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Semi di spinacio - GIGANTE AMERICANO 2.15 - 1

Semi di spinacio - GIGANTE...

Prezzo 2,15 € SKU: VE 43 (2g)
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<h2><strong>Semi di spinacio - GIGANTE AMERICANO</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione 160 (2g) semi.</strong></span></h2> <p>Originario dell'Asia sud occidentale, è stato introdotto in Europa intorno al 1000. Gli spinaci sono tra gli ortaggi con il più alto contenuto di ferro ( 3,4 mg ogni 100 g ).</p> <p>Spinacio gigante america - Foglie ampie, spesse, bollose, di colore verde cupo. Varietà lentissima a montare.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 43 (2g)
Semi di spinacio - GIGANTE AMERICANO 2.15 - 1
Semi di zucca gigante BIG MAX  - 3

Semi di zucca gigante BIG MAX

Prezzo 4,95 € SKU: VG 51
,
5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;">Semi di zucca gigante BIG MAX</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 4 semi.</strong></span></h3> <p>Varietà americana (1902.) che può raggiungere dimensioni considerevoli (fino a 50 kg). Molto ricca di zuccheri è adatta alla preparazione di torte e dolci.</p> </body> </html>
VG 51 (4 S)
Semi di zucca gigante BIG MAX  - 3

Varietà dal Perù

Questa pianta è commestibile
Semi di Tzimbalo (Solanum caripense)  - 5

Semi di Tzimbalo (Solanum...

Prezzo 4,00 € SKU: V 213
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong>Semi di Tzimbalo (Solanum caripense)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Lo Tzimbalo e' un frutto molto raro, assomiglia al melone-pera, ma non lo e'. Anzi si presume che sia il parente piu' antico del melone-pera (Solanum Muricatum).</p> <p>I frutti hanno una dimensione  di circa 2-4 cm di diametro, come piccole albicocche, color crema con strisce viola. Il sapore e' come il melone, un pochinoi piu' aciduli forse, e succoso.</p> <p>Facile da coltivare,. Necessita di posizione soleggiata.</p> <p>Originario del Sud America, specialmente nell'area di Colombia, Equador, Peru' e Cile ha rischiato l'estinzione ed ora e' stato riscoperto dai salvatori di semi ( tra i quali abbiamo l'onore di annoverarci).</p> <p> La buccia e consistente e non si mangia.</p> <p>L'altezza si assesta sui circa 30/50 cm e cresce anche molto bene in vaso e molto grazioso anche da balcone, certamente originale ( e raro) anzi e' consigliabile il vaso poiche', in inverno, va ritirato in posizione riparata poiche' teme molto il gelo. Sopporta per tempi brevissimi temperature di circa 0 gradi durante le quali perde le foglie.</p> <p>Si semina a Marzo, al caldo e la produzione, una volta iniziata, continua fino a fine stagionalita'. Varieta' che vale la pena di provare.</p>
V 213 (10 S)
Semi di Tzimbalo (Solanum caripense)  - 5
Semi di Empetro ermafrodita (Empetrum nigrum)

Semi di Empetro ermafrodita...

Prezzo 1,95 € SKU: V 212
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5/ 5
