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Questa pianta ha frutti giganti
Semi di fagiolo gigante Eureka

Semi di fagiolo gigante Eureka

Prezzo 1,65 € SKU: VE 174 (10g)
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<h2 class=""><strong>Semi di fagiolo gigante Eureka</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per Confezione da 10&nbsp;(10g) semi.</strong></span></h2> Eureka è un fagiolo bianco e cespuglioso con chicchi estremamente grandi. Habitus forte, altezza media della pianta da 35 a 40 cm. I fagioli Eureka hanno un'ottima resa e sono resistenti alle malattie.<br><br>Ha un ottimo sapore ed è importante dire che si cucina facilmente e velocemente. È adatto per uso fresco ma anche per lavorazioni industriali. <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 174 (10g)
Semi di fagiolo gigante Eureka
Semi di Barbabietola rossa...

Semi di Barbabietola rossa...

Prezzo 1,35 € SKU: VE 204 (2g)
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<h2><strong>Semi di Barbabietola rossa Detroit</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per Confezione da 120 semi (2g).</strong></span></h2> La barbabietola Detroit Globe è una varietà molto antica di barbabietola che si comporta ancora molto bene. Varietà molto popolare per la coltivazione. Le radici a forma di globo rosso scuro crescono fino a 7 cm e ha un sapore molto buono. Top verdi con sfumature rosso scuro.<br><br>Questa pianta medicinale è nota come medicinale da circa 2000 anni. La barbabietola è un antianemico naturale, antibatterico, antitumorale, antipiretico, antiossidante, antisclerotico, disintossicante, diuretico, rimineralizzante.<br><br>Il succo di barbabietola rigenera il fegato e previene l'invecchiamento. Anche nella medicina antica, le barbabietole sono un rimedio per il sangue, più precisamente il trattamento dell'anemia, sebbene abbia un effetto curativo su una serie di altre malattie.<br><br>Le barbabietole regolano con successo la pressione sanguigna. Il succo di barbabietola è un utile antipiretico, perché abbassa la temperatura corporea elevata. I semi di barbabietola sono utilizzati per il trattamento terapeutico dei tumori genitali e intestinali.<br><br>Semina:<br>Semina direttamente da 1,5 cm di profondità da metà aprile a giugno.<script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 204 (2g)
Semi di Barbabietola rossa Detroit
Semi di ravanello Cherry Belle

Semi di ravanello Cherry Belle

Prezzo 1,35 € SKU: VE 205 (1g)
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5/ 5
<h2><strong>Semi di ravanello Cherry Belle</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per confezione da 100 semi (1g).</strong></span></h2> Il ravanello perfetto sia per i principianti che per i giardinieri esperti, il ravanello Cherry Belle ha un bell'aspetto e un buon sapore e cresce rapidamente.<br><br>La parola "belle" significa bello in francese. E Cherry Belle è un bellissimo esempio di ravanello che sembra proprio l'immagine di un poster di un negozio di alimentari verde: piccolo, uniformemente rotondo, rosso-rosa brillante e con carne bianca come la neve croccante e gustosa all'interno di quella pelle attraente.<br><br>I ravanelli Cherry Belle sono davvero rosso ciliegia e generalmente vengono raccolti quando raggiungono ¾ di pollice o al massimo un pollice di diametro. Poiché questa selezione di ravanelli è un inizio così precoce nel calendario del giardino, potrebbe volerci meno di un mese dal seme alla tavola!<br><br>La maggior parte dei coltivatori afferma che i ravanelli Cherry Belle maturano in un periodo compreso tra 21 e 27 giorni, quindi assicurati di tornare in giardino subito dopo la semina, per raccogliere queste deliziose verdure mentre sono più tenere. La germinazione per il ravanello Cherry Belle è di una settimana o meno.<br><br>Con quella rapida crescita, anche le cime verdi di Cherry Belle sono apprezzate per il loro contributo al tavolo. Per utilizzare i ravanelli, taglia l'intero ciuffo di verdure da ogni ravanello che raccogli. Quindi far galleggiare le verdure in una grande ciotola piena di acqua fredda, sollevare e scolare.<br><br>il ravanello Cherry Belle è una varietà premiata da circa 75 anni, un record che attesta la facilità di coltivazione. Questo ravanello si comporta bene anche nei tipi di terreno generalmente descritti come "poveri", cioè sottili e sabbiosi, o rotti e asciutti.<script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 205 (1g)
Semi di ravanello Cherry Belle
Semi di peperone dolce...

