Elenco dei prodotti per la marca Seeds Gallery

Semi prodotti da Seeds Gallery

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Semi di Arachide Nero (Arachis Hypogaea)

Semi di Arachide Nero...

Prezzo 2,25 € SKU: P 136 C
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<div id="idTab1" class="rte"><h2><strong>Semi di Arachide Nero (Arachis Hypogaea)</strong></h2><h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi. </strong></span></h2><div>L'arachide (Arachis hypogaea) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fabacee (o Leguminose), originaria del Sud America.</div><div><strong>Descrizione</strong></div><div>È una pianta annuale erbacea che raggiunge un'altezza fra i 30 e i 50 cm. <span style="line-height:1.5em;">Le foglie sono opposte, paripennate, composte da quattro foglioline ognuna lunga da 1 a 7 centimetri e larga 1–3 cm. </span><span style="line-height:1.5em;">I fiori sono tipicamente papillionati 2–4 cm di colore giallo con venature rossastre. </span><span style="line-height:1.5em;">Dopo l'impollinazione, il frutto si sviluppa in un legume lungo da 3 a 7 centimetri contenente 2 o 3 semi, che si fanno strada sottoterra per maturare. Il nome scientifico della specie (hypogaea) fa riferimento proprio a questa particolarità.</span></div><div><strong>Origini e storia</strong></div><div>Arachis hypogaea non esiste allo stato selvatico nativo. Si ritiene che si sia originata dall'ibridazione di Arachis duranensis e Arachis ipaensis. <span style="line-height:1.5em;">L'inizio della coltivazione, con questa iniziale ibridazione, potrebbe aver avuto luogo nella regione degli attuali Paraguay e Bolivia. L'arachide è raffigurata nell'arte pre-colombiana.</span></div></div><script type="text/javascript"></script>
P 136 C
Semi di Arachide Nero (Arachis Hypogaea)

Semi di KIKU-DAIDAI Arancio (Citrus canaliculata)

Semi di Arancio Amaro...

Prezzo 4,05 € SKU: V 173
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Arancio Amaro Scannellato (Citrus canaliculata)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</strong></span></h2> <p>Kikudaidai Arancio è una varietà di agrume molto antica, si presenta come pianta di medie dimensioni dal portamento compatto, molto produttiva le sue foglie sono dense, oblunghe, con apice arrotondato. I bellissimi fiori sono di dimensione media, bianchi o leggermente violacei, profumati e disposti prevalentemente a gruppi.</p> <p>Tollerante freddo -9C</p> <p>La polpa priva di semi è succosa e con un gradevole sapore agro.</p> <p>Appartenente alla famiglia delle Rutaceae, è parente stretto del Citrus sinensis, ed è un albero di altezza compresa tra 6 e 9 metri, con una chioma di diametro compreso tra i 4 e i 6 metri. I rami presentano lunghe spine, foglie grandi e lanceolate, fiori bianchi riuniti a gruppi.</p> <p>Rispetto all´arancio dolce, sia le foglie sia i fiori, hanno una profumazione più intensa, mentre la polpa risulta più amara. I tondi frutti, assumo colorazioni dall´arancio a quasi rosso e presentano una buccia molto ruvida e un gran numero di semi.</p> <p>Non indicato come frutto fresco, viene essenzialmente impiegato come portainnesto per gli altri alberi del genere Citrus, mediamente utilizzato per la realizzazione di canditi, vanta invece un gran impiego nel settore erboristico e in quello della fabbricazione di profumi, utilizzando a seconda dello scopo, i fiori, le foglie o la buccia. Solo per citarne uno, il “Neroli” è l´olio essenziale ricavato dai suoi fiori.</p> </body> </html>
V 173
Semi di KIKU-DAIDAI Arancio (Citrus canaliculata)
Semi di Aronia Nera (Aronia...

Semi di Aronia Nera (Aronia...

Prezzo 1,95 € SKU: V 29
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<h2><strong>Semi di Aronia Nera (Aronia melanocarpa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Confezione da 150 semi.</strong></span></h2> <p>Arbusto di medie dimensioni, originario dell'America settentrionale; sviluppa numerosi fusti eretti, densamente ramificati, che raggiungono i 90-150 cm di altezza. Le foglie lanceolate sono di colore verde brillante, divengono rossastre o arancioni in autunno, prima di cadere. In primavera inoltrata produce ampi mazzi di fiori bianco-rosati, con cinque petali; in estate inoltrata ai fiori succedono piccoli frutti tondeggianti, penduli, che divengono neri a maturazione. I frutti di aronia sono commestibili. Questi arbusti hanno uno sviluppo denso, per evitare che perdano le foglie nelle zone più interne, é consigliabile potare alla base i fusti vecchi, ogni 3-4 anni.</p> <p>Esposizione</p> <p>porre a dimora in luogo soleggiato, o semiombreggiato; non temono il freddo e possono sopportare temperature molto rigide. Si adattano anche all'utilizzo nelle aiole stradali, poiché tollerano senza problemi l'inquinamento, ed anche l'aria salmastra delle zone marine.</p> <p>Annaffiature</p> <p>questi arbusti mal sopportano periodi prolungati di siccità; da marzo a ottobre é bene annaffiare regolarmente, se le piogge non sono frequenti. Durante i mesi invernali possono rimanere in terreno asciutto. Si sviluppano senza problemi anche in terreno umido o bagnato.</p> <p>Terreno</p> <p>porre a dimora in terreno ricco e drenato, evitando le zone eccessivamente argillose. In effetti queste piante si possono adattare senza problemi anche nella comune terra da giardino o nei terreni semipaludosi.</p> <p>Moltiplicazione</p> <p>avviene per seme, in autunno, oppure per talea semilegnosa in estate. Le aronie producono numerosi germogli basali, in primavera inoltrata è possibile dividerli dalla pianta madre e porli a dimora singolarmente.</p> <p>Parassiti e malattie</p> <p>in genere non vengono colpite da parassiti o da malattie.</p> <p><strong>Genus:</strong> Aronia</p> <p><strong>Species:</strong> melanocarpa</p> <p><strong>Common Name:</strong> Black Chokeberry</p> <p><strong>Other Name:</strong> Chokeberry, Gueles Noires</p> <p><strong>Pre-treatment:</strong> required</p> <p><strong>Zone Hardiness Cold:</strong> 3</p> <p><strong>Zone Hardiness warm:</strong> 8</p> <p><strong>Plant Type:</strong> Small Shrub</p> <p><strong>Growth rate:</strong> medium</p> <p><strong>Vegetation type:</strong> deciduous</p> <p><strong>Leaf /Flower color:</strong> Green/White</p> <div> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"> <tbody> <tr> <td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p><span><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Seeds</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>soak in water for 8- 12 hours </span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>1 months in moist sowing mix at 2-5 ° C refrigerator</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>all year round</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>1 cm</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>20 ° C</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>2-8 weeks</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><span>Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr> <tr> <td valign="top" nowrap="nowrap"> <p><span><strong> </strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p><br /><span><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr> </tbody> </table> </div> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
29 (150 S)
Semi di Aronia Nera (Aronia melanocarpa)
Semi di Barbaforte, Rafano Tedesco Seeds Gallery - 9

Semi di Barbaforte, Rafano...

