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Veloce radicazione Ormone, radicazione talee, migliorare la germinazione dei semi 1.65 - 6

Veloce radicazione Ormone,...

Prezzo 1,85 € SKU: RHP
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Veloce radicazione Ormone, radicazione talee, migliorare la germinazione dei semi</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 7 o 30 grammi.</strong></span></h2> <p>Componente principale: polvere dell'acido acetico naftalenico al 90%. Adatto per talee, piantine, migliora la germinazione dei semi e trapianto di grandi alberi.</p> <p>Promuovere la guarigione precoce dell'incisione.</p> <p>Taglio rapido dei tagli.</p> <p>Migliora il tasso di sopravvivenza.</p> <p>È fatto per mettere radici a tutti i tipi di piante.</p> <p><img src="https://www.seeds-gallery.shop/img/cms/1.jpg" alt="1" /><img src="https://www.seeds-gallery.shop/img/cms/2.jpg" alt="2" /><img src="https://www.seeds-gallery.shop/img/cms/3.jpg" alt="3" /></p>
RHP (7g)
Veloce radicazione Ormone, radicazione talee, migliorare la germinazione dei semi 1.65 - 6
Oro nero - Spicchi Di Aglio Nero (Allium roseum)

Spicchi di Aglio Nero...

Prezzo 2,25 € SKU: P 416
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="text-decoration: underline;"><strong><em>Oro nero - Spicchi Di Aglio Nero (Allium roseum)</em></strong></span></h2> <h3><span style="color: #fc0202;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 Spicchi.</strong></span></h3> <p><span>Proprio come ogni pomodoro non è adatto per fare salse, quindi ogni aglio non è adatto per la fermentazione e la produzione di un aglio nero. Vi offriamo una varietà che proviene direttamente dal Giappone e l'unica varietà (pink Garlic allium roseum) da cui viene prodotto un vero Black Garlic.</span></p> <p><span>Anche se sembra complicato, il processo in sé non lo è. È necessario avere una temperatura compresa tra 60 e 80 gradi Celsius e un'umidità del 70%, in queste condizioni le testine vengono mantenute per 60-90 giorni.</span></p> <p><strong><span>Aglio nero: fermentato e buonissimo!</span></strong></p> <p><span>Dolce e, soprattutto digeribile, l’aglio nero è nato in Japan ma si sta diffondendo anche da noi, apprezzato dai gourmet.</span></p> <p><span>Spicchi color della pece, tenerissimi, dal gusto delicato: stiamo parlando dell'aglio nero, l'ultimo arrivato fra i super alimenti apprezzati dai gourmet come dai nutrizionisti.</span></p> <p><span>Si tratta di bulbi di aglio sottoposti a un particolare procedimento, che abbina fermentazione e ossidazione, durante il quale le "foglie" esterne si seccano, mentre gli spicchi assumono la colorazione e la consistenza che lo contraddistinguono.</span></p> <p><span>Nato agli inizi degli anni Duemila in Japan, patria dei cibi fermentati, si sta lentamente diffondendo anche in Occidente. Scopriamo perché.</span></p> <p><strong>Ingrediente portentoso</strong></p> <p><span>È noto che l'aglio, sia fresco che secco, abbia un sacco di proprietà, non solo gastronomiche. Se infatti il suo aroma è capace di dare una "spinta" al gusto di tante preparazioni, è anche risaputo che contiene nutrienti benefici per il sistema cardiovascolare e per combattere il colesterolo.</span></p> <p><span>Il risvolto della medaglia, non sempre gradito, è la sua scarsa digeribilità e gli effetti non proprio piacevoli sull'alito. Di questi è responsabile l'allicina, sostanza cui si devono le proprietà antibatteriche dell'aglio e il suo profumo caratteristico.</span></p> <p><span>La lavorazione cui è sottoposto il black allium riduce fortemente il contenuto di allicina ma mantiene inalterate e, anzi, potenzia le sue altre qualità, in particolare, il contenuto di antiossidanti e minerali (soprattutto fosforo e calcio).</span></p> <p><strong>Come valorizzare il suo sapore unico</strong></p> <p><span>Come effetto della fermentazione, si concentrano le note zuccherine del bulbo che diventa dolce, con un retrogusto che ricorda la liquirizia e la salsa di soia.</span></p> <p><span>Così, è possibile provarlo per rivisitazioni di grandi classici, dagli spaghetti aglio, olio e peperoncino al pesto, dalla bagna cauda all'aioli, la salsa - una sorta di "maionese" - diffusa nelle cucine provenzale e spagnola.</span></p> <p><span>In tutti i casi, il sentore di aglio resterà lievissimo e le preparazioni si arricchiranno di dolcezza e complessità aromatica. Cercate solo di non coprirlo con intingoli troppo saporiti, nei quali si "perderebbe", ma di usarlo il più possibile in purezza, abbinato al massimo a due o tre altri ingredienti.</span></p> <p><span>L'utilizzo è semplicissimo. Basta pelare lo spicchio (la pelle viene via con grande facilità) e sminuzzarlo o anche solo schiacciarlo con la lama del coltello usata di piatto: infatti, con la fermentazione avrà perso ogni fibrosità diventando morbidissimo, quasi cremoso.</span></p> <p><span>Attenzione alla cottura, se prevista, che deve essere a fuoco dolce: così, si scioglierà nel fondo, proprio come accade alle acciughe, senza assumere il retrogusto amarognolo dell'aglio bruciato.</span></p> <p><strong>Dove trovarlo e quanto costa</strong></p> <p><span>Molti diffuso nella natìa Japan e in altre cucine orientali, come quella thailandese, in Europa è stato "scoperto" da qualche anno in Gran Bretagna e, soprattutto, in Spagna, dove si produce su larga scala tanto che è comunemente venduto in molti supermercati.</span></p> <p><span>Da noi è ancora un prodotto di nicchia ma è possibile scovarlo nei negozi di specialità gastronomiche e in quelli di alimentazione naturale, oltreché in rete.</span></p> <p><span>Preferite quello di origine iberica, sicuramente di qualità superiore (e spesso anche biologico) rispetto a un prodotto che arrivi da paesi lontani come la Cina, e acquistate le teste intere, piuttosto che gli spicchi già pelati in barattolo che, non protetti dal loro involucro naturale, perdono più velocemente sapore e profumo.</span></p> <p><span>Punto dolente il prezzo, che può andare dai 9 ai 15 euro per 80-100 grammi, ovvero 2-3 teste, ognuna delle quali ha in genere fra 6 e 9 spicchi.</span></p> <p><span>Se si fa il paragone con l'aglio comune si vede che costa fino a dieci volte tanto. Anche se l'utilizzo è comunque diverso, più come una spezia che come un ortaggio, e un solo spicchio è capace di caratterizzare una pietanza per 4 persone.</span></p> <p><span>Di contro, ha un'ottima conservabilità: in un luogo fresco e asciutto (non in frigo, perché teme l'umidità) si mantiene morbido e fragrante per diversi mesi, tanto che sulle confezioni ha una scadenza di circa un anno.</span></p> <p><strong><span>DOPO AVER ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO, TI INVIEREMO VIDEO LINK COME PUOI FARE FACILE NERO AGLIO A CASA PER SOLI 10 GIORNI!</span></strong></p> </body> </html>
P 416
Oro nero - Spicchi Di Aglio Nero (Allium roseum)
Semi Di Pomodoro Tartufo Giallo - Yellow Truffle

Semi Di Pomodoro Tartufo...