Semi di peperone dolce...

Prezzo 1,95 € SKU: PP 65 (1g)
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<h2 class=""><strong>Semi di peperone dolce Medaglia d'Oro</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per confezione da 120 </strong><strong style="font-size: 2rem;">(1g) </strong><strong>semi.</strong></span></h2> Varietà medio-precoce proveniente dalla Serbia nel tipo di paprika a corno, destinata alla produzione in campo e in serra. I frutti sono di colore rosso vivo, con un peso medio di 150-200 g e una lunghezza di 18-22 cm. La polpa del frutto è molto succosa e dolce, quindi si usa volentieri per insalate, barbecue, piatti cucinati...<br /><br />È adatto al mercato del fresco e alla lavorazione industriale. <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PP 65 (1g)
Semi di peperone dolce Medaglia d'Oro

Varietà dall'India

Questa pianta è pianta medicinale

Ayurveda Plant
Semi di Kulikhara,...

Semi di Kulikhara,...

Prezzo 3,95 € SKU: VE 207 (1g)
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<h2><strong>Semi di Kulikhara, Kokilaksah (Asteracantha longifolia)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per confezione da 450 semi (1g).</strong></span></h2> L'Asteracantha longifolia è una pianta erbacea medicinale della famiglia dell'acanto che cresce in luoghi paludosi ed è originaria dell'Asia tropicale e dell'Africa. In India è comunemente noto come kokilaksha o gokulakanta, in Sri Lanka come neeramulli. In Kerala è chiamato vayalchulli (വയൽച്ചുളളി). In Tamil si chiama Neermulli (நீர்முள்ளி).<br><br>Kulikhara, Kokilaksah, Long Leaves Barleria (Asteracantha longifolia) Nees, Acanthaceae, è una fonte della droga ayurvedica, 'Kokilaaksha' e della droga Unani, Talimakhana. I semi sono acri, amari, afrodisiaci, tonici, sedativi, usati per le malattie del sangue. La pianta è nota per possedere attività antitumorale, ipoglicemizzante, afrodisiaca, antibatterica, antiradicalica e perossidazione lipidica, epatoprotettiva ed ematopoietica. Contiene lupeolo, stigmasterolo, bollettino, acidi grassi e alcaloidi. Il presente articolo di revisione è incentrato su aspetti fitochimici, farmacologici e altri importanti aspetti di Talimakhana<br><br>Usi: le radici sono dolci, acide, amare, refrigeranti, diuretiche, antinfiammatorie, analgesiche, emopoietiche, epatoprotettive e toniche. È utile nelle infiammazioni, iperdipsia, stranguria, ittero e calcoli vescicali. È anche usato nella flatulenza e nella dissenteria. Le foglie sono emopoietiche, epatoprotettive, antinfiammatorie, antiossidanti, analgesiche, antidiabetiche, stomachiche, oftalmiche, diuretiche e toniche del fegato. È usato nell'ostruzione epatica, nell'ittero, nell'artrite, nei reumatismi e nelle malattie del tratto urogenitale. È utile nella flatulenza e in altre malattie legate allo stomaco. È utile nell'anemia e per curare le malattie del sangue. È usato per abbassare il livello di zucchero nel sangue. I semi sono gelatinosi, febbrifughi, ringiovanenti e tonici nervini. È usato in sensazioni di bruciore, febbre e mal di testa. È anche usato in diarrea e dissenteria. Una pasta di semi mescolata con latticello o siero di latte è data per la diarrea. Un decotto di radici è usato come diuretico e per curare reumatismi, gonorrea e altre malattie del tratto genito-urinario, ittero e anasarca.<script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 207 (1g)
Semi di Kulikhara, Kokilaksah (Asteracantha longifolia)
Semi di cetriolo Sprinter