Prezzo 3,95 € SKU: VE 117 AR
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<h2><strong>Semi di Barbaforte, Rafano Tedesco (Armoracia rusticana)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80303;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p><span>La </span><span><span>barbaforte</span></span><span>, chiamata anche </span><span><span>rafano rusticano</span></span><span>, </span><span><span>rafano tedesco</span></span><span>, o </span><span><span>cren</span></span><span> (Armoracia rusticana </span><span><span>L.</span></span><span>) è una </span><span><span>pianta</span></span><span> erbacea perenne delle </span><span><span>Crucifere</span></span><span>. Il genere Armoracia al quale appartiene è monospecifico.</span></p> <p><span>Si tratta di una pianta rustica e perenne, alta circa 50 cm, con foglie grandi e ruvide, di colore verde intenso. I fiori compaiono all'inizio dell'estate: si tratta di piccoli fiori bianchi con quattro petali disposti in croce e riuniti tra loro in racemi.</span></p> <p><span>È originaria dell'Europa centrorientale ma è diffusa in coltivazione, per la radice a rizoma dalla quale si ricava la salsa, sia in Europa sia in Nordamerica e in Asia occidentale.</span></p> <h2><strong><span>Coltivazione</span></strong></h2> <p><span>Il rafano cresce bene in un terreno asciutto e fertile, in mezz'ombra o in posizione soleggiata. Viene perlopiù coltivato come pianta annuale, con semina nel mese di febbraio, in terreno ben concimato e drenato, già preparato da alcuni mesi. Le piantine vanno distanziate di una trentina di centimetri l'una dall'altra, in file distanti tra loro 50 centimetri. La pianta non ama la siccità; pertanto, quando scarseggiano le piogge, è opportuna l'annaffiatura.</span></p> <h2><strong><span>Utilizzo fresco in cucina</span></strong></h2> <p><span>La radice del rafano ha un sapore dolce, leggermente piccante e soprattutto fortemente aromatico e balsamico (si avverte decisamente nelle vie respiratorie e causa lacrimazione). Il rafano è usato, nella cucina tradizionale della Basilicata, per la preparazione della cosiddetta rafanata materana, in cui il rizoma grattugiato fresco è unito a formaggio pecorino, uova sbattute, prezzemolo e pepe nero per la preparazione di una frittata alta anche alcuni centimetri, ricca pietanza tipica del periodo di Carnevale. Il rafano crudo è il condimento principe dello 'Ndrupp'c, o "intoppo", il ragù tipico della città di Potenza: viene grattugiato fresco, direttamente sul piatto di ragù appena preparato, in aggiunta al formaggio, e subito portato in tavola. Utilizzato il tal modo viene ironicamente definito dai Potentini "u tartuf' d'i povr' òmm" (trad. "il tartufo dei poveri"; letteralmente, "il tartufo dei poveri uomini"). Nella provincia di Potenza è utilizzata anche la foglia per aromatizzare minestre a base di verza. Viene anche utilizzato per creare un surrogato del wasabi</span></p> <p><span>Nella cucina triestina, il rafano grattugiato fresco è usato come condimento essenziale per gli antipasti a base di prosciutto cotto in crosta di pane o di prosciutto cotto tipo "Praga".</span></p> <h2><strong><span>La salsa</span></strong></h2> <p><span>Dalla radice grattugiata macinata e ridotta in pasta, con l'aggiunta di aromi come aceto, pangrattato, mela ed eventualmente un po' di zucchero, si ottiene una salsa piccante che viene accompagnata ad affettati, carni bollite, pesce affumicato e altre pietanze. Si usa, in particolar modo, nella cucina ebraica, in quelle tedesca ed Est europea. In Italia è diffusa soprattutto nel Triveneto, in particolar modo in Friuli-Venezia Giulia e in Provincia di Treviso, e la salsa prende il nome di cren (o kren) dal tedesco. È onnipresente come accompagnamento dei piatti a base di carne pure nella cucina sudtirolese, in particolare assieme allo speck. In Alto Adige inoltre è usanza portarne una porzione in chiesa in occasione della messa di Pasqua. Il kren cosi benedetto si dice abbia la virtù di allontanare i serpenti per un anno intero da chi ne abbia consumato in questa festività.</span></p> <p><span>Un'altra salsa di rafano viene preparata nella misura delle tre parti, cioè una parte di maionese, una di mollica di pane (ammollata nel latte, spremuta e infine ridotta in poltiglia) e una di radice grattata finemente, il tutto corretto di sale con un'aggiunta di aceto, che servirà alla conservazione ed a dare un pH corretto onde evitare il botulino a corto termine. Non si presta ad essere invasata.</span></p> <h2><em>How to Grow Horseradish from Seed</em></h2> <p><strong>Timing</strong></p> <p>For first season harvests, start the seeds indoors in January to February and transplant out in April. The goal is to achieve large, fully established roots that can be divided and/or replanted. If time is not pressing, direct sow any time from March into summer. Optimal soil temperature: 7-23°C (45-75°F).</p> <p><strong>Starting</strong><br />Sow seeds 5mm-1cm (¼-½”) deep in well cultivated, deep soiil. Seeds will sprout in 7-25 days, depending on conditions. Thin or transplant to 20cm (8″) apart in rows 40-50cm (16-20″) apart.</p> <p><strong>Growing</strong><br />Ideal pH: 6.0-6.8. Well drained, warm soil in full sun is best. Raised beds help with both drainage and warmth. Use 1 cup of complete organic fertilizer for every 3m (10′) of row. Newly emerged leaves are edible, or should be left to mature if growing for the roots. The flower petals are also edible — flowers should be removed before they set seeds, as they will self-sow with enthusiasm.</p> <p><strong>Harvest</strong><br />For the leaves, harvest as needed, shortly after they emerge, before they become woody. For the roots, harvest November through March. The roots can also be lifted and stored for spring planting to keep the crop going from season to season.</p> <p><strong>Diseases &amp; Pests</strong><br />In our experience, insects do not cause problems for horseradish.</p> <p><strong>Companion Planting</strong><br />Horseradish is thought to repel aphids and whiteflies, blister beetles, potato beetles, and some varieties of caterpillar. Its flowers attract beneficial predatory hoverflies.</p> <h2><a href="https://www.seeds-gallery.shop/it/home/semi-di-wasabi-wasabia-japonica.html" target="_blank" title="Semi di Wasabi che puoi comprare qui" rel="noreferrer noopener"><span style="color: #008000;"><strong>Semi di Wasabi che puoi comprare qui</strong></span></a></h2>
VE 117 AR (10 S)
Semi di Barbaforte, Rafano Tedesco Seeds Gallery - 9
Semi di Borragine, Pianta medicinale (Borago officinalis) 1.55 - 5