Prezzo 1,95 € SKU: VT 28
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5/ 5
<h2><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Semi Di Pomodoro Tartufo Giallo - Yellow Truffle</strong></em></span></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong><strong>10 , 50 Semi in confezione.</strong></strong></span></h3> <div> <div>One of the finest Heirloom&nbsp;yellow tomato varieties we have grown, with a tear drop shape, stunning&nbsp;yellow colour, meaty texture and fantastic complex sweet and zesty flavour. Fruits average 2 ½” diameter and the plants are extremely productive with 5-6 fruits per truss. Suitable under glass or in a warm sheltered location. Very resistant to cracking. &nbsp;Indeterminate.</div> <div>&nbsp;</div> <div>Sow in spring 1/16 inch deep. &nbsp;Germination takes around 6-14 days at 65-75F.</div> <div>Transplant the seedlings when large enough to handle into 3 inch pots. &nbsp;Grow on under cooler conditions and when about 8 inches tall, either plant in their growing position in the greenhouse or gradually acclimatise them to outdoor conditions and plant out 18 inches apart in a warm and sunny spot in moist, fertile well drained soil and keep watered.</div> <div>What's the difference between "indeterminate" and "determinate" tomatoes?</div> <div>Determinate tomatoes, or "bush" tomatoes, are varieties that grow to a compact height (generally 3 - 4'). Determinates stop growing when fruit sets on the top bud. All the tomatoes from the plant ripen at approximately the same time (usually over period of 1- 2 weeks). They require a limited amount of staking for support and are perfectly suited for container planting.</div> <div>&nbsp;</div> <div>Indeterminate tomatoes will grow and produce fruit until killed by frost. They can reach heights of up to 12 feet although 6 feet is normal. &nbsp;Indeterminates will bloom, set new fruit and ripen fruit all at the same time throughout the season. They require substantial staking for support and benefit from being constrained to a central growing stem.</div> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VT 28 (10 S)
Semi Di Pomodoro Tartufo Giallo - Yellow Truffle
Semi di Castagno cinese...

Semi di Castagno cinese...