Semi di cetriolo Sprinter

Prezzo 1,65 € SKU: PK 22
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5/ 5
<h2><strong>Semi di cetriolo Sprinter</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per Confezione da 30 - 40 semi (1 g).</strong></span></h2> Il cetriolo Sprinter è un'eccellente varietà di cetriolo dalla Serbia per insalate. La pianta è forte, ben ramificata, con lunghi germogli e foglie verde scuro.<br />Il frutto è di colore verde scuro uniforme, di forma cilindrica, la lunghezza media del frutto è di 18-25 cm. Il cetriolo Sprinter è una varietà medio-precoce, i primi frutti arrivano per la raccolta 58-60 giorni dopo la germinazione.<br /><br />Resistenza: caratterizzata da una maggiore tolleranza alla Phytophthora infestans e all'oidio <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PK 22 (1g)
Semi di cetriolo Sprinter
Semi di cetriolo Cetriolino...

Semi di cetriolo Cetriolino...

Prezzo 1,65 € SKU: PK 31
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5/ 5
<h2><strong>Semi di cetriolo Cetriolino di Palanka</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per Confezione da 30 - 40 semi (1 g).</strong></span></h2> Il cetriolo "Palanka Gherkin" è un'antica varietà originaria della Serbia. La pianta è rigogliosa con lunghi tralci, il frutto è cilindrico, verde con grosse verruche e prugnoli, sapore ottimo.<br>Il cetriolino di Palanka è una varietà di medie dimensioni che arriva al raccolto 50 giorni dopo la germinazione.<br><br>Scopo: adatto per l'inscatolamento e il consumo fresco<br><br>Nota: consigliato per la coltivazione in pieno campo<script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
PK 31 (1g)
Semi di cetriolo Cetriolino di Palanka

Varietà dalla Serbia
Semi di lattuga Vuka

Semi di lattuga Vuka

Prezzo 1,85 € SKU: VE 213 VS (1g)
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5/ 5
<div id="short_description_content" class="rte align_justify"> <h2><strong>Semi di lattuga Vuka</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per Confezione da 1000 semi (1g).</strong></span></h2> <p>Una lattuga primaverile primaverile serba, la rosetta è con foglie posate, le foglie sono tenere, di colore giallo-verde chiaro, con nervature debolmente espresse.<br>Le teste sono ben arricciate, sode, rotonde, del peso di 250-280 g. L'albero in fiore si sviluppa tardi, il che consente un uso prolungato della lattuga.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 213 VS (1g)
Semi di lattuga Vuka
Semi di Lino comune (Linum...

Semi di Lino comune (Linum...

