bergò</i>, il Bergotto ed il Bergood.</p>
<h3><span class="mw-headline" id="Succo_di_frutta">Succo di frutta</span></h3>
<div class="thumb tright">
<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg/110px-Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg" decoding="async" width="110" height="196" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg/165px-Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg/220px-Succo_di_melagrana_e_bergamotto_%282019%29.jpg 2x" data-file-width="720" data-file-height="1280" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
<div class="thumbcaption">
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Succo di melagrana e bergamotto (2019)</div>
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</div>
<p>Il succo di bergamotto è usato come amaricante nei succhi di altri agrumi. Viene venduto in bottiglia di vetro da solo o mescolato col<span> </span>melograno</p>
<h3><span class="mw-headline" id="Digestivo">Digestivo</span></h3>
<ul>
<li>In forma di elisir a basso contenuto alcolico.</li>
</ul>
<h3><span class="mw-headline" id="Aromaterapia">Aromaterapia</span></h3>
<ul>
<li>Olio essenziale: l'odore dell'olio essenziale di bergamotto<span> </span>è persistente e penetrante e annulla l'odore degli altri profumi; si usa mettere un bergamotto intero nel frigorifero, raschiandone la buccia con una forchetta periodicamente ogni due settimane, per eliminare i cattivi odori; basta qualche goccia di essenza nella vaschetta dei caloriferi o nella bacinella del liquido per lavare i pavimenti per aromatizzare per alcuni giorni gli ambienti.</li>
</ul>
<h3><span class="mw-headline" id="Pulizia_personale">Pulizia personale</span></h3>
<ul>
<li>Essenza defurocumarinizzata: è un ottimo pulente da colle sintetiche, grasso e catrame.</li>
</ul>
<h3><span class="mw-headline" id="Abbronzante">Abbronzante</span></h3>
<ul>
<li>Olio essenziale: utilizzato negli anni 60/70 in Calabria, al 2% in olio naturale (mandorla, cocco), risulta essere un amplificatore dell'abbronzatura; tale effetto è dovuto al<span> </span>bergaptene, che stimola la produzione di<span> </span>melanina; tale pratica è da considerarsi rischiosa.</li>
</ul>
<h2><span class="mw-headline" id="Aspetti_medici">Aspetti medici</span></h2>
<table class="vedi-anche noprint">
<tbody>
<tr>
<td><img alt="Magnifying glass icon mgx2.svg" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/20px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png" decoding="async" width="20" height="20" class="noviewer" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/30px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/87/Magnifying_glass_icon_mgx2.svg/40px-Magnifying_glass_icon_mgx2.svg.png 2x" data-file-width="286" data-file-height="280" /></td>
<td><i>Lo stesso argomento in dettaglio:<span> </span><b>Bergamotto (aspetti medici)</b></i>.</td>
</tr>
</tbody>
</table>
<table class="noprint disclaimer">
<tbody>
<tr>
<td>
<div class="center">
<div class="floatnone"><img alt="Avvertenza" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/27px-Nuvola_apps_important.svg.png" decoding="async" title="Avvertenza" width="27" height="23" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/41px-Nuvola_apps_important.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/54px-Nuvola_apps_important.svg.png 2x" data-file-width="600" data-file-height="500" /></div>
</div>
</td>
<td><i>Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:<span> </span>leggi le avvertenze.</i></td>
</tr>
</tbody>
</table>
<p>La letteratura scientifica sul<span> </span><i>Citrus bergamia Risso</i><span> </span>o bergamotto, è molto ampia. Il bergamotto ha diverse proprietà terapeutiche riconosciute, tra queste:</p>
<ul>
<li>Anestetico</li>
<li>Antisettico e antibatterico</li>
<li>Antimalarico</li>
<li>Antidislipemico</li>
</ul>
<h2><span id="Contraffazione_dell.27essenza_di_bergamotto"></span><span class="mw-headline" id="Contraffazione_dell'essenza_di_bergamotto">Contraffazione dell'essenza di bergamotto</span></h2>
<div class="thumb tright">
<div class="thumbinner"><img alt="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/22/Comparison_of_bergamot_oils_using_GC-MS_analysis_with_enantiomeric_column.png/350px-Comparison_of_bergamot_oils_using_GC-MS_analysis_with_enantiomeric_column.png" decoding="async" width="350" height="242" class="thumbimage" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/22/Comparison_of_bergamot_oils_using_GC-MS_analysis_with_enantiomeric_column.png/525px-Comparison_of_bergamot_oils_using_GC-MS_analysis_with_enantiomeric_column.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/22/Comparison_of_bergamot_oils_using_GC-MS_analysis_with_enantiomeric_column.png 2x" data-file-width="600" data-file-height="415" title="Semi di bergamotto (Citrus bergamia)" />
<div class="thumbcaption">
<div class="magnify"></div>
Gascromatografia chirale di essenza genuina di bergamotto (alto) e di distillato di foglie di bergamotto (<i>peratoner</i>)</div>
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<p>L'olio essenziale di bergamotto<span> </span>è particolarmente soggetto a<span> </span>contraffazioni<span> </span>essendo una essenza pregiata prodotta in quantità relativamente piccole. Generalmente la contraffazione consiste nel "tagliare" l'essenza, ovvero nell'aggiungere distillati di essenze di scarsa qualità e basso costo, ad esempio di<span> </span>arancia amara<span> </span>e di<span> </span>menta bergamotto<span> </span>e/o miscele di<span> </span>terpeni<span> </span>naturali o sintetici, o nel "ricostruire" l'essenza a partire da prodotti chimici di sintesi, colorandola con<span> </span>clorofille. A livello mondiale ogni anno si commercializzano circa tremila tonnellate di essenza dichiarata di bergamotto, mentre l'essenza genuina di bergamotto prodotta annualmente ammonta a non più di cento tonnellate.<sup id="cite_ref-21" class="reference">[21]</sup></p>
<p>L'utilizzo dell'analisi gascromatografica<span> </span>con<span> </span>colonne<span> </span>aventi una fase stazionaria<span> </span>chirale<span> </span>consente di analizzare miscele di<span> </span>enantiomeri. L'analisi della distribuzione enantiomerica di vari composti, quali<span> </span>acetato di linalile<span> </span>e<span> </span>linalolo, permette la caratterizzazione dell'essenza di bergamotto in base al processo produttivo e consente di scoprire l'eventuale contraffazione dell'essenza.</p>
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V 21 CB