Prezzo 2,95 € SKU: V 13 C
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Castagno cinese (Castanea Mollissima)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p><span>Utilizzato per la produzione dei frutti e del legno, ma di ridotto valore commerciale per l’Europa.</span></p> <p><strong><span>Descrizione botanica</span></strong></p> <p><span>Il castagno è una pianta a portamento arboreo, con chioma espansa e rotondeggiante e altezza variabile, secondo le condizioni, dai 10 ai 30 metri.</span></p> <p><span>In condizioni normali sviluppa un grosso fusto colonnare, con corteccia liscia, lucida, di colore grigio-brunastro. La corteccia dei rami è di colore bianco ed è cosparsa di lenticelle trasverse. Con il passare degli anni, la corteccia si screpola longitudinalmente.</span></p> <p><span>Le foglie sono alterne, provviste di un breve picciolo e, alla base di questo, di due stipole oblunghe. La lamina è grande, lunga anche fino a 20-22 cm e larga fino a 10 cm, di forma lanceolata, acuminata all'apice e seghettata nel margine, con denti acuti e regolarmente dislocati. Le foglie giovani sono tomentose, ma a sviluppo completo sono glabre, lucide e di consistenza coriacea.</span></p> <p><span>I fiori sono unisessuali, presenti sulla stessa pianta. I fiori maschili sono riuniti in piccoli glomeruli a loro volta formanti amenti eretti, lunghi 5–15 cm, emessi all'ascella delle foglie. Ogni fiore è di colore biancastro, provvisto di un perigonio suddiviso in 6 lobi e un androceo di 6-15 stami. I fiori femminili sono isolati o riuniti in gruppi di 2-3. Ogni gruppo è avvolto da un involucro di brattee detto cupola.</span></p> <p><span>Il frutto è un achenio, comunemente chiamato castagna, con pericarpo di consistenza cuoiosa e di colore marrone, glabro e lucido all'esterno, tomentoso all'interno. La forma è più o meno globosa, con un lato appiattito, detto pancia, e uno convesso, detto dorso. Il polo apicale termina in un piccolo prolungamento frangiato, detto torcia, mentre il polo prossimale, detto ilo, si presenta leggermente appiattito e di colore grigiastro. Questa zona di colore chiaro è comunemente detta cicatrice. Sul dorso sono presenti striature più o meno marcate, in particolare nelle varietà del gruppo dei marroni. Questi elementi morfologici sono importanti ai fini del riconoscimento varietale.</span></p> <p><span>Gli acheni sono racchiusi, in numero di 1-3, all'interno di un involucro spinoso, comunemente chiamato riccio, derivato dall'accrescimento della cupola. A maturità, il riccio si apre dividendosi in quattro valve. Il seme è ricco di amido.</span></p> <p><span>Esigenze ed adattamento</span></p> <p><span>Il castagno è una specie mesofila e moderatamente esigente in umidità[2][3]. Sopporta abbastanza bene i freddi invernali, subendo danni solo a temperature inferiori a -25 °C[2], ma diventa esigente durante la stagione vegetativa. Per questo motivo il castagno ha una ripresa vegetativa tardiva, con schiusura delle gemme in tarda primavera e fioritura all'inizio dell'estate. Al fine di completare il ciclo di fruttificazione, la buona stagione deve durare quasi 4 mesi. In generale tali condizioni si verificano nel piano montano (600-1300 m) delle regioni mediterranee o in bassa collina più a nord. In condizioni di umidità favorevoli può essere coltivato anche nelle stazioni fresche del Lauretum, spingendosi perciò a quote più basse. Condizioni di moderata siccità estiva determinano un rallentamento dell'attività vegetativa nel mezzo della stagione e una fruttificazione irregolare[2]. Le nebbie persistenti e la piovosità eccessiva nei mesi di giugno e luglio ostacolano l'impollinazione incidendo negativamente sulla fruttificazione.</span></p> <p><span>Nelle prime fasi tollera un moderato ombreggiamento, fatto, questo, che favorisce una buona rinnovazione nei boschi maturi, ma in fase di produzione manifesta una maggiore eliofilia.</span></p> <p><span>A fronte delle moderate esigenze climatiche, il castagno presenta notevoli esigenze pedologiche, perciò la sua distribuzione è strettamente correlata alla geologia del territorio. </span>Sotto l'aspetto chimico e nutritivo, la specie predilige i terreni ben dotati di potassio e fosforo e di humus. Le condizioni ottimali si verificano nei terreni neutri o moderatamente acidi; si adatta anche ad un'acidità più spinta, mentre rifugge in genere dai suoli basici, in quanto il calcare è moderatamente tollerato solo nei climi umidi[2]. <span>Sotto l'aspetto granulometrico predilige i suoli sciolti o tendenzialmente sciolti, mentre non sono tollerati i suoli argillosi o, comunque, facilmente soggetti ai ristagni. In generale sono preferiti i suoli derivati da rocce vulcaniche (tufi, trachiti, andesiti, ecc.), ma vegeta bene anche nei suoli prettamente silicei derivati da graniti, arenarie quarzose, ecc., purché sufficientemente dotati di humus. I suoli calcarei sono tollerati solo nelle stazioni più settentrionali, abbastanza piovose, mentre sono</span></p> <p><strong><span>Attuale distribuzione</span></strong></p> <p><span>Il castagno vegeta in un areale circumediterraneo, ad estensione frammentata, che si estende dalla penisola iberica alle regioni del Caucaso prossime al Mar Nero[4]. In Europa, la maggiore estensione si ha nelle regioni occidentali: è diffuso nel centro e nord del Portogallo e nelle regioni settentrionali della Spagna, in gran parte del territorio della Francia, fino ad estendersi nel sud dell'Inghilterra, nel versante tirrenico della penisola italiana e nell'Arco alpino fino ad arrivare alla Slovenia e alla Croazia. Qui l'areale si interrompe per riprendere dalle regioni meridionali della Bosnia e del Montenegro ed estendersi in gran parte dei territori dell'Albania, della Macedonia e della Grecia. Infine riprende dalle regioni occidentali della Turchia per estendersi a quelle settentrionali, lungo il Mar Nero, fino al Caucaso.</span></p> <p>Diffusioni sporadiche[4] si hanno in Germania, in Bulgaria e Romania e nel Nordafrica, nelle regioni dell'Atlante. Nel Mediterraneo, infine, è presente in gran parte del territorio della Corsica, nelle regioni centrali della Sardegna, in Sicilia sui monti Peloritani, Nebrodi, Madonie ed Iblei (Sicilia sud-orientale), infine, in quelle centrali dell'Isola d'Elba.</p> <p>In Italia[4][5] vegeta nella zona fitoclimatica del Castanetum, a cui dà il nome, estendendosi anche nelle zone più fresche del Lauretum, per introduzione da parte dell'uomo. In genere si ritrova su quote variabili dai 200 metri s.l.m. fino agli 800 m nelle zone alpine, mentre nell'Appennino meridionale può spingersi fino ai 1000-1300 metri. <span>La distribuzione è frammentata perché legata a particolari condizioni climatiche e geologiche. La maggiore diffusione si ha perciò in tutto il versante tirrenico della penisola, dalla Calabria alla Toscana e alla Liguria, e nel settore occidentale dell'arco alpino piemontese. Nel versante adriatico e nel Triveneto la sua presenza è sporadica e nella Pianura Padana è praticamente assente. Nelle isole è presente in areali frammentati nelle isole maggiori, circoscritti alle stazioni più fresche. La concentrazione di maggior rilievo si ha in Campania, che contribuisce per circa un terzo all'intera produzione nazionale di castagne.</span></p> <p><span>È dunque una tipica essenza degli ambienti boschivi collinari e di quelli montani di bassa quota. L'ecosistema forestale tipico del castagno è la foresta decidua temperata mesofila, dove forma associazioni in purezza o miste, affiancandosi alle Quercus (per lo più farnia e roverella), al frassino, al carpino nero, al noce, al nocciolo, ecc. Per le sue caratteristiche è una specie strettamente associata alla roverella, tipica mesofita della foresta mediterranea decidua.</span></p> <p><strong><span>Frutto</span></strong></p> <p><span>Il frutto (castagna) è utilizzato da tempi antichissimi, come si è detto, per la produzione di farine. Questo impiego ha oggi un'importanza marginale e circoscritta alla produzione di dolci tipici, come il castagnaccio e il Panmorone (dolce tipico di Campomorone). Ancora diffusa è invece la destinazione dei frutti di buon pregio al consumo diretto, concentrato nei mesi autunnali, e alla produzione industriale di confetture e marron glacé. Interesse del tutto marginale ha il possibile impiego dei frutti come alimento per gli animali domestici.</span></p> <p><strong><span>Tannini</span></strong></p> <p><span>La corteccia e il legno del castagno sono ricchi di tannini e possono essere impiegate per la sua estrazione, destinata alle concerie. Questa destinazione d'uso, in Italia, ha riscosso un particolare interesse nei primi decenni del XX secolo, epoca in cui l'industria del tannino nazionale faceva largo impiego del castagno, ma dopo il 1940 ha perso importanza sia per la contrazione di questo settore sia per il ricorso, come materia prima, al legno di scarto.</span></p> <p><strong><span>Legno</span></strong></p> <p><span>Il legno di castagno[3] è caratterizzato dalla formazione precoce del durame, perciò presenta un alburno sottile. Il durame è bruno, mentre l'alburno è grigio chiaro. Strutturalmente è un legno eteroxilo con porosità anulare e tende a sfaldarsi in corrispondenza degli anelli.</span></p> <p><span>Fra i suoi pregi si citano la durevolezza e la resistenza all'umidità, perciò si presta per l'impiego come legno strutturale; la facilità di lavorazione lo rendono adatto ad essere impiegato per la realizzazione di vari manufatti. È inoltre un legno semiduro, adatto secondariamente anche per lavori di ebanisteria.</span></p> <p><span>La precocità di formazione del durame rende inoltre possibile l'attuazione di turni di ceduazione relativamente brevi, naturalmente in funzione del tipo di assortimento mercantile richiesto. La densità è dell'ordine di 1 t/m³ nel legno fresco e di 0,58 t/m³ per quello stagionato.</span></p> <p><span>Il legno lavorato presenta tonalità variabili dal giallo al rossastro, venature sottili e una spiccata nodosità.</span></p> <p><span>Per le sue caratteristiche tecnologiche, il castagno è stato tradizionalmente usato per molteplici impieghi e la realizzazione di travi, pali, infissi, doghe per botti, cesti e mobili, oltre alla già citata estrazione del tannino. Attualmente la sua destinazione principale è l'industri</span></p> </body> </html>
V 13 C
Semi di Castagno cinese (Castanea Mollissima)
Semi di Maca Nero (Lepidium meyenii) 2.049999 - 1

Semi di Maca Nero (Lepidium...