Semi di Borragine, Pianta...

Prezzo 2,25 € SKU: MHS 168
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Borragine, Pianta medicinale (Borago officinalis)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 50 (1 g) semi.</strong></span></h2> <p>La borragine (Borago officinalis, L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae e del genere Borago.</p> <h3><strong>Origine</strong></h3> <p>La pianta è probabilmente originaria dell'Oriente, ed è diffusa in gran parte dell'Europa e nell'America centrale, dove cresce tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m.[1]. Viene coltivata in tutte le regioni temperate del globo. Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq (= padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.</p> <h3><strong>Descrizione</strong></h3> <p>Pianta erbacea, spesso coltivata come annuale, può raggiungere l'altezza di 80 cm. Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, che presentano una ruvida peluria, verdi-scure raccolte a rosetta basale lunghe 10-15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo. I fiori presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola, al centro sono visibili le antere derivanti dall'unione dei 5 stami. I fiori sono sommitali, raccolti in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli. I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni.</p> <h2><strong>Usi alimentari</strong></h2> <p>Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina.</p> <p>L'uso tradizionale è allo stato cotto delle foglie, che vengono utilizzate in molti piatti regionali per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti in Liguria, torte e frittate. Tipico è il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie (passate in pastella e poi fritte). La cottura elimina la peluria che copre le foglie. In moderata quantità le foglie giovani sono state usate crude in insalata e sono usati episodicamente in egual modo anche i fiori. I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i piatti e per colorare l'aceto; congelati in cubetti possono costituire decorazione per le bevande estive. Tuttavia l'uso alimentare della borragine, allo stato crudo e in grandi quantità, è sconsigliato per la presenza, in alcune fasi vitali della pianta, di composti pirrolizidinici, a presunta attività epatotossica</p> <h3><strong>Altri usi</strong></h3> <p>È emerso l'interesse commerciale, a livello internazionale, per l'olio estratto dai semi, ricco di acido gamma linolenico (GLA; 18:3.OMEGA.6), che ha parecchi utilizzi: nutrizionali, dietetici, medicinali e cosmetici. La pianta è di facile coltivazione industriale, il che ne accresce il valore, poiché l'unica altra sorgente vegetale per tale olio sono i semi di Oenothera biennis, di coltivazione più complessa e con rese inferiori.</p> <p>I fiori, dall'alto quantitativo di nettare, sono molto ricercati dalle api ed è una pianta mellifera; si può ottenere un ottimo miele anche monoflorale, ma la borragine è poco diffusa e la produzione è limitata.</p> <h2><strong>Usi medicinali</strong></h2> <p>La medicina popolare utilizza le foglie e le sommità fiorite.</p> <p>Fin dall'antichità la pianta ha fama di svegliare gli spiriti vitali (Plinio: «Un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere»).</p> <p>È utilizzata per abbassare febbre e calmare la tosse secca. È nota anche come diuretico ed emolliente (per la presenza di mucillagini).</p> <p>L'olio, dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e ad alto contenuto di acido linolenico, è ottenuto dai semi soprattutto per spremitura a freddo. È impiegato nel trattamento degli eczemi e di altre affezioni cutanee.</p> </body> </html>
MHS 168 (50 S)
Semi di Borragine, Pianta medicinale (Borago officinalis) 1.55 - 5

Semi di Caigua - Cetriolo...

Semi di Caigua - Cetriolo...