<h2><strong>Semi di Empetro ermafrodita (Empetrum nigrum)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Moretta comune, Empetro ermafrodita, Deutsch: Zwittrige Krähenbeere English: Mountain Crowberry Español: Camarina negra Français: Camarine hermaphrodite</p> <p>Forma Biologica: Ch frut - Camefite fruticose. Piante perenni con fusti legnosi, ma di modeste dimensioni.</p> <p>Descrizione: Piccolo suffrutice di aspetto ericoide con fusti prostrato-ascendenti e molto ramificati, generalmente non radicanti, a rami legnosi contorti, a corteccia verdastra, quindi rosso-bruna. Altezza 10-20(50) cm.</p> <p>Foglie sempreverdi, sessili, coriacee, piccolissime (1,5 x 4,5 mm), ovate e verde-lucide, con la massima larghezza verso la metà, alterne o ± ravvicinate e verticillate con margini revoluti con il solco centrale biancastro visibile sotto la lamina.</p> <p>Fiori minuscoli, tutti ermafroditi, bratteati, isolati o 2-3 all'ascella delle foglie superiori.</p> <p>Calice con 3 sepali liberi; corolla (1,5 mm) a 3 petali verdastri o ± screziati di rosso, alterni coi sepali.</p> <p>Stami 3, molto sporgenti a filamenti rossi, spesso persistenti intorno al frutto.</p> <p>Ovario supero con 6-9 carpelli saldati. Stilo 1, corto o subnullo, con stimma sfrangiato.</p> <p>Il frutto è una drupa carnosa subsferica, nera, di ca 7 mm di Ø. Semi trigoni e rugosi.</p> <p>Impollinazione: entomogama o anemogama.</p> <p>Numero cromosomico: 2n=52</p> <p> </p> <p>Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.</p> <p> </p> <p>Antesi: maggio÷giugno</p> <p> </p> <p>Habitat: Creste e pendii ventosi, rupi, ambienti palustri e brughiere, su substrato a Ph acido, da 900 a 2600, max 3040 m s.l.m.</p> <p> </p> <p>Note di Sistematica: Molto simile a Empetrum nigrum L., che si differenzia per pochi e piccoli particolari (in alcune flore E. hermaphroditum è infatti considerato una sottospecie di E. nigrum): pianta monoica (fiori unisessuali, ma portati sulla medesima pianta) con fusti meno ramificati e più allungati (fino a 120 cm), radicanti e con rami dell'anno rossicci, densamente fogliosi; foglie ± lineari-oblunghe con bordi paralleli, larghe 1-1,5 mm, lunghe 2,5-5 volte la larghezza e con solco molto stretto. Drupe più piccole (ca 5 mm Ø), più rade e meno succose.</p> <p> </p> <p>Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'empetros'(&lt;'en, em', sopra, e 'petra', roccia), ossìa pianta che cresce su rocce e luoghi pietrosi. Dioscoride parla di 'empetron', ma probabilmente indicava Frankenia pulverulenta. Plinio scrive: "empetros (herba) pianta che cresce su roccia, nella nostra lingua calcifraga (herba)".</p> <p>L'epiteto specifico si riferisce ai fiori ermafroditi.</p> <p> </p> <p>Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile</p> <p> </p> <p>Le drupe di Empetrum sono commestibili e contengono una discreta quantità di vitamina C, per cui sono sempre state utilizzate dai popoli nordici in Lapponia ed in Nordamerica per preparazioni di succhi, liquori e marmellate, specialmente quelle di E. hermaphroditum, più frequente nelle regioni subartiche e con drupe più succose e grosse.</p> <p>Le foglie, ricche di tannini, venivano utilizzate dagli indiani nordamericani come rimedio contro la diarrea e problemi di stomaco.</p> <p>Le drupe contengono anche un colorante che è stato utilizzato per tingere di violetto tessuti e filati.</p> <p> </p> <p>Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.</p> <p><strong> </strong></p> <h2><span style="color:#008000;"><strong>PIANTE COMMESTIBILI E MEDICINALI</strong></span></h2> <p> </p>
V 212
Semi di Empetro ermafrodita (Empetrum nigrum)