Prezzo 2,05 € SKU: VE 168
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Semi di Maca Nero (Lepidium meyenii)</strong></em></span></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong><strong>Prezzo per confezione da 20 semi. </strong></strong></span></h3> <div>La maca (Lepidium peruvianum G.Chacón, = L. meyenii Walpers) è una pianta erbacea annuale, ma per la formazione di radici di accumulo può essere definita perennante, nativa della Cordigliera delle Ande del Perù e della Bolivia. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, (cavolo) di cui conserva molte caratteristiche, è considerata pianta alimentare e, tradizionalmente, pianta medicinale.</div> <div>Usi</div> <div>E' coltivata per la sua radice commestibile (ipocotile). Oltre all'uso come cibo è utilizzata nella medicina popolare come ricostituente, per aumentare le facoltà fisiche e mentali. Le popolazioni andine dall'antichità la utilizzano anche per migliorare e risolvere problemi di fertilità e migliorare le prestazioni sessuali.</div> <div>Recenti ricerche hanno chiarito che l'ipocotile, o radice, ha una significativa influenza sulla libido negli esseri umani senza tuttavia modificare la quantità di testosterone circolante [1]. Può inoltre contribuire a migliorare il tenore nutrizionale della dieta e supportare il vigore fisico, ed in ultima analisi il benessere in genere nelle attività umane, questo avviene (ovviamente) in caso di consistenti carenze alimentari dove, come è noto, le prime attività che sono compromesse sono quelle sessuali e riproduttive. Infatti la radice contiene il 60% di carboidrati ed almeno il 10% in proteine, oltre che vitamine ed una notevole gamma di microelementi.</div> <div>Relazioni storiche </div> <div>Alcuni storici come il frate Antonio Vásquez de Espinoza in una descrizione dell'anno 1598 fanno menzione del consumo di questa pianta da parte delle popolazioni locali[2] così come posteriormente fece Cobo, nel periodo che va dal 1603 al 1629[3] In seguito altri botanici spagnoli la descrivono minimamente come nel caso di H. Ruiz[4] nella sua Expedición Botánica al Virreinato del Perú.</div> <div>Coltivazione</div> <div>La pianta è tipica degli altipiani peruviani e boliviani a quota superiore di norma ai 3900-4100 m s.l.m., ma più frequentemente tra 4200-4500 m, che pur essendo nella fascia equatoriale ne indica l'adattamento ad un clima soleggiato ma piuttosto freddo, con modeste escursioni annuali.</div> <div>La pianta produce foglie ad ampia foliazione a rosetta basale, (le foglie esterne periferiche invecchiano e deperiscono al suolo, ma sono continuamente sostituite dalle nuove che si formano al centro). La pianta produce poi uno stelo fiorale eretto con infiorescenza a racemo con molti piccoli fiori bianchi o biancastri; i frutti sono silique a due semi. I semi sono molto piccoli e colorati, dato il clima non hanno dormienza.</div> <div>La riproduzione è esclusivamente praticata per semi.</div> <div>E' pianta esigente che esaurisce i suoli, i terreni sono abitualmente ben concimati con letame degli erbivori dell'altipiano, e di norma nei luoghi di origine è praticata da millenni la conduzione dei suoli che lascia in riposo i campi dopo un limitato numero di anni d'uso.</div> <div>La radice può essere di diversi colori: giallastro-dorata, biancastra, rossa, porpora, blu, verde o nera. Il colore delle radici trova relazione anche nel colore dei semi. Le piante con diversi colori di radice sono considerate varietà distinte, con caratteristiche distinte che sono attualmente in fase di più accurato accertamento.</div> <div>Tale caratteristica ambientale propria di un clima fresco se non freddo, massime +16, +18°C, minime -5*C, quindi con scarsità di parassiti e malattie legate al caldo, ed il ciclo vitale di maturazione della radice, di almeno 8-9 mesi, (analogo ad altre radici e tuberi di quell'ambiente, come l'Oca e l'Olluco), ne rende problematica la coltivazione in climi diversi, in clima più caldo, o con stagioni nette e distinte, che alternino temperatura più calde ad altre molto più fredde.</div> <div>Nel suo ambiente la pianta è considerata molto resistente.</div> <div>Benefits of Maca</div> <div>Increases libido and improves sexual function</div> <div>Promotes hormonal balance for men and women</div> <div>Relieves symptoms of menopause</div> <div>Increases resistance to disease and strengthens immunity</div> <div>Increases energy, endurance, and stamina</div> <div>Reduces stress and improves sleep quality</div> <div>For Men:</div> <div>The native peoples of Bolivia and Peru have used Maca root as a libido enhancer and reproductive aid for thousands of years. Since being "rediscovered by modern science" Maca supplements have become popular as a safe and natural way to improve sexual vitality, desire and performance.</div> <div> </div> <div>For Women:</div> <div>Bolivian natives have traditionally turned to Maca root to treat a variety of female health problems, from infertility to menstrual dysfunction and menopausal difficulties. In North America, some naturopaths and clinicians suggest Maca as a safe alternative to HRT (hormone replacement therapy), for balancing hormones and improving sexual function.</div> <div> </div> <div>Seeds that are been sold have been collected from organic MACA fields a few weeks ago and germination percentage: &gt;89%. Seed purity: &gt;83%. Weed seed presence: 0%. Humidity: &lt;13%.</div> <div>They've been collected in the Region of La Paz, Bolivia.</div> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round </span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>20 ° C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>1-6 weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </div> </body> </html>
VE 168 (20 S)
Semi di Maca Nero (Lepidium meyenii) 2.049999 - 1

Varietà da Macedonia del Nord

Questa pianta ha frutti giganti
Semi di fagioli grande bianco TETOVAC 1.95 - 1

Semi di fagioli grande...

Prezzo 1,25 € SKU: VE 145 (11g)
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<h2><strong>Semi di fagioli grande bianco TETOVAC</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 20 semi.</strong></span></h2> <p>Fagioli Tetovac è estremamente grande. I fagioli più popolari in Serbia. Uno dei migliori e più antiche varietà di fagioli in Serbia e Macedonia. E 'il vecchio, la varietà originale Tetovac, che quasi nessuno oggi ha in Serbia. Oggi si possono trovare i fagioli Tetovac in qualsiasi negozio. Ma che tipo di? Tetovac che viene venduto nei negozi è generalmente ibridato e anche importato dalla Cina. Anche i semi sono più piccole e più sottili.</p> <p>Il nostro Tetovac che vedete nelle nostre immagini è il vecchio varietà originale.</p> <p>Questa varietà deriva dalla città macedone di Tetovo zona.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 145 (11g)
Semi di fagioli grande bianco TETOVAC 1.95 - 1
Semi di melone Superstar

Semi di melone Superstar

Prezzo 2,15 € SKU: V 246
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<h2><strong>Semi di melone Superstar</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione in 10 semi.</strong></span></h2> <p>È progettato per la produzione precoce e la parte principale della stagione. Il peso medio frutto è 1.5-3kg. I frutti sono molto gustoso e dura, adatta a trasporto interurbano.</p>
V 246 (10 S)
Semi di melone Superstar

Varietà dalla Turchia

Questa pianta è resistente all'inverno e al gelo. Vedi di più nella descrizione.
Semi di Pistacchio (Pistacia vera) (Antep Pistacchio)

Semi di Pistacchio...