Prezzo 3,50 € SKU: PK 11
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<h2><strong>Semi di Caigua - Le piante e le erbe medicinali</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5 semi.</strong></span></h2> <p>Come ogni anno fino ad ora, abbiamo seminato nuovamente questa bella e sana pianta e la resa è stata ottima. Molti si chiedono se questa pianta possa prosperare nel loro clima? Sì, se riesci a coltivare un normale cetriolo, anche questa pianta crescerà bene nel tuo clima. Dobbiamo aggiungere che cresce e si espande molto velocemente, ed è ottimo per un pergolato, entro un mese si espanderà di oltre 3 metri di lunghezza e creerà un'ottima ombra.</p> <p><strong>Utilizzo e proprietà curative Cyclanthera pedata:</strong> In passato venivano utilizzati i suoi semi con l'infuso nel trattamento dell'ipertensione.</p> <p>In America latina viene utilizzato da tempo immemorabile nel trattamento del diabete e nei disturbi cardivascolari.</p> <p>In erboristeria viene utilizzato con l'estratto secco,ricavato dai frutti senza semi,per ripristinare i normali livelli sierici ed ematici di colesterolo e dei trigliceridi.</p> <p>Può aiutare a diminuire gli zuccheri nel sangue,a ridurre la pressione arteriosa.</p> <p><strong>Osservazioni e Curiosità</strong></p> <p>La direttiva del Ministero della Salute (dicembre 2010), consente di inserire negli integratori alimentari le sostanze e gli estratti vegetali di questa pianta in particolare cita fructus.</p> <p>Riferimento per gli effetti :fructus,per la regolarità della pressione arteriosa. Metabolismo dei carboidrati e del colesterolo. Funzione digestiva. Benessere e trofismo delle mucose. Drenaggio dei liquidi corporei e funzionalità delle vie urinarie.</p> <p>Ricerche scientifiche hanno dimostrato una diminuizione del colesterolo LDL (quello cattivo), ed un aumento del colesterolo HDL (quello buono).</p> <p>Il primo a descrivere e a classificare la specie fu Carl von Linné (Linneo),il padre della moderna classificazione biologica e scientifica degli organismi viventi, così come la conosciamo oggi.</p> <p><strong>Descrizione Botanica e profilo pianta</strong></p> <p>La Cyclanthera pedata è una pianta rampicante da frutto,molto simile alla vite.</p> <p>Le foglie sono lobate,di colore verde pallido.</p> <p>È una pianta monoica,cioè produce sia i fiori maschili che femminili sulla stessa pianta, ma in posizioni diverse.</p> <p>Il suo frutto è una zucca allungata di colore verde,con al suo interno semi di colore nero,e polpa bianca dal sapore simile a quello dei cetrioli.</p> <p>Appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae.</p> <p><strong>Habitat :</strong></p> <p>Pianta originaria della cordigliera delle Ande.</p> <p>Viene coltivata come pianta da frutto o come pianta decorativa.</p> <p><strong>Origine e appartenenza Biologica</strong></p> <p>Sistema Raunkiaer</p> <p>Forma biologica:P - lian (Fanerofite lianose):</p> <p>sono le Fanerofite (simbolo P),cioè piante perenni legnose con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo maggiore di 30 cm.</p> <p>Lianose (simbolo lian),cioè piante legnose con portamento rampicante.</p> <p><strong>Distribuzione geografica</strong></p> <p>Fitogeografia corologica: Avventizie coltivate :</p> <p>sono quelle piante provenienti da altre regioni che sono state introdotte e coltivate dall'uomo per scopi ed usi economici, ornamentali o medicinali.</p> <p><span><strong>ATTENZIONE !!</strong></span></p> <p><span><strong>Usate sempre con cautela e solo su prescrizione e controllo del medico o dell’erborista.</strong></span></p> <p><span><strong>Le proprietà e le indicazioni erboristiche delle piante sono riportate a solo titolo indicativo,e non costituiscono nessun tipo di consulto,prescrizione o ricetta</strong></span></p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PK 11 (5 S)
Semi di Caigua - Cetriolo Inca (Cyclanthera Pedata)

Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium) 1.95 - 1

Semi di Caprifoglio Comune...