Prezzo 1,35 € SKU: VE 215
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><strong>Semi di Lino comune (Linum usitatissimum)</strong></h2> <h2 class=""><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 120 (1g) semi.</strong></span></h2> <p>Il lino comune (Linum usitatissimum L., 1753) è una pianta della famiglia delle Linaceae. Fin dall'antichità è stato ampiamente coltivato in Etiopia e in Egitto; in una grotta, nella Repubblica della Georgia, sono state trovate fibre di lino tinte, databili al 30 000 a.C.</p> <p>Il lino è coltivato sia per i suoi semi che per la sua fibra. Dalle varie parti della pianta si ricavano tessuti, carta, medicinali, cordame (anche per le reti da pesca). Dai semi di lino si ottiene sia la farina che l'olio di lino, commestibile, che ha vari impieghi come integratore alimentare, come ingrediente in prodotti per il legno (finitura) e nell'industria delle vernici come olio siccativo e diluente. È inoltre utilizzato dall'industria cosmetica come ingrediente base di gel per capelli e sapone. Infine il lino è coltivato anche come pianta ornamentale da giardino.</p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>È una pianta erbacea annuale alta tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto, molto fragile, ramificato nella parte finale con foglie tenere, lanceolate. I fiori sono grandi, di colore azzurro-cielo[1] con 5 sepali, 5 petali, 5 stami gialli. I frutti sono capsule contenenti semi di piccole dimensioni e di colore dal bruno scuro al giallo paglierino, a seconda delle varietà. La radice è un corto fittone.</p> <p><strong>Coltivazione</strong></p> <p>La pianta del lino cresce con facilità in regioni a clima temperato. Nei paesi freddi si ottiene la migliore produzione di fibra: Russia, Paesi Bassi, Francia e Romania sono tra i primi produttori mondiali di fibra. Il lino è una pianta annuale, con un ciclo vegetativo di circa quattro mesi.</p> <p>Nell'area mediterranea si hanno prove della coltivazione e dell'utilizzo di lino risalenti a oltre 6.000 anni fa, mentre l'introduzione nel Nord-Europa avvenne in epoche preromane..</p> <p><strong><em>Usi</em></strong></p> <p><strong>Cucina</strong></p> <p>I principali prodotti alimentari che si ricavano dai semi di lino sono la farina e l'olio; la farina è di colore scuro. I semi possono essere consumati anche in purezza, integri e secchi, oppure ammollati in acqua e consumati appena germogliano. I semi bagnati diventano leggermente viscidi, ma ciò non ne inficia le proprietà nutritive.</p> <p><strong>Medicina</strong></p> <p>I semi di lino erano conosciuti nella medicina popolare come lassativo; alcuni studi moderni sembrano confermare la validità di tale uso[2]. Oggi, in fitoterapia l'olio di lino è anche consigliato come antinfiammatorio ed emolliente. Il lino contiene Omega-3, 6 e 9 e si ritiene che possa alleviare il diabete stabilizzando il livello di zuccheri nel sangue, ma il consumo eccessivo può ostacolare l'azione di alcuni medicinali somministrati oralmente, a causa del suo contenuto di fibre[3]. I semi sono inoltre usati nella medicina popolare per realizzare impiastri contro la tosse secca</p> <p><strong>Tessile</strong></p> <p>Dal lino si ottiene una fibra molto pregiata, morbida, flessibile e resistente; pur essendo qualitativamente superiore, ha costi di produzione più alti di quelli del cotone, che proprio per la maggior economicità lo ha progressivamente sostituito.</p> <p><strong>Curiosità</strong></p> <p>Il territorio del paese di Linera, in provincia di Catania, prima della sua fondazione, fu adibito alla coltivazione del lino e da essa la contrada venne indicata, appunto, le "linerie". Con la fondazione del nucleo abitato, avvenuta agli inizi del XIX secolo, il paese ha assunto la denominazione attuale in ricordo di queste antiche coltivazioni.</p> </div><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 215 (1g)
Semi di Lino comune (Linum usitatissimum)

Consigliamo questa pianta! Abbiamo testato questa pianta.
Semi di pomodoro Gargamella

Semi di pomodoro Gargamella

Prezzo 1,85 € SKU: VT 4 G
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5/ 5
<h2 class=""><strong>Semi di pomodoro Gargamella</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Prezzo per pacchetto di 10 semi.</strong></span></h2> Una nuova varietà di pomodori originaria degli USA, dai coltivatori Phil Seneca (Pittsburgh, Pennsylvania, USA). Questa varietà prende il nome da un personaggio immaginario dei Puffi. Gargamella, il mago malvagio che è il principale antagonista dei Puffi, indossa un mantello nero e scarpe rosse, e i colori nero e rosso del frutto ricordano i vestiti di Gargamella.<br><br>La pianta è forte, cresce alta, supera i 180 cm di altezza.<br><br>Può essere coltivato su due fusti principali, ed è necessaria la potatura.<br><br>Il frutto è ovale e alcuni hanno punte appuntite. Il peso del frutto è di circa 3,5-4,2 once. (100-120 gr). Il colore del frutto non ti lascerà indifferente. Sono neri vicino al gambo e arancioni con strisce rosse e marroni nella parte superiore. I frutti assomigliano a fiori color fiamma.<br><br>Il sapore è dolce, fruttato e simile al pomodoro. Le pareti sono solide e dolci.<br><br>Questo pomodoro sarà la guarnizione perfetta per i vostri piatti. Buonissimo anche da mangiare fresco.<br><br>È una buona scelta per l'essiccazione al sole. Anche una buona scelta per l'inscatolamento di frutta intera. <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VT 4 G (10 S)
Semi di pomodoro Gargamella

Questa pianta è pianta medicinale
Semi di piantaggine...

Semi di piantaggine...