Prezzo 1,65 € SKU: V 187 T
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5/ 5
<h2><strong>Semi di Pistacchio (Pistacia vera) (Antep Pistacchio)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5, 20, 50, 100, 500 semi.</strong></span></h2> <p>Il pistacchio (Pistacia vera - L.) è un albero della famiglia delle Anacardiaceae. Può raggiungere un'altezza di circa 12 metri e un'età di 300 anni.</p> <p>È originario del Medio Oriente, dove veniva coltivato già in età preistorica, particolarmente in Persia. Come riferisce nel suo celebre I Dipnosofisti, Ateneo di Naucrati, scrittore e sofista greco vissuto nel II secolo, nell'Impero romano, diversi autori greci ed ellenistici parlano del pistacchio, collocandone la coltivazione in Siria, Persia e India, e chiamandolo bistachion o pistakia o pistakion. Destituita di fondamento è, quindi, la tesi, propugnata soprattutto per recenti ragioni ideologiche, secondo la quale "pistacchio" derivi dall'arabo (fustuaq).</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Il frutto è una drupa con un endocarpo ovale a guscio sottile e duro, contenente il seme, chiamato comunemente "pistacchio" che ha colore verde vivo sotto una buccia viola.</p> <p>È una specie dioica: i fiori, unisessuali, sono presenti su individui separati. I fiori sono a petali e raccolti in cime. Un albero maschile può produrre abbastanza polline per fecondare fino a 10 piante femminili.</p> <p>Il pistacchio fruttifica in un ciclo biennale, il che, insieme alle variazioni climatiche, causa grandi variazioni nelle rese e nei prezzi.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>Zone di coltivazione a rilevanza internazionale si trovano in Medio Oriente (soprattutto Iran, ma anche Turchia e Siria, anche se quest'ultima in forte calo), in California e, negli ultimi anni, anche in Cina. In Italia vi è storicamente una coltivazione di nicchia: rinomati sono i pistacchi di Bronte e Adrano alle pendici dell'Etna, tutelati dal marchio DOP "Pistacchio Verde di Bronte"[3]. L'Italia è passata da una produzione di 2.400 tonnellate nel 2005 a 2.850 tonnellate del 2012, diventando il settimo produttore al mondo. In Grecia, dove la produzione è in calo, ma si attesta attorno alle 10.000 tonnellate, si coltiva un pistacchio dal guscio quasi bianco, con nucleo rosso-verde e con l'apertura del guscio simile alla varietà "Kerman", la varietà maggiormente utilizzata in California. La maggior parte della produzione in Grecia proviene dalla regione di Almyros.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>I pistacchi vengono utilizzati sia sgusciati sia pelati, spesso tostati e salati, anche in pasticceria, per preparare gelati, creme, bevande e per la produzione di salumi (mortadella Bologna, ad esempio), o come condimenti per primi e secondi piatti.</p> <p><strong>Composizione alimentare e valori nutrizionali</strong></p> <p>L'alimento è formato per l'83% da lipidi, per il 12% da proteine e per il 5% da carboidrati.</p> <p>I pistacchi, se coltivati in condizioni che espongono la pianta a grandi stress, possono soffrire di contaminazioni con la muffa Aspergillus flavus, che produce nei frutti la tossina insapore aflatossina. Come tutta la frutta a guscio la presenza del pistacchio negli alimenti va indicata per legge in etichetta, ciò al fine di prevenire il possibile scatenamento di un'allergia alimentare.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 187 T 5 S
Semi di Pistacchio (Pistacia vera) (Antep Pistacchio)

Questa pianta ha frutti giganti
Semi Di Ciliegia Gigante...

Semi Di Ciliegia Gigante...