Prezzo 1,95 € SKU: MHS 36
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Il caprifoglio comune o madreselva (Lonicera caprifolium L., 1753) è un arbusto legnoso di medie dimensioni dai profumati fiori colorati di bianco e rosso appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae.</p> <p>Il genere Lonicera comprende circa 200 specie provenienti dall'Asia, dall'America settentrionale e dall'Europa, di queste una decina appartengono alla flora spontanea italiana. Il caprifoglio comune è considerata una specie originaria dell'Italia.</p> <p>Nelle classificazioni più vecchie la famiglia di questo genere è anche chiamata Loniceraceae. È da aggiungere inoltre che prima di Linneo questo genere era chiamato Caprifolium ma anche Peryclimenon, nomenclature talora usate anche in tempi moderni</p> <p>Il genere Lonicera è riccamente polimorfo per cui viene suddiviso in più sezioni (per maggior dettagli vedere la scheda specifica del genere); la Lonicera caprifolium appartiene alla sezione delle specie rampicanti a foglie caduche con una o più paia di foglie superiori connate nella formazioni di un caratteristico disco a collare. Le altre sezioni comprendono piante cespugliose e/o sempreverdi.</p> <p>Secondo alcuni studiosi questa pianta, in Italia, si sarebbe inselvatichita da alcuni esemplari importati in tempi remoti; tuttavia il suo completo inserimento nella vegetazione naturale dell'Italia potrebbe indicare che si tratti di una pianta indigena come normalmente viene considerata.</p> <p><strong>Etimologia</strong></p> <p>Il termine del genere (Lonicera) fu coniato da Linneo nel 1753 adattando al latino il cognome "Lonitzer", volendo ricordare il botanico Adam Lonitzer (1528-1586) - in italiano questo cognome si pronuncia Adamo Lonicer - medico condotto a Francoforte.</p> <p>Il nome specifico (caprifolium) deriva dal latino ed è composto da due termini: “capra” e “folium” (capra e foglia). Probabilmente questa dizione deriva dal fatto che le capre usano brucare le foglie di questa pianta.</p> <p>“Caprifoglio” è il nome comune di alcune specie del genere "Lonicera", ma è anche la versione volgare italiana del nome del genere, per cui spesso si vengono a creare equivoci che comunque si possono dissipare facilmente affiancando sempre anche la nomenclatura binomiale scientifica.</p> <p><strong>Altri nomi comuni sono:</strong></p> <p>Madreselva comune – Abbracciabosco – Vincibosco – Succiamiele – Legabosco - Uva di San Giovanni – Manicciola - Manine</p> <p>Il nome comune di “Abbracciabosco” deriva dal suo portamento rampicante che spesso avvolge, danneggiando la pianta ospite. I greci ad esempio chiamavano queste piante "peryclimenon" (che tradotto liberamente significa “accerchiamento”).</p> <p>In inglese il fiore si chiama: "Italian honeyusuckle", ma anche "Italian woodbine".</p> <p><strong>Morfologia</strong></p> <p>La pianta è di tipo lianosa (a forma o struttura di liana). La forma biologica di questa specie è definita come fanerofita lianosa (P lian): sono piante generalmente legnose ma incapaci di reggersi per conto proprio e quindi con portamento rampicante.</p> <p><strong>Fusto</strong></p> <p>I fusti sono rampicanti e volubili (si avvolgono ad altri alberi o arbusti), possono arrivare fino a 5 metri di estensione e nella fase iniziale dello sviluppo sono molto ramosi. La ramosità quasi cespitosa è data dalla presenza di gemme multiple, soprannumerali ed in serie sovrapposte nelle zone ascellari del fusto.</p> <p>L'aspetto del fusto è quello di una corteccia che invecchiando assume una colorazione bruno – verdastra. I fusti giovani presentano una certa pubescenza.</p> <p>Un'altra particolarità del fusto è che questo è caratterizzato dalla formazione di un unico strato di fibre “liberiane” (fibre a membrana ispessita che entrano nella costituzione del “libro”, all'interno della corteccia), per ciascun ciclo vegetativo annuale, facilitando così la determinazione della sua età.</p> <p><strong>Foglie</strong></p> <p>Le foglie sono semplici a margine intero senza stipole, sono caduche (non sono persistenti oltre la stagione invernale) e lungo il fusto si dispongono in modo opposto. La lamina è consistente senza essere coriacea; la pagina superiore è verde chiaro quasi brillante, mentre quella inferiore è più scura con riflessi glauchi. In qualche caso si può avere il fenomeno dell'eterofillia (presenza di foglie di forma diversa) specialmente con le foglie dei germogli terminali. La forma prevalente è ovato – ellittica;</p> <p>Foglie dei rami sterili (senza fiori): sono picciolate.</p> <p>Foglie dei rami fertili (con fiori): quelle inferiori sono sub-sessili o ristrette in un breve picciolo; quelle intermedie sono sessili e semi saldate tra loro; quelle terminali sono appaiate e saldate alla base tra di loro e formano quindi una unica foglia amplessicaule attraversata nel centro dal fusto.</p> <p><strong>Fiori</strong></p> <p>La forma del fiore è del tipo “labiata” e variamente colorata soprattutto di rosso e bianco. I fiori sono attinomorfi, ermafroditi, tetraciclici (calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri. I fiori sono inoltre profumati da sostanze di natura benzoloide (essenze nelle quali prevalgono i composti ad anello benzoico).</p> <p>Calice: il calice gamosepalo è interno alla corolla e consiste in un breve tubo aderente all'ovario terminante con 5 piccoli denti.</p> <p>Corolla: la corolla gamopetala e zigomorfa, ha un intenso profumo (vedi sopra); il tubo a forma campanulata è lungo fino a 3 – Template:4 ed è colorato di bianco crema (o bianco – giallastro) con sfumature rosso – porporine (alla fine della fioritura le sfumature rossastre spariscono). Alla fauce si divide in due labbra: quella superiore è ulteriormente divisa in 4 lobi – alla fine della fioritura questi lobi si ripiegano su sé stessi (lobi riflessi); quella inferiore è continua e ripiegata all'indietro anch'essa. Lunghezza delle labbra 15 – 18 mm.</p> <p>Androceo: gli stami sono 5, i cui filamenti, inseriti nel tubo corollino, sono molto lunghi e superano di 5 – 10 mm la fauce della corolla stessa; i filamenti staminali terminano con antere gialle.</p> <p>Gineceo: lo stilo è lungo, glabro e sporge dalla corolla come gli stami. L'ovario è infero formato da 3 carpelli.</p> <p>Fioritura: da maggio a luglio.</p> <p>Impollinazione: di tipo entomogama tramite farfalle (diurne e notturne). Questi fiori attraggono soprattutto le sfingidi e grossi imenotteri come i Bombi che con la loro lunga proboscide riescono a raccogliere il nettare contenuto, fino a metà altezza, nel lungo tubo corollino.</p> <p><strong>Frutti</strong></p> <p>Il frutto è una bacca (velenosa!) carnosa (bacciforme e succosa) e ovale di colore rosso vivo ma a volte anche arancio (dipende dalle varietà) contenente alcuni semi discoidi. Dimensione della bacca 8 mm.</p> <p><strong>Ciclo vegetativo</strong></p> <p>Le piante di questa specie sono molto longeve, ma presentano dei cicli vegetativi intermedi caratterizzati dal fatto che dopo pochi anni di vita si essiccano quasi completamente. A questo punto dalla ceppaia vengono emessi nuovi polloni, che naturalmente dopo un certo numero di anni si atrofizzano e muoiono, ripetendo da capo il ciclo appena descritto.</p> <p><strong>Distribuzione e habitat</strong></p> <p>Geoelemento: il luogo di origine di questa pianta è l'Europa sud-occidentale e le zone subsiberiane; il tipo corologico è infatti SE – Europ. (Pontica) : regione Carpatico – Danubiana, ma anche un areale con centro attorno al Mar Nero.</p> <p>Diffusione: questa specie è diffusa in Europa (specialmente in Spagna), Asia Minore e Caucaso. In Italia è una pianta comune solo nella penisola (sono escluse le isole).</p> <p>Habitat: si trova nei luoghi selvatici delle regioni littoranee e submontane, nei boschi caducifogli non troppo soleggiati. Il suolo preferito è quello calcareo. Può facilmente formare delle siepi naturali in associazione al castagno o al cerro; a volte però a causa del suo portamento volubile si creano delle fitte ragnatele che alla fine soffocano le altre piante.</p> <p>Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1200 m s.l.m..</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p><strong>Farmacia</strong></p> <p>Questa pianta è conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà medicinali. Ad esempio un decotto delle sue foglie sembra che stimoli la funzione urinaria.</p> <p>Sostanze presenti: tra le altre sostanze contiene acido salicilico, glucosidi, tannini e oli essenziali.</p> <p>Proprietà curative: antisettiche, antireumatiche, espettoranti, antinfiammatorie; per uso esterno le sue proprietà sono efficaci nelle stomatiti e nelle dermatosi.</p> <p>Parti usate: le foglie e i fiori.</p> <p>È sconsigliato l'uso delle bacche in quanto contengono sostanze tossiche.</p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>Dalle foglie si usa preparare un infuso tipo te.</p> <p><strong>Giardinaggio</strong></p> <p>È nell'orticoltura ornamentale che si concentra il maggior interesse per queste piante. Esistono diverse varietà coltivate a questo scopo. Generalmente queste varietà sono a foglie persistenti e fiori a colori diversi e sono usate per rivestire muri o formare pergolati.</p> <p>È pianta visitata dalle api per il polline ed il nettare.</p> </body> </html>
MHS 36 (10 S)
Semi di Caprifoglio Comune o Madreselva (Lonicera caprifolium) 1.95 - 1
Semi di Carolina Reaper...

Semi di Carolina Reaper...