Questa pianta è resistente all'inverno e al gelo. Vedi di più nella descrizione.
Semi di Palma Nana...

Semi di Palma Nana...

Prezzo 3,00 € SKU: PS 9
,
5/ 5
<h2><span style="font-size:14pt;"><strong>Semi di Palma Nana (Chamaerops humilis)</strong></span></h2> <h2><span style="color:#ff0000;font-size:14pt;"><strong>Prezzo per confezione da 3 semi.</strong></span></h2> <p>La palma nana (Chamaerops humilis L., 1753), comunemente nota anche come palma di San Pietro, è una pianta della famiglia delle Arecaceae, unica specie del genere Chamaerops. È una specie tipica della macchia mediterranea.</p> <p>Il nome del genere fa riferimento alla morfologia della pianta (dal greco χαμαί chamái, "a terra" e ῥώψ rhṓps, "cespuglio"). I greci la chiamavano phoenix chamaeriphes, che significa letteralmente "palma gettata per terra".</p> <p><strong>Portamento</strong></p> <p>Si presenta come un cespuglio sempreverde che raggiunge normalmente altezze sino a 2 metri, ma può raggiungere l'altezza di alcuni metri.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>Il fusto è di diametro variabile (10–15 cm), ricoperto da un tessuto fibroso di colore bruno. Generalmente è corto, visibile solo negli esemplari vetusti. È ricoperto in basso dai residui squamosi delle foglie morte (con un diametro complessivo fino a 25–30 cm).</p> <p><strong>Corteccia</strong></p> <p>La corteccia è di colore marrone scuro o rossastra.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono larghe, robuste, a ventaglio, rigide ed erette, sostenute da lunghi piccioli spinosi riuniti a ciuffi sulla sommità del fusto; di colore verde sulla pagina superiore e quasi bianco sulla pagina inferiore.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>I fiori sono portati da infiorescenze a pannocchia, corte e ramificate, di colore giallo, con peduncoli brevi. È usualmente (ma non invariabilmente) una pianta dioica con fiori maschili e femminili su piante separate. I fiori maschili hanno 6–9 stami che sovrastano un calice carnoso, i fiori femminili racchiudono 3 carpelli apocarpici carnosi.</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>I frutti sono drupe, globose o oblunghe, di lunghezza variabile (12–45 mm) con polpa assai fibrosa e leggermente zuccherina, di colore verde nelle prime fasi, successivamente giallo-rossiccio, marroni a maturità.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>È diffusa in tutto il Mediterraneo occidentale dal sud del Portogallo a Malta (in Europa) e dal Marocco alla Libia (in Africa).</p> <p>In Italia si trova lungo tutta la fascia costiera occidentale, dalla Sicilia alla Toscana centro-meridionale, comprese alcune isole del Mar Tirreno, mentre più a Nord è conosciuta solo per alcuni nuclei relitti nel territorio del Parco di Portofino (Liguria); è comune soprattutto in Sicilia, Calabria e Sardegna, regioni in cui si può allontanare di diversi chilometri dalle coste o risalire le prime pendici dei rilievi montuosi</p> <p>È un tipico elemento della fascia più termofila della macchia mediterranea. È diffusa soprattutto in zone calde, vicino alle coste; predilige esposizioni soleggiate e teme il freddo intenso. In ambiente naturale cresce principalmente su terreni rocciosi o sabbiosi.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Ornamentali: questa specie di palma è largamente usata come pianta ornamentale, specie per formare grandi cespugli, favorendo la tendenza naturale della pianta a formare numerosi stipiti. L'uso era particolarmente diffuso nell'epoca dei giardini romantici (fine '800) e continuò sino ad oggi.</p> <p>Alimentari: il germoglio, biancastro e midolloso, è edule ed era usato in tempo di carestia in sostituzione della patata oppure per farne dolci.</p> <p>Artigianali: La fibra ottenuta dalle foglie viene utilizzata per la fabbricazione di scope, ventagli, funi, ceste, panieri, stuoie, cappelli e corde.</p> <p><strong>I germogli di foglie giovani sono commestibili. Sono preparati e usati come verdure.</strong></p> <p><strong>Il frutto di questi alberi è commestibile, dolce e delizioso.</strong></p>
PS 9 (3 S)
Semi di Palma Nana (Chamaerops humilis)
Semi di CAPPERO (Capparis spinosa) 1.95 - 11

Semi di CAPPERO (Capparis...