Prezzo 1,95 € SKU: V 98 G
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5/ 5
<h2><strong>Semi Di Ciliegia Gigante (Prunus Avium)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p><strong>I frutti di questa ciliegio dolce sono due volte più grande di qualsiasi altra varietà!</strong></p> <p>Il ciliegio (Prunus avium) chiamato anche ciliegio degli uccelli o ciliegio selvatico è un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario dell'Europa (dalle Isole Britanniche[1] fino alla Russia, passando per Francia, Penisola Iberica, Italia, Germania fino a tutto l'est in zone montuose) e in alcune zone montane fredde dell'Asia minore (presente in scarsa misura con ecotipi leggermente differenti da quelli europei). In Italia è presente naturalmente dalle zone altocollinari sino a quelle montuose, talvolta al confine della zona tipica delle latifoglie, presentando una buona resistenza al freddo. Assieme al Prunus cerasus esso è una delle due specie di ciliegio selvatico che sono all'origine delle varietà di ciliegio coltivato che produce tipologie di ciliegie che vanno dal graffione bianco piemontese, al Durone nero di Vignola.</p> <p><strong>Storia</strong></p> <p>Plinio il Vecchio distingue tra Prunus, l'albero[2], e Cerasus, l'albero delle ciliegie[3]. Plinio aveva già descritto un certo numero di coltivazioni ed alcune specie citate, Aproniana, Lutatia, Caeciliana, eccetera. Plinio le distingue per il sapore da dolce a aspro[4].</p> <p>Egli afferma che prima che il console romano Lucio Licinio Lucullo sconfiggesse Mitridate nel 74 a.C., Cerasia ... non fuere in Italia, "Non vi erano ciliegie in Italia". Secondo lui fu Lucullo ad introdurle dal Ponto e nei 120 anni trascorsi da allora il ciliegio si era espanso attraverso l'Europa fino alla Britannia[3].</p> <p>I semi di un certo numero di specie di ciliegie sono stati tuttavia trovati in ritrovamenti archeologici dell'età del bronzo ed in siti archeologici romani in tutta Europa. Il riferimento a "dolce" e "aspro" sostiene la moderna teoria che "dolce" fosse riferito al Prunus avium; non vi sono altri candidati trovati tra le ciliegie. Nel 1882 Alphonse de Candolle affermò che semi di Prunus avium furono ritrovati nella cultura terramare del nord Italia (1500-1100 a.C.) e in alcuni villaggi archeologici svizzeri di palafitte. De Candolle[5] riguardo Plinio afferma:</p> <p>« Poiché questo errore è perpetuato dalla sua ripetizione incessante nella scuola classica, si deve affermare che gli alberi di ciliegio (almeno quelli di Prunus avium) esistevano in Italia prima di Lucullo, e che il famoso gourmet non ha bisogno di andare così lontano per cercare le specie dai frutti con il sapore amaro. »</p> <p>De Candolle suggerisce che quello che Lucullus portò era un particolare tipo di Prunus avium del Caucaso. L'origine del P. avium è ancora una questione aperta. Le moderne ciliegie coltivate differiscono da quelle selvatiche per la dimensione del frutto più grande, 2–3 cm di diametro. Gli alberi sono spesso coltivati in terreni duri per mantenerli più piccoli e per facilitare il raccolto[6].</p> <p><strong>Classificazione </strong></p> <p>La storia della classificazione è piuttosto confusa. Nella prima edizione del suo Species Plantarum (1753), Linneo trattò il ciliegio come una varietà singola[7], citando il testo di Gaspard Bauhin del 1596 Pinax theatri botanici come riferimento; la sua descrizione, Cerasus racemosa hortensis ("Il Ciliegio dei giardini con racemi") lo mostra descritto come una pianta coltivata[8]. Linneo poi cambiò da una varietà ad una specie Prunus avium nella seconda edizione del suo Flora Suecica del 1755[9].</p> <p><strong>Nomenclatura attuale </strong></p> <p>Prunus avium significa "Ciliegio degli uccelli" in Latino, una traduzione fatta da Linneo dei nomi dati dai danesi e dai tedeschi alla specie (Fugle-Kirsebær, Vogel-Kirsche, rispettivamente).[10] In inglese, il nome Bird Cherry si riferisce al Prunus padus.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Il genere Prunus è composto da numerose essenze che è difficile a volte differenziare. Il ciliegio si riconosce senza errore grazie a due o tre nettari (piccole ghiandole nettarifere rosse) situate alla base delle foglie caduche oblunghe, dentate e pubescenti al di sotto.</p> <p>Si tratta di un albero deciduo cresce dai 15 ai 32 m di altezza. Gli alberi giovani mostrano una forte dominanza apicale con un tronco dritto e una corona conica simmetrica, che diviene arrotondata ed irregolare negli alberi più vecchi. Vive circa 100 anni ed è molto esigente di luce.</p> <p>La corteccia è levigata porpora-marrone con prominenti lenticelle orizzontali grigio-marrone negli alberi giovani, che diventano scure più spesse e fessurate negli alberi più vecchi.</p> <p>Le foglie sono alternate, ovoidali acute semplici, lunghe 7-14 cm e larghe 4-7 cm, glabre di un verde pallido o brillante nella parte superiore, che varia finemente nella parte inferiore, hanno un margine serrato e una punta acuminata, con un picciolo lungo 2–3,5 cm che porta da due a cinque piccole ghiandole rosse. Anche la punta di ogni foglia porta delle ghiandole rosse. In autunno le foglie diventano arancioni, rosa o rosse prima di cadere.</p> <p>I fiori bianchi peduncolati sono disposti in corimbi di due-sei assieme, ogni fiore pendente su di un peduncolo di 2–5 cm, del diametro di 2,5–3,5 cm, con cinque petali bianchi, stami gialli, ed un ovario supero; i fiori sono ermafroditi e vengono impollinati dalle api. La fioritura ha luogo all'inizio della primavera contemporaneamente alla produzione di nuove foglie.</p> <p>Il frutto è una drupa carnosa (ciliegia) di 1–2 cm di diametro (più larga in alcune selezioni coltivate), di un rosso brillante fino ad un viola scuro quando matura a metà estate. Il frutto commestibile ha un gusto da dolce ad abbastanza astringente e amaro da mangiarsi fresco; esso contiene un singolo nocciolo lungo 8–12 mm, ampio 7–10 mm e spesso 6–8 mm, il seme dentro al guscio è lungo 6–8 mm.</p> <p><strong>Ecologia </strong></p> <p>I frutti vengono mangiati da numerosi uccelli e mammiferi, che digeriscono la carne e disperdono il seme nei loro escrementi. Alcuni roditori, e alcuni uccelli rompono il guscio e mangiano il seme che sta al suo interno. Tutte le parti della pianta eccetto il frutto sono tossici perché contengono glicosidi cianogenetici[12][13][14].</p> <p>L'albero essuda una resina dalle ferite nella corteccia, per mezzo della quale protegge le ferite dalle infezioni provocate dagli insetti e dai funghi[15].</p> <p><strong>Distribuzione e habitat </strong></p> <p>Il ciliegio si trova in Europa, nord ovest dell'Africa, e a ovest in Asia, dalle Isole Britanniche[1] a sud fino in Marocco e Tunisia (nelle zone più fredde della catena montuosa dell'Atlante, a nord fino a Trondheimsfjord regione in Norvegia e in Svezia, Polonia, Ucraina, nel Caucaso, a nord dell'Iran, con anche una piccola popolazione nell'ovest dell'Himalaya[10][16].</p> <p>Naturalmente poco abbondante e disperso nella foresta, il ciliegio non è adatto come specie pioniera. Necessita, dunque, per espandersi naturalmente, di un ambiente e di un micro clima forestale stabile e continuato nel tempo. I ciliegi piantati o nati im gruppo all'interno di boschi e foreste diventano molto appetibili per i grossi erbivori (caprioli, cinghiali) e più sensibili al cancro batterico, e alla cilindrosporiosi, oltre che agli attacchi degli insetti.</p> <p><strong>Coltivazione ed uso </strong></p> <p>Il ciliegio botanico è origine del ciliegio coltivato; il ciliegio non ama il terreno allagato, ma preferisce suoli non siccitosi. Sopporta solo modeste potature di formazione, ed ancora più modeste potature di conduzione.</p> <p>Il legno del ciliegio è di qualità ricercata per il valore commerciale, si tratta di un legno di colore bruno rosato da chiaro a giallastro, a volte usato per rimpiazzare legni preziosi come l'anacardo. È ricercato dall'industria mobiliera, sia in tronchi che in travi (mobili e sedie di stile). Questa utilizzazione esige degli alberi di bella conformazione. L'importanza di questa domanda per la falegnameria marginalizza le altre utilizzazioni del legno (scultura, tornitura). Di norma si preferisce per l'utilizzo come legno commerciale le varietà botaniche, coltivate a tale scopo.</p> <p>Il ciliegio offre un legno avente delle buone proprietà meccaniche (resistenza alla compressione, trazione o flessione) e di buon aspetto; tuttavia, presenta la facilità di seccaggio, e può essere talvolta fibroso. Per la coltivazione da legno la messa a dimora dei piccoli astoni (albero di uno-due anni) va effettuata in autunno-inverno. La raccolta, invece, si effettua a fine primavera-inizio inverno.</p> <p><strong>Ciliegio selvatico </strong></p> <p>Il ciliegio selvatico ha costituito fonte di nutrimento per gli umani per alcune migliaia di anni. I gusci sono stati trovati in depositi archeologici appartenenti ad insediamenti dell'età del bronzo attraverso l'Europa, inclusa la Britannia. In un caso sono stati trovati macro fossili di ciliegio selvatico tra i detriti di un villaggio della prima era del bronzo e della media età del bronzo e nei resti di un villaggio di palafitte che si trovava sulla riva di un vecchio lago a Desenzano del Garda o Lonato, vicino alla riva sud del Lago di Garda. La data è stimata alla prima età del bronzo IA, datato al carbonio a 2077 a.C. ± 10. La foresta naturale a quel tempo era poco vasta[17].</p> <p>Circa nel IX secolo a.C. le ciliegie venivano coltivate in Turchia e poco più tardi in Grecia.</p> <p><strong>Ciliegio dolce </strong></p> <p>Originato dal ciliegio selvatico, il ciliegio dolce è coltivato per il frutto: ciliegia, che nei secoli è stato differenziato in moltissime varietà.</p> <p>La coltivazione del ciliegio dolce è diffusa in tutto il mondo, dove le condizioni climatiche la permettono, e costituisce il fornitore principale del frutto detto ciliegia. Delle altre specie simili al ciliegio dolce, solo le varietà derivate dal Prunus cerasus (amarena o ciliegia acida), costituiscono uno scomparto minoritario delle ciliegie commerciali; altre specie di ciliegie Prunus padus, ecc.., sono trascurabili per la produzione frutticola.</p> <p>In seguito alle ibridazioni varietali subite dalla Specie botanica, il ciliegio dolce è suddivisibile ora in due categorie:</p> <p>- ciliegi autofertili (che sono autosufficienti per la impollinazione, e quindi possono fruttificare anche da soli; ed eventualmente essere impollinatori per altri)</p> <p>- ciliegi autosterili (che non sono autosufficienti, e che quindi necessitano di un secondo individuo vegetale (varietà) che li impollini. Esistono in commercio, ben noti, individui (varietà) di ambedue le categorie.</p> <p>Alcune varietà coltivate sono sfuggite alle coltivazioni e si sono naturalizzate in altre regioni del mondo dove il clima temperato è favorevole, (sud ovest del Canada, il Giappone, la Nuova Zelanda, ed il nord est e nord ovest degli Stati Uniti).</p> <p><strong>Ornamentale </strong></p> <p>Il ciliegio è spesso coltivato come albero da fiore. A causa della dimensione dell'albero esso viene usato nei parchi e meno spesso come albero per le strade o per i giardini. La forma a doppia fioritura, Plena, è comunemente trovata, al posto della forma a fioritura singola[18].</p> <p>Due ibridi interspecifici, P. x schmittii (P. avium x P. canescens) e P. x fontenesiana (P. avium x P. mahaleb) vengono usati anche ad uso ornamentale[18].</p> <p><strong>Falegnameria </strong></p> <p>Il legno marrone-rosso, molto resistente, viene usato per fare mobili e strumenti musicali[15].</p> <p><strong>Altri usi</strong></p> <p>La resina è aromatica e viene usata come aroma per le gomme da masticare.</p> <p>L'industria farmaceutica usa il succo dei pedicelli dei frutti che ha proprietà astringente, antitossica e diuretica.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 98 G (3,5g)
Semi Di Ciliegia Gigante (Prunus Avium)
Semi di Maca Rosso (Lepidium meyenii)  - 3