Prezzo 2,55 € SKU: C 53
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Carolina Reaper (rosso, marrone, giallo)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 5, 10, 20 o 50 semi.</strong></span></h2> <p><strong>Come puoi vedere dalle nostre foto, che i semi provengono dalle nostre stesse piante (organicamente è cresciuto) e sai cosa otterrai dai semi che acquisti da noi ...</strong></p> <p><strong>Ed ecco il peperoncino piu' piccante al mondo!</strong></p> <p>Ci sono tre segnali di attenzione che riceverai da chiunque prima di assaggiare questo famelico peperoncino... la prima e' la forma con la punta che pare voglia pungere e ti dice 'non mangiarmi, sono pericoloso...' poi l'apparenza lucida, oliosa ed infine il nome stesso (Reaper e' il mietitore, ed anche la falce della morte come viene raffigurata abitualmente)</p> <p>Se amate le sfide, il pizzicore diffuso ( in questo caso un incendio!) questo e' il vostro peperoncino, da maneggiare sempre con i guanti.</p> <p>Importante: tutti i peperoncini per germinare hanno bisogno di caldo (nessuno escluso) ovvero di 27/28 gradi giorno e notte.</p> <p>A tal proposito attrezzatevi anche con un tappetino riscaldante.</p> <p> A 20C i semi invece che germinare , marciscono!</p> <p> I semi non si adattano alle temperature che offrite loro, dovete essere voi ad offrire cosa necessita.</p> <p><strong>WIKIPEDIA:</strong></p> <p>Il Carolina Reaper è un peperoncino ibrido della specie Capsicum chinense, conosciuto originariamente col nome di HP22B (Higher Power, Pot No. 22, Plant B). Il primo esemplare è stato ottenuto da Ed Currie, proprietario della PuckerButt Pepper Company situata a Fort Mill, nella Carolina del Sud, da un incrocio tra un Naga Morich e un Habanero Rosso. L'ortaggio attirò l'attenzione dei media quando, nel 2011, un reporter della National Public Radio, dopo averne mangiato un pezzo, rimase sconvolto dalla sua piccantezza e decise così di raccontare la sua esperienza dedicandogli un servizio.</p> <p>Nel 2013 questo peperoncino è entrato nel Guinness dei primati come il più piccante del mondo, raggiungendo una piccantezza media di 1.569.300 unità Scoville, con picchi di 2.200.000 unità. Il record precedente apparteneva al Trinidad Moruga Scorpion, stabilito nel 2011.</p> <p><strong>Caratteristiche</strong></p> <p>Il Carolina Reaper è di colore rosso e presenta un'estremità che ricorda la coda di uno scorpione. Impiega circa 90 giorni per maturare, al termine dei quali raggiunge una lunghezza che va dai 3 ai 5 cm.</p> <p>La concentrazione di capsaicina al suo interno è così elevata, che se la polpa entra in contatto con la pelle, provoca bruciature.</p> <p>Il gusto di questo peperoncino è fruttato, dolce, con richiami di cannella e cioccolato e viene utilizzato dal suo inventore per la produzione di salse denominate I Dare You Stupit e Purgatory Sauce.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
C 53 B (5 S)
Semi di Carolina Reaper (rosso, marrone, giallo)
Semi di Cartamo o Zafferanone (Carthamus tinctorius) 1.95 - 1

Semi di Cartamo o...

Prezzo 1,95 € SKU: MHS 21
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Semi di Cartamo o Zafferanone (Carthamus tinctorius)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> <p>Carthamus tinctorius L., noto con i nomi comuni di cartamo o zafferanone, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.</p> <p>Pianta spontanea e infestante, cresce selvatica sia in climi continentali che caldi o costieri; viene anche coltivata, per estrarre l'olio di cartamo (dai semi) e, dai fiori, la cartamina: un colorante per cibi dall'aroma e dal sapore che ricorda un po' quelli dello zafferano.</p> <p>Il cartamo è una specie annuale, che giunge ad una altezza di 1-1,4 m; caratteristica per la spinosità delle foglie superiori e delle brattee fiorali.</p> <p>La radice è tipicamente fittonante, molto profonda (1-1,5 m).</p> <p>Ogni ramificazione termina con una infiorescenza a capolino che porta fino a 100 fiori, tutti tubulosi, circondati da brattee spinose. I fiori sono gialli, giallo-rossastri o anche bianchi. A fecondazione avvenuta (prevalentemente autogama) gli ovari dei fiori evolvono in acheni di colore bianco brillante che a maturità hanno un contenuto di acqua del 9%-10% ed uno di olio del 38%-40%.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>La semina nelle aree marginali nell'Italia meridionale e peninsulare può essere fatta in autunno purché le temperature non scendano sotto i -7 °C, che segna la soglia di sopravvivenza delle piantine allo stato di rosetta. La semina autunnale è preferibile in quanto, anche se molto resistente all'aridità, fa sfuggire la coltura alla siccità estiva. La semina si fa a righe distanti da 0,30 a 0,45 m con quantità dell'ordine di 25 kg ad ettaro per assicurare 50 piante a metro quadrato.</p> <p>La raccolta si fa a luglio-agosto, alcune settimane più tardi del frumento, quando le piante sono disseccate fin quasi al piede e la granella non ha più del 10% di acqua. Si attua con mietitrebbiatrice. Le rese conseguibili, nelle regioni siccitose dove il cartamo potrebbe trovare impiego, sono di 1,5-2 t all'ettaro.</p> <p><strong>Usi</strong></p> <p>Il Cartamo (Carthamus tinctorius L.) possiede una grande varietà genetica, per cui nel tempo i ricercatori sono riusciti a selezionare diverse varietà da destinare agli usi più vari. Il merito di tutto questo è da attribuire a diversi AA, comunque l'artefice che ha iniziato gli studi su questa oleaginosa è stato il prof. Paul Knowles (1965) dell'Università di Davis in California. Nel tempo le sementi sono state selezionate per soddisfare i requisiti dei vari settori di utilizzo. All'industria alimentare, ad esempio, sono destinate le varietà che producono un olio particolarmente ricco in acido oleico. L'industria delle vernici e delle resine preferiscono invece un olio ricco in acido linoleico, per le proprietà siccative derivate dall'abbondanza di questo polinsaturo, capostipite degli acidi grassi omega-6. All'industria dolciaria possono essere conferiti semi decorticati per la produzione di farine ricche di proteine, mentre dai semi non decorticati possiamo ricavare una farina in cui si ravvisa una buona fonte alimentare da utilizzare nelle razioni per il bestiame. Una curiosita: le percentuali di acido oleico raggiunte nell'olio di cartamo sono, in assoluto, le più alte tra tutti gli oli vegetali.</p> <p>Attualmente il cartamo ha importanza soprattutto come pianta oleifera; il suo interesse per l'Italia è solo potenziale. L'olio di cartamo è un olio che si estrae dai semi. I semi contengono il 60% in olio. L'olio contiene il 75% di acido omega 6 (acido linoleico) e vitamina K. L'olio di cartamo è utilizzato per produrre margarine speciali vitaminizzate e, ultimamente (2019), quale componente grasso per arricchire creme di cioccolato da spalmare sul pane. È indicato come rigenerativo della pelle.</p> <p>L'utilizzo in pittura è piuttosto recente: si utilizza l'olio estratto dalla pianta per far essiccare lentamente i colori. Un vantaggio è che ammorbidisce e fluidifica i colori; inoltre, essendo solo debolmente paglierino e non essendo soggetto all'ingiallimento nel tempo, viene raccomandato per colori bianchi e colori molto tenui o tonalità pastello.</p> <p>In cucina la polvere di cartamo può sostituire lo zafferano, ma il suo sapore è piuttosto lieve, mentre il colore è intenso. L'impiego come coagulante è in atto soltanto a livello industriale. Volendo preparare l'infuso, bisogna mettere a bagno 2 g di cartamo in una tazza di acqua bollente, filtrare e bere con l'aggiunta di miele. Questa spezia ha il potere di far coagulare il latte e rendere consistenti creme e budini.</p> <p>Come colorante viene usato nella fabbricazione di belletti e rossetti.</p> <p>La tradizione popolare le associa le proprietà di prolungare vigore fisico, agilità mentale e attività sessuale.</p> <p>Nel Medioevo, alle persone non più giovani, si somministrava ogni giorno un infuso di cartamo e la stessa usanza è ancora in auge in India e in Africa.</p> <p>L'estratto di cartamo si sta diffondendo come colorante nei prodotti alimentari anche grazie al regolamento europeo 1333/2008, che impone a partire dal 2010, che nei prodotti contenenti il colorante tartrazina (ad esempio nelle bibite gassate tipo cedrata) è obbligatorio l'avviso “Può influire negativamente sull'attività e l'attenzione dei bambini”.</p> </body> </html>
MHS 21 (10 S)
Semi di Cartamo o Zafferanone (Carthamus tinctorius) 1.95 - 1
Semi di Cassabanana (Sicana odorifera)