Prezzo 1,95 € SKU: VE 10
,
5/ 5
<h2><strong>Semi di CAPPERO (Capparis spinosa)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il cappero (Capparis spinosa L., 1753) è un piccolo arbusto o suffrutice ramificato a portamento prostrato-ricadente. Della pianta si consumano i boccioli, detti capperi, e più raramente i frutti, noti come cucunci. Entrambi si conservano sott'olio, sotto aceto o sotto sale.</p> <p>Il portamento è cespitoso, con fusto subito ramificato e rami lignificati solo nella parte basale, spesso molto lunghi, dapprima eretti, poi striscianti o ricadenti.</p> <p>Le foglie sono alterne e picciolate, a lamina subrotonda e a margine intero, glabre o finemente pelose, di consistenza carnosa.La forma della lamina è ovata, il margine è liscio,le nervature sono pennate e non è una foglia composta.Il nome dato alla specie è dovuto alla presenza, alla base del picciolo, di due stipole trasformate in spine. Nella varietà inermis, la più comune, le stipole sono erbacee e cadono precocemente.</p> <p>I fiori sono solitari, ascellari, lungamente peduncolati, vistosi. Calice e corolla sono tetrameri, composti rispettivamente da 4 sepali verdi e 4 petali bianchi. L'androceo è composto da numerosi stami rosso-violacei, provvisti di filamenti molto lunghi. L'ovario è supero, con stimma sessile.</p> <p>Il frutto è una capsula oblunga e verde, a forma di fuso, portata da un peduncolo di 2–3 cm, fusiforme e carnosa, con polpa di colore rosaceo. Contiene numerosi semi reniformi, neri o giallastri, di 1–2 mm di dimensioni. A maturità si apre con una fessura longitudinale. Comunemente i frutti sono chiamati cucunci o cocunci.</p> <p><strong><em>Utilizzi</em></strong></p> <p><strong>Culinario</strong></p> <p>Le proprietà aromatiche sono contenute nei boccioli del fiore, comunemente chiamati capperi. Utilizzati in gastronomia da millenni, si raccolgono ancora chiusi e si conservano in macerazione sotto sale o sotto aceto. I capperi sono solitamente usati per aromatizzare le pietanze e si sposano bene con una grande varietà di cibi: dalla carne, al pesce, alla pasta.</p> <p>Il frutto, di sapore simile ma più delicato del cappero, è detto cucuncio, cocuncio o capperone e si trova in commercio sotto sale, sott'olio o sotto aceto. È usato tradizionalmente nella cucina eoliana per condire piatti di pesce. Gli eoliani usano anche dissalare i cucunci o i capperi e consumarli al pari di una qualsiasi verdura, di solito in insalata.</p> <p>In ambito culinario vengono utilizzate anche le giovani foglie come insalata, previa cottura per pochi minuti in acqua bollente.</p> <p>L'ampia diffusione in Sicilia e l'uso tradizionale che se ne fa nella cucina siciliana hanno portato i capperi ad essere inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.[1] Il Cappero di Pantelleria ha invece ottenuto l'Indicazione geografica protetta (IGP).</p> <p>Sono note fin dall'antichità le proprietà afrodisiache del cappero.</p> <p><strong>Medicinale</strong></p> <p>I capperi contengono più quercetina in rapporto al peso che ogni altra pianta[4]. In erboristeria è utilizzata la corteccia della radice. I principi attivi hanno proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni. Può essere utilizzata nella cura della gotta, delle emorroidi, delle varici. Un infuso preparato con radici di cappero e germogli giovani era utilizzato in medicina popolare per alleviare i reumatismi.</p> <p><strong>Tassonomia</strong></p> <p>Secondo il sistema Cronquist la famiglia delle Capparaceae appartiene all'ordine dei Capparales mentre l'Angiosperm Phylogeny Group la assegna all'ordine dei Brassicales.</p> <p><strong>Ciclo fenologico</strong></p> <p>La pianta entra in riposo durante i mesi freddi. In piena primavera riprende l'attività vegetativa e fiorisce nei mesi di maggio e giugno. La fioritura si protrae durante l'estate in condizioni di umidità favorevoli e in tarda estate riprende d'intensità per diminuire progressivamente al sopraggiungere dell'autunno.</p> <p><strong>Distribuzione</strong></p> <p>Il cappero è coltivato fin dall'antichità ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. È spontaneo solo su substrati calcarei: nel suo ambiente naturale cresce sulle rupi calcaree, nelle falesie, su vecchie mura, formando spesso cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. È una pianta eliofila e xerofila con esigenze idriche limitatissime.</p> <p><strong>Note colturali</strong></p> <p>Pur essendo una pianta rupicola, il cappero trae vantaggio dalla coltivazione in piena terra e irrigato moderatamente ha uno sviluppo più rigoglioso, producendo fiori da maggio a ottobre. Si propaga per seme o preferibilmente per talee.</p> <p>La talea si esegue in estate, prelevando un pezzo di 7–10 cm di un ramo legnoso di 2-3 anni d'età, quindi lo si pone in una cassetta riempita di torba e sabbia. Per favorire la radicazione è consigliato l'uso di polveri radicanti. Formatesi le radici, si prelevano le piantine e si invasano singolarmente in vasetti di circa 10 cm di diametro.</p> <p>La propagazione per seme è difficoltosa dato che la germinazione dei semi è buona solo se i semi sono seminati immediatamente dalla raccolta dai frutti, è invece molto difficoltosa (germinabilità del 5 - 10%) quando entrano in dormienza (cioè si essiccano), la preparazione con semi in acqua calda e poi in ammollo per qualche giorno aumenta la germinabilità. La possibilità di germinazione aumenta anche qualora la semina venga eseguita nei mesi invernali (dicembre - gennaio). Si semina in cassette, riempite di torba e sabbia, lasciate all'aperto nel periodo estivo e riparate in autunno–inverno. Nella primavera successiva si può trapiantare la nuova pianta direttamente nel terreno o singolarmente in un vaso. La semina può avvenire anche direttamente nelle fessure di muri a secco ben esposti al sole in autunno. Occorre però inserire i semi pressati in una manciata di muschio che proteggerà il seme durante l'inverno e lo terrà umido, altra soluzione: inserire dei semi dentro un fico maturo, o in una zolletta di fango pressato inserendo poi il tutto nella fessura del muro. Le piantine nasceranno verso maggio-giugno.</p> <p> </p>
VE 10 (10 S)
Semi di CAPPERO (Capparis spinosa) 1.95 - 11
Semi di PAPIRO EGIZIANO (Cyperus papyrus L.)

