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Semi di ribes selvatico...
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Il durian (noto anche con il nome di "durion"), italianizzato in durione, è il frutto degli alberi del genere Durio, soprattutto la specie Durio zibethinus, appartenente alla famiglia
Il durian (noto anche con il nome di "durion"), italianizzato in durione, è il frutto degli alberi del genere Durio, soprattutto la specie Durio zibethinus, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Il nome di questo frutto deriva dal malese, precisamente dal termine duri (spina) + il suffisso nominale an, traducibile in italiano con "frutto spinoso".
Particolarità e diffusione
La zona d'origine di questi frutti è il Sudest Asiatico, che è del resto anche la regione in cui la loro coltivazione e vendita sono più diffuse. In queste zone il durian è molto apprezzato, e l'appellativo che si è guadagnato presso le popolazioni locali è "re dei frutti". Il frutto di alcune specie emana un caratteristico odore, forte e penetrante anche quando il frutto è ancora chiuso, mentre altre specie sono inodori. Sebbene il gusto sia gradevole, l'odore del frutto quando presente risulta molto pungente e invade spesso le città della parte d'Asia in cui è diffuso, tanto che a Singapore, in Malesia e in Thailandia le autorità hanno esplicitamente vietato di introdurre i durian sui mezzi di trasporto pubblici.
Nel continente asiatico è abitualmente preparato con il riso, e in Cina è impiegato in pasticceria. La polpa cremosa del durian può anche essere mangiata al naturale, oppure aggiunta al gelato o allo yogurt. I semi sono commestibili e, tostati o grigliati, si prestano a venir consumati come le noci.
Il frutto può arrivare ad assumere una lunghezza di 30 centimetri e un diametro di 15, mentre per quanto riguarda il peso, se quello medio oscilla tra 2 e 3 chilogrammi, esistono esemplari che arrivano a pesarne anche 5. Il durian ha forma ovoidale o tondeggiante, ed esternamente presenta una buccia dura, di colore verde o marrone, ricca di spine piuttosto spesse. All'interno si trova la polpa, che può avere un colore giallo pallido o rossastro, a seconda della specie. L'interno è suddiviso in sezioni, separate da una membrana non commestibile.
Scheda tecnica