Prezzo 1,25 € SKU: VE 216
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<h2><strong>Semi di piantaggine lanciuola (Plantago lanceolata)</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;" class=""><strong>Prezzo per Pacchetto di 560 semi (1g).</strong></span></h2> <p style="color: #202122; font-size: 14px;">La<span>&nbsp;</span><b>piantaggine lanciuola</b><span>&nbsp;</span>(<i><b>Plantago lanceolata</b></i><span>&nbsp;</span><small>L.,<span>&nbsp;</span>1753</small>) è una<span>&nbsp;</span>pianta<span>&nbsp;</span>erbacea<span>&nbsp;</span>officinale perenne della<span>&nbsp;</span>famiglia<span>&nbsp;</span>delle<span>&nbsp;</span>Plantaginaceae.</p> <p>Il nome generico (<i>Plantago</i>) deriva dalla parola<span>&nbsp;</span>latina<span>&nbsp;</span><i>planta</i><span>&nbsp;</span>e significa "pianta del piede" e fa riferimento alle piatte foglie<span>&nbsp;</span>basali<span>&nbsp;</span>di questa pianta simili a "piante di un piede".<sup id="cite_ref-2" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup><sup id="cite_ref-3" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup><span>&nbsp;</span>L'epiteto specifico<span>&nbsp;</span>(<i>lanceolata</i>) deriva dal latino<span>&nbsp;</span><i>lanceolatum</i><span>&nbsp;</span>e fa riferimento alla forma delle foglie simile alla punta delle lance.<sup id="cite_ref-4" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup><sup id="cite_ref-5" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></p> <p>Il<span>&nbsp;</span>nome scientifico<span>&nbsp;</span>della specie è stato definito da<span>&nbsp;</span>Linneo<span>&nbsp;</span>(1707–1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna<span>&nbsp;</span>classificazione scientifica<span>&nbsp;</span>degli organismi viventi, nella pubblicazione<span>&nbsp;</span><i>Species Plantarum</i>, 1: 113<sup id="cite_ref-6" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup>, del 1753.<sup id="cite_ref-7" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Descrizione">Descrizione</span></h2> <p>Le piante di questa voce hanno una altezza variabile da 20 a 50&nbsp;cm e oltre. La forma biologica è<span>&nbsp;</span>emicriptofita rosulata<span>&nbsp;</span>(H ros), ossia in generale sono piante<span>&nbsp;</span>erbacee<span>&nbsp;</span>acaule, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla<span>&nbsp;</span>lettiera<span>&nbsp;</span>o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una<span>&nbsp;</span>rosetta basale. Sono piante<span>&nbsp;</span>proterogine<span>&nbsp;</span>(gli<span>&nbsp;</span>ovuli<span>&nbsp;</span>maturano prima del<span>&nbsp;</span>polline<span>&nbsp;</span>per evitare l'autofecondazione in quanto sono piante soprattutto<span>&nbsp;</span>anemogame). In genere la<span>&nbsp;</span>pubescenza<span>&nbsp;</span>è formata da peli semplici.<sup id="cite_ref-Pignatti_8-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[8]</sup><sup id="cite_ref-BotSis_9-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[9]</sup><sup id="cite_ref-Motta_10-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[10]</sup><sup id="cite_ref-Stras_11-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[11]</sup><sup id="cite_ref-Kadereit_12-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[12]</sup><sup id="cite_ref-13" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[13]</sup></p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Radici">Radici</span></h3> <p>Le<span>&nbsp;</span>radici<span>&nbsp;</span>sono secondarie (sottili quasi capillari e contorte) da un<span>&nbsp;</span>rizoma<span>&nbsp;</span>legnoso e ingrossato.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Fusto">Fusto</span></h3> <p>La parte aerea della pianta consiste in uno o più<span>&nbsp;</span>assi fiorali<span>&nbsp;</span>(= scapi) allungati e privi di foglie. Gli scapi sono eretti striato-solcati (con cinque scanalature).