Semi di Maca Rosso...

Prezzo 2,20 € SKU: VE 167
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Maca Rosso (Lepidium meyenii)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 20 semi.</strong></span></h2> <p>La maca (Lepidium peruvianum G.Chacón, = L. meyenii Walpers) è una pianta erbacea annuale, ma per la formazione di radici di accumulo può essere definita perennante, nativa della Cordigliera delle Ande del Perù e della Bolivia. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, (cavolo) di cui conserva molte caratteristiche, è considerata pianta alimentare e, tradizionalmente, pianta medicinale.</p> <p>Usi</p> <p>E' coltivata per la sua radice commestibile (ipocotile). Oltre all'uso come cibo è utilizzata nella medicina popolare come ricostituente, per aumentare le facoltà fisiche e mentali. Le popolazioni andine dall'antichità la utilizzano anche per migliorare e risolvere problemi di fertilità e migliorare le prestazioni sessuali.</p> <p>Recenti ricerche hanno chiarito che l'ipocotile, o radice, ha una significativa influenza sulla libido negli esseri umani senza tuttavia modificare la quantità di testosterone circolante [1]. Può inoltre contribuire a migliorare il tenore nutrizionale della dieta e supportare il vigore fisico, ed in ultima analisi il benessere in genere nelle attività umane, questo avviene (ovviamente) in caso di consistenti carenze alimentari dove, come è noto, le prime attività che sono compromesse sono quelle sessuali e riproduttive. Infatti la radice contiene il 60% di carboidrati ed almeno il 10% in proteine, oltre che vitamine ed una notevole gamma di microelementi.</p> <p>Relazioni storiche </p> <p>Alcuni storici come il frate Antonio Vásquez de Espinoza in una descrizione dell'anno 1598 fanno menzione del consumo di questa pianta da parte delle popolazioni locali[2] così come posteriormente fece Cobo, nel periodo che va dal 1603 al 1629[3] In seguito altri botanici spagnoli la descrivono minimamente come nel caso di H. Ruiz[4] nella sua Expedición Botánica al Virreinato del Perú.</p> <p>Coltivazione</p> <p>La pianta è tipica degli altipiani peruviani e boliviani a quota superiore di norma ai 3900-4100 m s.l.m., ma più frequentemente tra 4200-4500 m, che pur essendo nella fascia equatoriale ne indica l'adattamento ad un clima soleggiato ma piuttosto freddo, con modeste escursioni annuali.</p> <p>La pianta produce foglie ad ampia foliazione a rosetta basale, (le foglie esterne periferiche invecchiano e deperiscono al suolo, ma sono continuamente sostituite dalle nuove che si formano al centro). La pianta produce poi uno stelo fiorale eretto con infiorescenza a racemo con molti piccoli fiori bianchi o biancastri; i frutti sono silique a due semi. I semi sono molto piccoli e colorati, dato il clima non hanno dormienza.</p> <p>La riproduzione è esclusivamente praticata per semi.</p> <p>E' pianta esigente che esaurisce i suoli, i terreni sono abitualmente ben concimati con letame degli erbivori dell'altipiano, e di norma nei luoghi di origine è praticata da millenni la conduzione dei suoli che lascia in riposo i campi dopo un limitato numero di anni d'uso.</p> <p>La radice può essere di diversi colori: giallastro-dorata, biancastra, rossa, porpora, blu, verde o nera. Il colore delle radici trova relazione anche nel colore dei semi. Le piante con diversi colori di radice sono considerate varietà distinte, con caratteristiche distinte che sono attualmente in fase di più accurato accertamento.</p> <p>Tale caratteristica ambientale propria di un clima fresco se non freddo, massime +16, +18°C, minime -5*C, quindi con scarsità di parassiti e malattie legate al caldo, ed il ciclo vitale di maturazione della radice, di almeno 8-9 mesi, (analogo ad altre radici e tuberi di quell'ambiente, come l'Oca e l'Olluco), ne rende problematica la coltivazione in climi diversi, in clima più caldo, o con stagioni nette e distinte, che alternino temperatura più calde ad altre molto più fredde.</p> <p>Nel suo ambiente la pianta è considerata molto resistente.</p> <p>Benefits of Maca</p> <p>Increases libido and improves sexual function</p> <p>Promotes hormonal balance for men and women</p> <p>Relieves symptoms of menopause</p> <p>Increases resistance to disease and strengthens immunity</p> <p>Increases energy, endurance, and stamina</p> <p>Reduces stress and improves sleep quality</p> <p>For Men:</p> <p>The native peoples of Bolivia and Peru have used Maca root as a libido enhancer and reproductive aid for thousands of years. Since being "rediscovered by modern science" Maca supplements have become popular as a safe and natural way to improve sexual vitality, desire and performance.</p> <p> </p> <p>For Women:</p> <p>Bolivian natives have traditionally turned to Maca root to treat a variety of female health problems, from infertility to menstrual dysfunction and menopausal difficulties. In North America, some naturopaths and clinicians suggest Maca as a safe alternative to HRT (hormone replacement therapy), for balancing hormones and improving sexual function.</p> <p> </p> <p>Seeds that are been sold have been collected from organic MACA fields a few weeks ago and germination percentage: &gt;89%. Seed purity: &gt;83%. Weed seed presence: 0%. Humidity: &lt;13%.</p> <p>They've been collected in the Region of La Paz, Bolivia.</p> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"> <tbody> <tr> <td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round </span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>20 ° C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>1-6 weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </div> </body> </html>
VE 167 (20 S)
Semi di Maca Rosso (Lepidium meyenii)  - 3
Semi di MELA DEI CANGURI -...