Semi di Cassabanana (Sicana...

Prezzo 7,95 € SKU: V 16
,
5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Cassabanana (Sicana odorifera)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 3 semi.</strong></span></h2> <p>Generalità: Proviene dall'America centrale. La zucca è pianta nota fino da tempi antichi, coltivata sia per il consumo del frutto maturo che per la raccolta di frutti immaturi, cioè zucchini. La zucca ha rappresentato, nei secoli passati una riserva alimentare nelle zone più povere. In seguito a selezioni e ibridazioni ora il mercato offre la possibilità di scelta fra le molte varietà di semi, zucche e zucchini.</p> <p>Le piante delle zucche sono vigorose, a fusti striscianti lunghi diversi metri o a portamento cespuglioso e fusto breve in varietà selezionate per la coltivazione in orti. Le foglie ed i piccioli sono ricoperti di ruvidi peli, i fiori sono grandi, di colore giallo intenso e di sesso diverso sulla stessa pianta; si riconoscono dal peduncolo che nei fiori maschili è assai più lungo; i fiori sono commestibili e oggetto di commercio, raccolti freschi e venduti a mazzi.</p> <p><strong>Varietà</strong></p> <p>Generalità: Proviene dall'America centrale. La zucca è pianta nota fino da tempi antichi, coltivata sia per il consumo del frutto maturo che per la raccolta di frutti immaturi, cioè zucchini. La zucca ha rappresentato, nei secoli passati una riserva alimentare nelle zone più povere. In seguito a selezioni e ibridazioni ora il mercato offre la possibilità di scelta fra le molte varietà di semi, zucche e zucchini.<br><br>Le piante delle zucche sono vigorose, a fusti striscianti lunghi diversi metri o a portamento cespuglioso e fusto breve in varietà selezionate per la coltivazione in orti. Le foglie ed i piccioli sono ricoperti di ruvidi peli, i fiori sono grandi, di colore giallo intenso e di sesso diverso sulla stessa pianta; si riconoscono dal peduncolo che nei fiori maschili è assai più lungo; i fiori sono commestibili e oggetto di commercio, raccolti freschi e venduti a mazzi.</p> <p><strong>Clima</strong></p> <p>Clima: la pianta esige un clima temperato caldo, temperatura ottimale 18-24°.<br>La coltivazione è favorita in climi miti. La temperatura adatta alla vegetazione di questo ortaggio è compresa fra i 10 o i 20-25 gradi; seminando all'aperto con temperature più basse dei 10 gradi, la germinazione è ritardata finchè il seme, al riparo nel terreno, avverte la temperatura ideale. Un trapianto eseguito a temperatura inferiore ai 10 gradi è errato e pregiudica i risultati.</p> <p><strong>Terreno</strong></p> <p>Terreno: esige un terreno di medio impasto, fresco e soffice, senza ristagni d'acqua e ben dotato di sostanza organica. La reazione ottimale è quella leggermente acida.<br>la zucca si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma se si desidera raggiungere migliori risultati si sceglierà un terreno sciolto, di medio impasto, ben lavorato e sminuzzato a cui si somministra una concimazione completa (12 12 12) in forma granulare.</p> <p><strong>Seminare</strong></p> <p>Semina: si semina direttamente nell'orto in aprile-maggio ponendo in ogni buchetta 4-5 semi alla profondità di 3 cm circa. Le buchette saranno distanziate 1,5 m tra le file e altrettanti stilla fila.<br>Per una coltura forzata si semina in vasetti in serra calda all'inizio di febbraio e si porta in serra fredda trapiantando dopo la metà di marzo (dopo quaranta giorni) per raccogliere da maggio in poi.<br>La semina a dimora deve risptettare le stesse distanze e si compie mettendo tre semi in ogni buchetta.<br>a dimora: marzo-maggio, in buche distanti fra loro cm 200-250 (3-4 semi ciascuna); profondità di semina cm 2-3; quantità di seme g 0,6-0,8/mq</p> <p><strong>Come concimare</strong></p> <p>Concimazioni e cure colturali: richiede poche cure colturali con risultati soddisfacenti.<br>la zucca è un ortaggio alquanto esigente in fatto di concimazione. Interreremo 5 q/100 mq di letame o composto maturo alla profondità di 35-40 cm durante i lavori di preparazione del terreno. Tra le cure ricordiamo: le irrigazioni estive, le sarchiature e zappettature per arieggiare il terreno e mantenerlo libero dalle infestanti, la cimatura del tralcio primario sopra alla seconda o quarta foglia per agevolare lo sviluppo dì germogli ascellari che a loro volta cimeremo. Il diradamento si pratica lasciando per ogni buchetta l'individuo più robusto. Esso si esegue allorché le piante presentano la terza foglia ben formata. Si può effettuare anche il diradamento dei frutti, mantenendone non più di 2 o 3 per pianta allo scopo di stimolare il loro ingrossamento. Le zucche vanno difese dalla siccità estiva con giuste irrigazioni. Sarchiature e diserbo manterranno soffice e pulito il terreno. Le esigenze idriche sono normali nella fase di germogliazione, elevate in seguito.<br>- diradamento: piante con 2-3 foglie, per lasciare I pianta per buca<br>- in semenzaio: non consigliabile; comunque da effettuarsi in vasetti con le modalità sopra descritte<br>- germogliazione: 4-12 giorni; temperatura ottimale 30 0C; temperatura minima 150C<br>Quando inizia la produzione si può somministrare nitrato di potassio in due riprese a distanza di 10 giorni.<br>Avvicendamento: sconsigliato il ripetersi della coltivazione sullo stesso terreno prima che siano trascorsi almeno 3 anni. Pianta da rinnovo, non deve seguire pomodoro, peperone, melanzana, fagiolo, pisello, anguria, melone, zucchino, cetriolo.<br>Concimazione: può associarsi a patata, pomodoro, fagiolo.</p> <p><strong>Raccolta</strong></p> <p>Raccolta: la raccolta è scalare. Avviene da fine estate a novembre, quando le foglie della pianta sono secche e i frutti maturi.</p> <p>Gli zucchini vanno raccolti quando sono ancora piccoli perché, lasciati sulla pianta, inibiscono la produzione di nuovi fiori e limitano la produzione.</p> <p>Le zucche invernali si raccolgono nell'autunno, si lasciano al sole a completare la maturazione e si conservano fresche, disposte su tavole di legno. Le piante da zucche invernali possono dare da tre a quattro grossi frutti ognuna.</p> <div><a href="http://www.youtube.com/watch?v=0X61-PCvpq4" target="_blank" rel="noreferrer noopener"><span><strong>http://www.youtube.com/watch?v=0X61-PCvpq4</strong></span></a></div> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
V 16 (5 S)
Semi di Cassabanana (Sicana odorifera)
Semi di CAVOLO MARINO