</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Foglie">Foglie</span></h3> <p>Le<span>&nbsp;</span>foglie<span>&nbsp;</span>sono tutte in<span>&nbsp;</span>rosetta basale<span>&nbsp;</span>con disposizione spiralata e sono persistenti per tutto l'anno. La parte inferiore (1/2 - 3/5) è ristretta in una specie di<span>&nbsp;</span>picciolo<span>&nbsp;</span>a consistenza tenue lievemente<span>&nbsp;</span>alato, mentre la parte superiore è allargata con forme da lineari-lanceolate<span>&nbsp;</span>a ellittico-lanceolate. I bordi sono interi o debolmente dentati con denti distanziati. La superficie è percorsa da 3-5 nervature longitudinali ed è subglabra. Dimensione delle foglie: larghezza 1 – 3&nbsp;cm; lunghezza 8 – 25&nbsp;cm. Lunghezza del picciolo: 2 – 10&nbsp;cm.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Infiorescenza">Infiorescenza</span></h3> <p>Le<span>&nbsp;</span>infiorescenze<span>&nbsp;</span>sono delle<span>&nbsp;</span>spighe<span>&nbsp;</span>peduncolate<span>&nbsp;</span>composte da fiori riuniti in gran numero; i fiori sono<span>&nbsp;</span>sessili, piccoli e ridotti in ogni elemento. Le spighe hanno delle forme ovoidali compatte e brevi (prima sono coniche, poi cilindriche). Nell'infiorescenza sono presenti delle<span>&nbsp;</span>brattee<span>&nbsp;</span>carenate<span>&nbsp;</span>con forme ovato-acuminate lunghe 4 – 5&nbsp;mm. Lunghezza della spiga: da 1 a 5&nbsp;cm. Lunghezza del peduncolo: 10 – 60&nbsp;cm.</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Fiore">Fiore</span></h3> <p>I fiori sono<span>&nbsp;</span>ermafroditi,<span>&nbsp;</span>attinomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice<span>&nbsp;</span>–<span>&nbsp;</span>corolla<span>&nbsp;</span>-<span>&nbsp;</span>androceo<span>&nbsp;</span>–<span>&nbsp;</span>gineceo) e tetrameri (4-meri: la<span>&nbsp;</span>corolla<span>&nbsp;</span>e il calice sono più o meno a 4 parti).</p> <ul> <li>Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente<span>&nbsp;</span>formula fiorale:</li> </ul> <dl> <dd> <dl> <dd> <dl> <dd><b>X oppure *, K (4-5), [C (2+3) oppure (4), A 2+2 oppure 2] G (2), (supero), capsula</b>.<sup id="cite_ref-BotSis_9-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></dd> </dl> </dd> </dl> </dd> </dl> <ul> <li>Calice: il<span>&nbsp;</span>calice<span>&nbsp;</span>formato da 4<span>&nbsp;</span>sepali<span>&nbsp;</span>è<span>&nbsp;</span>gamosepalo<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>attinomorfo<span>&nbsp;</span>a forma di tubo terminante con 4 denti (la parte terminale dei quattro sepali). I sepali possono essere leggermente riuniti 2 a 2; quelli anteriori sono saldati in unica lamina bilobata; quelli posteriori sono liberi, acuminati e<span>&nbsp;</span>glabri<span>&nbsp;</span>o sparsamente pelosi. Il calice è inoltre persistente. Lunghezza dei sepali anteriori: 3 - 3,5&nbsp;mm.</li> <li>Corolla: la<span>&nbsp;</span>corolla<span>&nbsp;</span>formata da 4<span>&nbsp;</span>petali<span>&nbsp;</span>è<span>&nbsp;</span>gamopetala<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>attinomorfa<span>&nbsp;</span>(in realtà i petali da 5 sono diventati 4 per fusione dei due petali superiori). La corolla termina in un tubo allungato, liscio e senza peli, con 4 lobi<span>&nbsp;</span>patenti. I lobi hanno delle forme<span>&nbsp;</span>lanceolate, sono lunghi 2 - 2,2&nbsp;mm e hanno una colorazione da bianchiccia a bruno chiaro.</li> <li>Androceo: gli<span>&nbsp;</span>stami<span>&nbsp;</span>sono 4<span>&nbsp;</span>didinami<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>epipetali<span>&nbsp;</span>(sono<span>&nbsp;</span>adnati<span>&nbsp;</span>a metà della<span>&nbsp;</span>corolla) con disposizione alternata rispetto ai<span>&nbsp;</span>petali. Le<span>&nbsp;</span>antere<span>&nbsp;</span>sono grosse a due logge con base debolmente<span>&nbsp;</span>sagittata<span>&nbsp;</span>(le<span>&nbsp;</span>sacche polliniche<span>&nbsp;</span>sono divergenti) e<span>&nbsp;</span>deiscenza<span>&nbsp;</span>longitudinale. Il colore delle antere è bianco/giallastro (poi arancio). I grani<span>&nbsp;</span>pollinici<span>&nbsp;</span>sono<span>&nbsp;</span>tricolporati. Dimensione delle antere: 1,5&nbsp;mm.