Semi di PAPIRO EGIZIANO...

Prezzo 2,35 € SKU: MHS 10
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong><em><span style="text-decoration: underline;">Semi di PAPIRO EGIZIANO (Cyperus papyrus L.)<br /></span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione in 10 semi. <br /></strong></span></h3> <p>Il papiro egiziano (Cyperus papyrus L.) è una pianta palustre, perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia Cyperaceae. È noto soprattutto perché da esso si ricava una superficie scrittoria detta papiro.</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>Il papiro è una specie erbacea perenne, una canna di palude con fusti alti da 2 a 5 metri e rizoma legnoso molto grosso. Il fusto è trigono, privo di foglie, con diametro di 2-3 centimetri, liscio, di colore verde scuro.</p> <p>All'apice di ogni fusto compaiono brattee lanceolate, arcuate, disposte ad ombrello.</p> <p>Le infiorescenze sono ombrelliformi con raggi lunghi da 10 a 30 centimetri, si formano all'estremità superiore dei fusti e portano delle spighe di colore paglierino che contengono acheni allungati.</p> <p>La fioritura avviene da luglio a settembre.</p> <p>In Europa cresce spontaneamente in quelle aree dove una presenza abbondante di acque basse è associata alla temperatura calda.</p> <p>È una specie amante della luce, che cresce lungo le rive dei corsi d'acqua a corrente lenta, con le radici sommerse.</p> <p>Oggi il papiro viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, ma nell'Antico Egitto aveva molteplici usi tecnici: il midollo era usato come alimento e fonte di fibre tessili, i fiori per farne ghirlande, il rizoma come combustibile e le parti più robuste (radici e fusto) per pentole, utensili, calzature, sartiame se non addirittura imbarcazioni.</p> <p><strong>Distribuzione</strong></p> <p>L'origine è dubbia, si pensa sia originario dell'Africa tropicale oppure della Sicilia orientale[2]. Era molto diffuso nel delta del Nilo, dove ha avuto origine il suo impiego come materiale di supporto alla scrittura. Oggi vi è ancora presente seppure in quantità piuttosto ridotte.</p> <p>Secondo Teofrasto (Storia delle piante, IV, 10) cresceva anche in Siria, mentre Plinio il Vecchio (Naturalis Historia) vi aggiunge i corsi dei fiumi Niger ed Eufrate.</p> <p>In Europa cresce spontaneamente in quelle aree dove una presenza abbondante di acque basse è associata alla temperatura calda [senza fonte]dell'aria che agevola la crescita del vegetale, come in alcune zone umide della Sicilia orientale, in particolare nel territorio di Siracusa, lungo il corso dei fiumi Anapo e Ciane, e alle sorgenti del Fiumefreddo nel catanese.</p> <p>Negli Stati Uniti, sfuggito dalle coltivazioni, ha invaso la Florida, la Louisiana, la California e le Hawaii. Molto diffuso è anche nel Madagascar.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>È una specie amante della luce, che cresce lungo le rive dei corsi d'acqua a corrente lenta, con le radici sommerse.</p> <p><strong>Impieghi</strong></p> <p>Oggi il papiro viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, ma nell'Antico Egitto aveva molteplici usi tecnici: il midollo era usato come alimento e fonte di fibre tessili, i fiori per farne ghirlande, il rizoma come combustibile e le parti più robuste (radici e fusto) per pentole, utensili, calzature, sartiame se non addirittura imbarcazioni (come ampiamente dimostrato da Thor Heyerdahl con le sue leggendarie imprese del Ra e Ra II nel 1969-1970). Inoltre era molto presente nei riti religiosi. Nel Basso Egitto, infatti, il papiro era simbolo di fertilità, fecondità e rigenerazione; la pianta veniva offerta come dono agli dei egizi durante le processioni religiose e funerarie.</p> <p>Per esempio nel papiro di Ani (databile nel 1420 a.C.), oggi conservato al British Museum di Londra, è possibile osservare la raffigurazione di Ani e la sua donna mentre offrono agli dei doni sacrificali per poter accedere al cospetto di Osiride. Il papiro nelle mani della moglie simboleggia la rinascita del futuro.</p> <p>Dal papiro si ricava una superficie scrittoria che ebbe un vastissimo utilizzo nell'antichità. Si otteneva incollando opportunamente svariati strati di strisce di midollo. Si può dire che sul papiro sia stata scritta la storia delle civiltà mediterranee dell'antichità (l'introduzione della pergamena risale infatti solo al II secolo e la sua diffusione al V). Il nome più antico di questa pianta è byblos, derivante da quello dell'antica città fenicia di Byblos che ne faceva commercio. Non a caso, esso poi assunse il significato di "libro" (come in Bibbia, biblioteca ecc.).</p> <h2 style="text-align: center;"><span style="color: #fd0505;"><strong><span id="result_box" class="short_text" xml:lang="it" lang="it"><span>ATTENZIONE !!!</span> <span>I SEMI SONO MOLTO PICCOLI !!!</span></span></strong></span></h2> </body> </html>
MHS 10 (10 S)
Semi di PAPIRO EGIZIANO (Cyperus papyrus L.)
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Semi di zucca Table Queen Acorn - Ghianda  - 2