Semi di CAVOLO MARINO...

Prezzo 1,95 € SKU: VE 188
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5/ 5
<div id="idTab1" class="rte"> <h2 class=""><strong>Semi di CAVOLO MARINO (Crambe maritima L.)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>20 Semi in confezione.</strong></span></h2> <p>Il cavolo marino (Crambe maritima L.) è un ortaggio della famiglia delle Brassicaceae, poco conosciuto anche se non privo di un certo interesse alimentare.</p> <p>Il suo gusto è simile a quello degli altri cavoli, anche se più delicato.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>La pianta è di color glauco, comprende un grosso rizoma interrato, fusto grosso e ramoso e foglie con forme diverse: le inferiori pennatosette e quelle medie subrotonde. I fiori sono bianchi o rosei e sono riuniti in racemi. Il frutto è una siliqua indeiscente.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>La pianta non ha grandi esigenze climatiche e si adatta a tutti gli ambienti. Preferisce terreni sciolti, fertili e ben strutturati. La pianta si può propagare per seme o più frequentemente per talea di rizoma. La semina si esegue da marzo a giugno e può essere fatta sia in semenzaio sia in ambiente condizionato. La piantagione si attua quando le piante hanno 4-5 foglie. Di solito la piantagione va rinnovata ogni 7-8 anni dall’inizio della produzione. La propagazione per talea si effettua a marzo. Da una pianta in piena efficienza si prendono spezzoni di rizoma e si piantano in solchi nel terreno.</p> <p>Le cure a cui può essere sottoposto il cavolo marino sono come per le altre piante: la scerbatura, la concimazione in copertura, la ripulitura delle foglie secche. Per le piante in produzione va aggiunta la soppressione dei fiori. Per ottenere l’imbiancamento si copre il cespo ben sviluppato con un cappuccio.</p> <p>La raccolta si esegue a mano, usando un falcetto con cui si tagliano i cespi.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 188 (20 S)
Semi di CAVOLO MARINO
Semi di Cetrioli Carosello Barattiere

Semi di cetrioli Carosello...

Prezzo 1,45 € SKU: PK 9
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di Cetrioli Carosello Barattiere</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 5 o 10 semi.</strong></span></h2> <p>Vecchia varietà pugliese (Italia), cetriolo-melone ovale dolce con pelle verde chiaro liscia e croccante. L'interno bianco rivela una carne tenera sapida che è amara e non provoca indigestione come altri cetrioli. I frutti sono di 500 grammi di peso, rotondi, verde scuro, lisci, senza peli sulla pelle, contengono meno zuccheri semplici e meno sodio rispetto alle specie di cetriolo.</p> <p>Una varietà resistente alla siccità che funziona bene nella maggior parte dei luoghi, compresi i climi caldi.</p> <p>Periodo di maturazione: 60 giorni</p> <h2>COME SEMINARE:</h2> <p>La semina della Pianta Carosello Barattiere può essere effettuata o in piena terra o in vaso. Il terreno deve essere lavorato e si predilige un terreno abbastanza soffice, umido e leggero. I semi vanno distanziati tra loro di 3-4 volte il loro diametro e vanno interrati sempre in base al loro diametro (sempre 3-4 volte) in profondità. I semi abbastanza piccoli invece vanno lasciati quasi in superficie. Dopo aver proceduto con la semina si passa ad una leggera innaffiatura a pioggia o con un normale spruzzino in modo tale da non smuovere i piccoli semi e successivamente si procede con il compattare il terreno ed eliminare eventuali bolle d'aria. Duranta la germinazione bisogna mantenere il terreno costantemente umido senza eccedere. Le tempistiche di germinazione variano da pianta a pianta.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PK 9 (5 S)
Semi di Cetrioli Carosello Barattiere