</li> <li>Gineceo: l'ovario<span>&nbsp;</span>è<span>&nbsp;</span>supero<span>&nbsp;</span>formato da due<span>&nbsp;</span>carpelli<span>&nbsp;</span>saldati (ovario<span>&nbsp;</span>biloculare; ma possono essere presenti da 1 fino a 4 loculi). In ogni loculo si trova uno o più<span>&nbsp;</span>ovuli<span>&nbsp;</span>a<span>&nbsp;</span>placentazione<span>&nbsp;</span>assile<span>&nbsp;</span>(se il loculo è uno solo, allora la placentazione può essere libera, centrale o basale). Gli ovuli hanno un solo<span>&nbsp;</span>tegumento<span>&nbsp;</span>e sono<span>&nbsp;</span>tenuinucellati<span>&nbsp;</span>(con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).<sup id="cite_ref-14" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[14]</sup><span>&nbsp;</span>Lo<span>&nbsp;</span>stilo<span>&nbsp;</span>è unico, filiforme con uno<span>&nbsp;</span>stigma<span>&nbsp;</span>cilindrico o usualmente bilobo (a volte lo stigma è piumoso). Il disco<span>&nbsp;</span>nettario<span>&nbsp;</span>è assente (l'impollinazione<span>&nbsp;</span>è soprattutto<span>&nbsp;</span>anemogama).</li> </ul> <p>Fioritura: da (marzo) maggio ad agosto (ottobre).</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Frutti">Frutti</span></h3> <p>I frutti sono delle<span>&nbsp;</span>capsule<span>&nbsp;</span>da ovoidi a ellissoidi con<span>&nbsp;</span>deiscenza<span>&nbsp;</span>trasversale (opercolata, ossia con coperchio) in parte nascoste dai<span>&nbsp;</span>sepali<span>&nbsp;</span>persistenti. I<span>&nbsp;</span>semi<span>&nbsp;</span>hanno la faccia interna concava e sono pochi (1 o 2). I<span>&nbsp;</span>cotiledoni<span>&nbsp;</span>sono paralleli al lato ventrale. Lunghezza dei semi: 3&nbsp;mm</p> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Riproduzione">Riproduzione</span></h2> <ul> <li>Impollinazione: l'impollinazione<span>&nbsp;</span>avviene in parte tramite insetti (impollinazione entomogama), ma soprattutto tramite il vento (impollinazione anemogama).<sup id="cite_ref-Pignatti_8-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[8]</sup></li> <li>Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).</li> <li>Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento –<span>&nbsp;</span>disseminazione<span>&nbsp;</span>anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione<span>&nbsp;</span>mirmecoria), ma anche da uccelli.<sup id="cite_ref-BotSis_9-2" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></li> </ul> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Distribuzione_e_habitat">Distribuzione e habitat</span></h2> <table class="ambox metadata noprint plainlinks avviso avviso-contenuto"> <tbody> <tr> <td class="avviso-immagine mbox-image noprint"> <div><img alt="Ampliare le prospettive!" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c5/Local-important.svg/40px-Local-important.svg.png" decoding="async" width="40" height="40" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c5/Local-important.svg/60px-Local-important.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c5/Local-important.svg/80px-Local-important.svg.png 2x" data-file-width="200" data-file-height="200"></div> </td> <td class="avviso-testo mbox-text"> <div class="mbox-text-div"><b>Questa voce o sezione sull'argomento botanica ha un'ottica geograficamente limitata</b>. <div class="hide-when-compact" style="font-size: 12.6px;"> <div class="noprint"><hr>Contribuisci<span>&nbsp;</span>ad ampliarla o proponi le modifiche in<span>&nbsp;</span>discussione. Se la voce è approfondita, valuta se sia preferibile renderla una voce secondaria, dipendente da una più generale. Segui i suggerimenti del<span>&nbsp;</span>progetto di riferimento.