Semi di zucca Table Queen...

Prezzo 2,25 € SKU: VG 42
,
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<h2><strong>Semi di zucca Table Queen Acorn - Ghianda</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>La zucca Tabella regina Acorn è una delle varietà precoci di tipo Acorn. Di medie dimensioni, ghianda verde scuro. Tabella regina Acorn è la più antica varietà di Acorn, era già coltivato dagli indiani del Nord Dakota, tanto tempo prima che gli europei si stabilirono nel paese.</p> <p>Ogni zucca pesa circa 1 kg, quindi una bella porzione dimensioni.</p>
VG 42 (10 S)
Semi di zucca Table Queen Acorn - Ghianda  - 2
Semi di Rose rampicanti “Paul Scarlet Climber”

Semi di Rose rampicanti...

Prezzo 2,50 € SKU: F 76
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Semi di Rose rampicanti “Paul Scarlet Climber”</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Le rose rampicanti sono piante arbustive perenni originarie delle zone dell’emisfero boreale che producono bellissimi fiori e proprio per questo vengono perlopiù coltivate a scopo ornamentale sia in vaso che in giardino. Questi tipi di rose presentano steli semilegnosi, con spine e molto ramificazioni e sono molto indicate per decorare porticati, archi, muri ecc. Le rose rampicanti si possono dividere in due varietà principali: Rambler e Climber. Le Rambler sono caratterizzate dalle grandi dimensioni e dalla cospicua fioritura durante il periodo estivo; i fiori sono abbondanti ma piccoli, nella maggior parte dei casi ornano pergolati, non hanno bisogna di essere potate e, quasi sempre, fioriscono una sola volta all’anno. Le Climber possono arrivare anche ad un’altezza di dieci metri, hanno steli rigidi; si differenziano dalle Rambler in quanto necessitano di appoggi e sostegni per potersi sviluppare ed hanno bisogno di potature, ne esistono di tipo rifiorente.</p> <p>Le rose rampicanti presentano foglie di colore verde scuro con contorni seghettati, i fiori possono svilupparsi in gruppi oppure solitari ed hanno la caratteristica di avere molti petali; i frutti prendono il nome di cinorrodi. Il periodo di fioritura di queste rose, a seconda della varietà, può andare dalla tarda primavera ad inizio estate e in autunno. I colori di queste rose sono tantissimi, ce ne sono per tutti i gusti, bianche, rosse, blu ecc.</p> <p><strong>Ambiente ed esposizione</strong></p> <p>Le rose rampicanti sopportano sia temperature basse che alte, anche se il clima da loro preferito è quello temperato. A seconda della varietà, necessitano di un’esposizione in pieno sole oppure in zone ombreggiate. Ad esempio le rose di colore chiaro tipo bianco, rosa delicato e giallo chiaro, preferiscono un’esposizione a mezz’ombra, mentre quelle rosse, arancio o altri colori molto marcati, necessitano di maggior sole. Un’eccezione però può essere la rosa Cocktail Climber, questa varietà ha fiori di colore rosso deciso ma un’esposizione in pieno sole può danneggiarla.</p> <p><strong>Terreno</strong></p> <p>Le rose rampicanti non sono difficili da coltivare e non necessitano di particolari cure. Il terreno da loro preferito è fertile, calcareo, di un impasto medio e soprattutto ben drenato. Sono preferibili terreni con una leggera acidità. Per quanto riguarda le rose rampicanti coltivate in vaso, il terreno dovrebbe essere composto da torba, con uno strato drenante di circa 8 cm sul fondo del vaso composto formato da argilla espansa per evitare ristagni idrici dannosi per la pianta. Per garantire una buona resa al primo rinvaso aggiungere alla torba dell' humus o dello stallatico, facendo attenzione a non eccedere con le quantità di stallatico altrimenti brucia la pianta, e negli anni successivi concimare preferibilmente con un concime a lenta cessione per garantire sempre il dovuto nutrimento alla pianta.</p> <p><strong>Messa a dimora</strong></p> <p>Prima di effettuare l’operazione di messa a dimora, bisogna preparare il terreno apportando concime organico o letame. Nel caso di terreni particolarmente ricchi di calcare, aggiungere torba e sabbia. Dopo aver preparato il terreno si dovrà fare una buca profonda di circa cinquanta centimetri e mettere sul fondo del concime organico; a questo punto si procederà con la messa a dimora delle piante coprendo questo concime con del terriccio di modo che il dislivello sia di circa sei centimetri e successivamente apportando ancora del concime per portare il terreno in pareggio. Fatta questa operazione si aggiungerà acqua e la si lascerà assorbire completamente. Completata la messa a dimora si procederà con l’aggiunta di letame maturo. La messa a dimora si può effettuare dal mese di ottobre al mese di aprile.</p> <p><strong>Annaffiatura</strong></p> <p>Il tipo di innaffiatura preferita è quella a goccia. Le rose di tipo rampicante vanno innaffiate una o due volte durante la settimana, facendo attenzione a non esagerare perché potrebbero formarsi muffe e funghi dannosi per la pianta. Il mattino presto è il momento migliore della giornata per apportare acqua alle rose.</p> <p><strong>Concimazione</strong></p> <p>Le concimazioni delle rose rampicanti dovrebbero cominciare nel momento in cui ci sia la comparsa dei primi boccioli, non prima e, successivamente, ad ogni fioritura. Il concime da preferire è ricco di fosforo e potassio e di tipo solido in quanto si scioglie in maniera più lenta. La quantità da apportare sarà di uno o due grammi per litro di terriccio.</p> <p><strong>Potatura</strong></p> <p>La potatura è un’operazione molto importante per vari tipi di piante, per le rose rampicanti è necessaria per favorire lo sviluppo di nuova vegetazione, regolarne le dimensioni e per eliminare eventuali rami deboli, danneggiati, secchi ecc. Il periodo migliore per procedere alla potatura è tra gennaio e febbraio. E’ necessario munirsi di guanti e di utensili ben affilati e puliti. Chi volesse procedere con la potatura nel periodo autunnale deve prestare attenzione alle temperature che non siano troppo rigide e che la notte non scendano sotto lo zero.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>Il periodo di fioritura delle rose rampicanti dipende dal tipo di rosa; esso va dalla primavera all’estate e, in caso di rose rifiorenti, ce ne sarà uno ulteriore nella stagione autunnale. I fiori possono avere vari colori, rosa, rosso, bianco ecc., possono crescere solitari oppure riuniti e presentano numerosi petali.</p> <p><strong>Malattie e parassiti</strong></p> <p>Come tutte le rose, anche questo tipo è soggetto all’attacco di tantissime malattie e parassiti, per citarne alcuni: la cocciniglia, gli afidi, i funghi, vari tipi di coleotteri, malattie come marciumi, ruggine, peronospora, cancri ecc. Leggete attentamente nella rubrica “giardinaggio” le sezioni malattie e parassiti delle piante e nella rubrica “giardino” la sezione dedicata alle rose.</p> </body> </html>
F 76
Semi di Rose rampicanti “Paul Scarlet Climber”

Varietà dalla Grecia
Semi di Fieno Greco (Trigonella foenum-graecum L.) 1.55 - 2

Semi di Fieno Greco...