Semi di MELA DEI CANGURI -...

Prezzo 2,50 € SKU: VT 169
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<h2><span style="text-decoration:underline;color:#000000;"><strong><em>SEMI DI MELA DEI CANGURI (SOLANUM LACINIATUM)</em></strong></span></h2> <h3><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h3> <p>Solanum laciniatum rigoglioso suffrutice dei Tropici con foglie intagliate che in vaso grande può raggiungere i 3 m di altezza. Gli stupendi fiori viola compaiono dalla primavera all'autunno. Da un'impollinazione ben riuscita nascono frutti grossi quanto un uovo di piccione, di colr arancio quando giungono a maturazione.</p> <p> </p> <p>Solanum is the type genus of the family Solanaceae, which contains such well-known economic plants as the potato, tomato, tobacco, egg plant (aubergine) and many more. In Australia there are 117 species, of which 87 are endemic.</p> <p> </p> <p>Solanum laciniatum or Kangaroo Apple, a common name shared with the closely related S. aviculare, occurs in temperate regions of New South Wales, the Australian Capital Territory, Victoria, South Australia, Tasmania, New Zealand and associated islands on a range of soil types. It forms a large shrub 4 m high by 5 m wide.</p> <p> </p> <p>Solanum laciniatum produces two types of foliage: large lance-shaped or irregularly lobed juvenile leaves 300 mm long by 250 mm wide and smaller generally entire lance-shaped adult leaves 150 mm long by about 30-50 mm wide. Both types of leaf are a rich dark green on the upper surface, and a lighter green underneath, with conspicuous veins. They are held on dark green succulent stems, which turn black, then a rough light-brown, with age.</p> <p> </p> <p>The 5-petalled flowers are 30-50 mm across, bluish-purple, with bright yellow anthers. The flowers appear spasmodically in spring and summer in clusters of 3-5 in the leaf axils. The egg-shaped berries, 20-30 mm long, are a bright orange-yellow with a warty appearance when ripe.</p> <p> </p> <p>Solanum laciniatum has been cultivated at the Australian National Botanic Gardens since 1969, with no frost damage or major pest or disease problems apparent.</p> <p> </p> <p>As a fast-growing species, hardy in most soil types and conditions, except salt spray, S. laciniatum is ideally suited as a screen plant, in the understorey of a wind break, or for bank and erosion stabilisation. It has also been used in soils with a high concentration of heavy metals when reclaiming mine wastes. Solanum species are earlier colonisers of cleared or disturbed areas, such as roadways.</p> <p> </p> <p>In cultivation they are relatively short-lived shrubs, with a life expectancy of 5-6 years in good conditions. Older plants tend to split at the base, which allows wood rot fungi to take hold. Such splitting could be prevented to a large degree by corrective pruning from an early age. Propagation may be from seeds, which require no pre-treatment, or from cuttings taken from spring to autumn.</p> <p> </p> <p>Since the mid 1960s S. laciniatum and S. aviculare have been cultivated and studied in the USSR, NZ, India, Egypt and other countries. The plants, and in particular the young foliage, contain a series of steroids which are of commercial value as raw material for the manufacture of contraceptives. For the home gardener S. laciniatum is ideal as a quick growing screen plant, while slower shrubs are establishing. It may be hard to obtain through garden centres.</p> <p> </p> <p><strong>Edible Uses                                               </strong></p> <p>Edible Parts: Fruit.</p> <p><strong>Edible Uses:</strong></p> <p>Fruit - raw or cooked. It must be thoroughly ripe because the unripe fruit is poisonous. It can be used as a sweet fruit or as a vegetable. Best harvested once it has fallen from the plant, the fruit will then have lost its unpleasant acidity. It tastes much worse than it looks, the fruit is sickly sweet and often bitter. The quality varies from plant to plant and even from year to year from the same plant. The fruit is up to 2cm long and contains a large number of flat seeds</p> <p>.</p> <p><strong>Medicinal Uses</strong></p> <p>Plants For A Future can not take any responsibility for any adverse effects from the use of plants. Always seek advice from a professional before using a plant medicinally.</p> <p> </p> <p><strong>Miscellany.</strong></p> <p>A source of steroids, much used in the pharmaceutical industry. The unripe berries are the richest source</p>
VT 169 (10 S)
Semi di MELA DEI CANGURI - Kangaroo Apple (Solanum laciniatum)

Varietà dall'Italia
Semi di Pomodoro FIASCHETTO

Semi di pomodoro Fiaschetto

Prezzo 1,95 € SKU: VT 44
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di pomodoro FIASCHETTO</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il pomodoro Fiaschetto, piccolo, dolce, succoso fa parte della storia gastronomica in questa parte della provincia di Brindisi (Italia). Era la base per la passata che tutte le famiglie, anche nelle aree urbane, facevano per l'inverno. L'idea di utilizzare qualsiasi altro tipo di pomodoro, persino il famoso San Marzano, era impensabile.</p> <p>Le piante raggiungono solo un'altezza da 30 a 50 cm e sono resistenti al virus del mosaico del pomodoro, al Verticillium, al Fusarium e ai nematodi. Le piante producono molti pomodori rosso intenso, con un po 'di un capezzolo alla fine.</p> <p>Il pomodoro Fiaschetto è un delizioso pomodoro a cespuglio, ideale per la coltivazione in vaso o per i cestini appesi sul balcone o sulla terrazza.</p> <p>Nella regione di Brindisi, dove viene, viene tradizionalmente utilizzato per passata, salse e conserve.</p> </body> </html>
VT 44 (10 S)
Semi di Pomodoro FIASCHETTO