Prezzo 1,15 € SKU: VE 64 (2g)
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<h2><strong>Semi di Fieno Greco (Trigonella foenum-graecum L.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 140 (2 g) semi.</strong></span></h2> <p>Il fieno greco (Trigonella foenum graecum) è una pianta della famiglia delle Fabaceae. Nota per le sue proprietà ricostituenti, è utile anche come ipocolesterolemizzante, mucolitico e antinfiammatorio. Scopriamola meglio.</p> <p>Proprietà del fieno greco</p> <p>I semi di fieno greco contengono saponine steroidee (diosgenina, yamogenina), fitoestrogeni (vitexina, quercetina, luteolina), alcaloidi (trigonellina, genzianina), vitamine (PP, A, B1 e C), lisina, triptofano, sali minerali (ferro, fosforo) e cumarine.&nbsp; Per il contenuto di fosforo, in particolare, il fieno greco è considerato un intagratore naturale.</p> <p>I fitoestrogeni stimolano la crescita del seno e la produzione di latte, che però assume il caratteristico odore della pianta, dovuto all'olio essenziale, dall'aroma solitamente sgradito al lattante. All’azione sul sistema ormonale va imputato anche l’aumento dell’emopoiesi, ossia della produzione di cellule del sangue, utile contro l'anemia.</p> <p>Le saponine svolgono un'azione ipocolesterolemizzante, grazie alla capacità di questi principi attivi di legarsi col colesterolo ematico e ridurre così il suo assorbimento intestinale.</p> <p>Le mucillagini hanno proprietà antinfiammatorie e perciò sono indicate in presenza di irritazioni a carico delle mucose del sistema gastroenterico e di quello respiratorio. Questi principi attivi sono in grado di decongestionare i tessuti di bronchi e polmoni in caso di tosse; e di sfiammare la mucose dell'intestino in presenza di colite o stitichezza, data la capacità di aumentare il loro volume a contatto con i liquidi, conferendo alla pianta anche un'azione lassativa di tipo meccanico.</p> <p>Le fibre idrofile ostacolano l'attività degli enzimi glucidoattivi (amilasi) diminuendo così la disponibilità di glucosio. Studi clinici hanno dimostrato la validità dell'uso di questa pianta per la lotta al diabete: il decotto dei semi induce un abbassamento molto rapido del tasso di zuccheri nel sangue</p> <p>Infine la presenza di nutrienti come aminoacidi, vitamine, lipidi e minerali, il fieno greco è impiegato efficacemente in caso di deperimento, magrezza, convalescenze e astenia, per l'azione tonico-ricostituente, in quanto influisce beneficamente sul metabolismo, determinando un miglioramento dello stato generale e un risveglio dell'appetito.</p> <p>Queste sostanze lo rendono un efficace rimedio per far riacquistare il peso perduto dopo periodi di malattia o alimentazione squilibrata, grazie anche all'elevato contenuto calorico. Inoltre le sostanze steroidee anabolizzanti favoriscono la sintesi proteica e la formazione del tessuto muscolare.</p> <p><strong>Modalità d'uso</strong></p> <p>È possibile trovarlo come polvere, estratto secco, preparato per infuso, al quale sono spesso aggiunti altri estratti (come quello di liquirizia) per correggerne il sapore.</p> <p><strong>INFUSO</strong>: 1 cucchiaino in 300 ml di acqua bollente o 1,5 grammi di polvere lasciati macerare per tre ore nell’equivalente di tre tazze di acqua, da assumere in due-tre volte nell’arco della giornata.</p> <p><strong>Controindicazioni del fieno</strong></p> <p>L'assunzione del fieno greco presenta alcune controindicazioni. Questa pianta officinale infatti, è sconsigliata nei diabetici per i suoi effetti ipoglicemizzanti. Se ne sconsiglia l'assunzione in contemporanea con altri farmaci, in quanto il fieno greco potrebbe diminuire l'assorbimento.</p> <p>Se ne sconsiglia l'uso in gravidanza, durante l'allattamento, e in caso di fibrillazione atriale, assunzione di diuretici o lassativi.</p> <p><strong>Descrizione della pianta</strong></p> <p>Pianta erbacea annuale, cresce fino a 60 cm. Ha fusto eretto, cilindrico, resistente e ramificato. Le foglie sono alterne, trifogliate, che ricordano il trifoglio.</p> <p>I fiori, solitari, sono bianchi o giallini. Il frutto è un legume con semi piatti romboidali che emanano un intenso odore di fieno, spesso considerato sgradevole.</p> <p><strong>L'habitat del fieno greco</strong></p> <p>Originaria del Medio Oriente e dal Nord Africa. Cresce su terreno ad elevata salinità e in clima asciutto. Diffusa in tutta l’area del Mediterraneo, la si trova più frequentemente nelle zone costiere, ma anche nelle aree submontane.</p> <p><strong>Curiosità</strong></p> <p>Il nome del genere, Trigonella, si riferisce alla forma triangolare delle foglie; mentre il termine specifico foenum-graecum, cioè “fieno greco”, perché era stata appunto importata dalla Grecia a Roma, dopo che lo stesso Catone, che pure era tanto avverso a ogni importazione di prodotti stranieri, ne aveva raccomandata la semina, per i manifesti pregi dell’erba, quale fieno ingrassante per il bestiame.</p> <p>Gli Arabi la tenevano in grande pregio e ne consigliavano l’uso a chi voleva avere capelli folti e i polmoni resistenti. Nel Medioevo si mangiava cotta con fichi, datteri e molto miele per guarire le tossi e gli affanni del respiro. Era un tempo molto apprezzata in Tunisia dalle giovani donne che, con i semi macinati, zucchero e olio, facevano focacce e le mangiavano nei giorni precedenti le nozze per poter così presentarsi allo sposo più grassocce e e con un seno più turgido.</p> <p>&nbsp;</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 64 (2g)
Semi di Fieno Greco (Trigonella foenum-graecum L.) 1.55 - 2

Questa pianta è resistente all'inverno e al gelo. Vedi di più nella descrizione.

Questa pianta ha frutti giganti
Semi di Kumquat GIGANTE o Mandarino Cinese GIGANTE

Semi di Kumquat GIGANTE o...

Prezzo 3,25 € SKU: V 50 G
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<div> <h2><span style="text-decoration:underline;"><em><strong>Semi di Kumquat GIGANTE o Mandarino Cinese GIGANTE (Fortunella Margarita)</strong></em></span></h2> </div> <h3><span><strong><span style="color:#ff0000;">Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</span></strong></span></h3> <div><span><strong>Questo è un enorme kumquat, che è più di tre volte più grande di kumquat ordinaria.</strong></span></div> <div><span><strong></strong>Fortunella (detto anche comunemente kumquat o mandarino cinese) è un genere di piccoli alberi da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee. Il suo frutto ricorda, in piccolo, quelli delle piante del genere affine Citrus, con cui a volte viene incrociato per generare nuove specie.</span></div> <div><span>Morfologia</span></div> <div><span>Si presenta in forma cespugliosa, compatta, è un piccolo albero sempreverde, di 2,5-4,5 m, con rami fitti, e qualche volta piccole spine. Le foglie sono di un verde scuro intenso, e i fiori bianchi, simili a quelli dei Citrus, nascono singoli o in gruppo dalle gemme.</span></div> <div><span>Il kumquat raramente cresce dal seme e comunque non genera frutto. In Cina e Giappone cresce come innesto sulle piante di Arancio trifogliato.</span></div> <div><span>Il frutto del kumquat, che ha lo stesso nome, sembra una miniatura ovale e lunga dell'arancia, lungo 3-4 cm e largo 2-4 cm. A seconda della varietà la buccia si presenta dal giallo al rosso. Il frutto della Fortunella margarita è ovale e ha un aspetto giallo, il frutto della Fortunella japonica è rotondo con un colore arancio. Il frutto viene prodotto generalmente dal tardo novembre fino a febbraio.</span></div> <div><span>Clima [modifica]</span></div> <div><span>Il kumquat è molto più resistente dell'arancio. La Fortunella margarita richiede estati calde, dai 25 °C ai 38 °C, ma può resistere a temperature molto basse fino ai -10 °C senza problemi. Cresce molto bene nelle regioni del tè in Cina dove il clima è troppo freddo per le specie di citrus. L'albero differisce dalle specie di Citrus dal fatto che durante l'inverno entra in un periodo di letargo in cui non mette più nuove gemme o getti.</span></div> <div><span>Coltivazioni</span></div> <div><span>Il kumquat è coltivato in Cina, Giappone, Europa (Corfù e Grecia) e nel sud degli Stati Uniti (Florida). In Italia, il kumquat cresce e fruttifica in Liguria,Sicilia e Toscana</span></div> <div><span>Storia</span></div> <div><span>Il kumquat è originario dalla Cina (in letteratura le prime descrizioni risalgono al XII secolo), ed è stato a lungo coltivato in Giappone. Furono introdotte in Europa nel 1846 da Robert Fortune, collezionista della London Horticultural Society. Originariamente furono classificate sotto il genere Citrus, e vennero poi spostate nel genere Fortunella nel 1915.</span></div> <div><span>Usi </span></div> <div><span>Il frutto è commestibile ed è usato per la preparazione di marmellate e canditi. La consistenza sottile e dal gusto delicato della buccia consente di mangiare il frutto senza sbucciarlo.</span></div> <div><span>La pianta è usata per generare nuovi ibridi con Citrus. Questo genere di ibridi prende il nome di Citrusfortunella o × Citrusfortunella</span></div> <div> <table cellspacing="0" cellpadding="0" border="1"><tbody><tr><td colspan="2" width="100%" valign="top"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>                                      all year round                                    </span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>0.5-1 cm</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>min. 20° C.</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Until it Germinates 7days - 2 Months</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span>Seeds Gallery 05.11.2012.</span></p> </td> </tr></tbody></table></div>
V 50 G
Semi di Kumquat GIGANTE o Mandarino Cinese GIGANTE
Semi di cocomero asinino - Cetriolo del Diavolo 3.5 - 2

Semi di cocomero asinino -...

Prezzo 1,80 € SKU: PK 7
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<h2><strong>Semi di cocomero asinino - Cetriolo del Diavolo (Ecballium elaterium)</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 o 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il cocomero asinino (Ecballium elaterium (L.) A. Rich.) è una pianta della famiglia delle Cucurbitacee, diffusa nel bacino del Mediterraneo. È l'unica specie del genere Ecballium.</p> <p>Il suo nome botanico deriva dai termini greci "έκτο"= al di fuori, e "βάλλω"= lanciare e fa riferimento ad una particolarità dei frutti: al loro interno infatti si sviluppa una pressione idraulica notevole che serve a "sparare" i semi il più lontano possibile; i piccioli dei frutti funzionano come tappi che, quando il frutto è maturo, al minimo tocco lasciano fuoriuscire liquido e semi. La pressione che si accumula in un frutto maturo è molto superiore a quella di uno pneumatico d'auto: quando il frutto si stacca dal peduncolo il liquido ed i semi vengono sparati fuori ad una velocità di circa 10 m/s e ad una distanza anche di oltre 12 m.</p> <p>Il cocomero asinino è una pianta erbacea perenne, alta fino a 50 cm, con fusto prostrato ispido e verrucoso; i rami fioriferi sono ascendenti; le foglie sono ovate, quasi astate alla base con apice acuto e margine crespato ondulato; i fiori sono piccoli unisessuali, giallo-bianchi, con calice e corolla divisi in 5 lobi. I frutti hanno la forma di un piccolo cocomero spinoso, ovvero di bacca pendula irsuta di forma ovale delle dimensioni di 3–4 cm.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Nell'antichità Teofrasto ne consigliava l'uso della radice per combattere la scabbia delle pecore, in medicina si può usare il liquido essiccato come forte purgativo, in erboristeria ne è vietato l'uso data l'elevatissima tossicità.</p> <p></p><video width="640" height="320" controls=""><source src="http://i.imgur.com/3TZEsSu.mp4" type="video/mp4"></source></video><h3><span style="color:#ff0000;"><strong><span style="text-decoration:underline;"><em><a href="http://i.imgur.com/3TZEsSu.mp4" target="_blank" rel="noreferrer noopener"><span style="color:#ff0000;text-decoration:underline;">Squirting Cucumber video</span></a></em></span></strong></span></h3>
PK 7 (5 S)
Semi di cocomero asinino - Cetriolo del Diavolo 3.5 - 2