</div> </div> </div> </td> </tr> </tbody> </table> <div class="thumb tright"> <div class="thumbinner" style="font-size: 13.16px;"> <div class="thumbcaption" style="font-size: 12.3704px;"> <div class="magnify"></div> Distribuzione della pianta<br>(Distribuzione regionale<sup id="cite_ref-CIVF_15-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[15]</sup><span>&nbsp;</span>– Distribuzione alpina<sup id="cite_ref-FA_16-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[16]</sup>)</div> </div> </div> <ul> <li>Geoelemento: il tipo<span>&nbsp;</span>corologico<span>&nbsp;</span>(area di origine) è<span>&nbsp;</span>Eurasiatico<span>&nbsp;</span>diventato<span>&nbsp;</span>Cosmopolita.</li> <li>Distribuzione: in<span>&nbsp;</span>Italia<span>&nbsp;</span>è una specie comune ed è presente ovunque sia in pianura che sui rilievi. Nelle<span>&nbsp;</span>Alpi<span>&nbsp;</span>è presente su entrambi i versanti (Meridionale e Settentrionale). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella<span>&nbsp;</span>Foresta Nera,<span>&nbsp;</span>Vosgi,<span>&nbsp;</span>Massiccio del Giura,<span>&nbsp;</span>Massiccio Centrale,<span>&nbsp;</span>Pirenei,<span>&nbsp;</span>Alpi Dinariche,<span>&nbsp;</span>Monti Balcani<span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span>Carpazi.<sup id="cite_ref-FA_16-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[16]</sup><span>&nbsp;</span>Nel resto dell'Europa<span>&nbsp;</span>e nell'areale del<span>&nbsp;</span>Mediterraneo<span>&nbsp;</span>è ovunque presente (Transcaucasia,<span>&nbsp;</span>Anatolia,<span>&nbsp;</span>Asia<span>&nbsp;</span>mediterranea e<span>&nbsp;</span>Africa del Nord).<sup id="cite_ref-Euromed_17-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[17]</sup></li> <li>Habitat: l'habitat<span>&nbsp;</span>tipico sono gli incolti, le aree lungo le vie, i campi, le vigne, gli ambienti ruderali e altre zone<span>&nbsp;</span>sinantropiche. Il<span>&nbsp;</span>substrato<span>&nbsp;</span>preferito è<span>&nbsp;</span>calcareo<span>&nbsp;</span>ma anche<span>&nbsp;</span>siliceo<span>&nbsp;</span>con<span>&nbsp;</span>pH<span>&nbsp;</span>neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.<sup id="cite_ref-FA_16-2" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></li> <li>Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 2000<span>&nbsp;</span>m&nbsp;s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali:<span>&nbsp;</span>collinare,<span>&nbsp;</span>montano,<span>&nbsp;</span>subalpino<span>&nbsp;</span>e in parte quello<span>&nbsp;</span>alpino<span>&nbsp;</span>(oltre a quello planiziale – a livello del mare)</li> </ul> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Fitosociologia">Fitosociologia</span></h3> <h4 style="color: #000000;"><span class="mw-headline" id="Areale_alpino">Areale alpino</span></h4> <p>Dal punto di vista<span>&nbsp;</span>fitosociologico<span>&nbsp;</span>alpino la<span>&nbsp;</span>specie<span>&nbsp;</span>di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<sup id="cite_ref-FA_16-3" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[16]</sup></p> <ul> <li>Formazione: comunità delle macro- e<span>&nbsp;</span>megaforbie<span>&nbsp;</span>terrestri</li> </ul> <dl> <dd> <ul> <li>Classe:<span>&nbsp;</span><i>Molinio-Arrhenatheretea</i></li> </ul> </dd> </dl> <h4 style="color: #000000;"><span class="mw-headline" id="Areale_italiano">Areale italiano</span></h4> <p>Per l'areale completo italiano la<span>&nbsp;</span>specie<span>&nbsp;</span>di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<sup id="cite_ref-Prodromo_18-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[18]</sup></p> <ul> <li>Macrotipologia: vegetazione delle praterie.</li> </ul> <dl> <dd> <ul> <li>Classe:<span>&nbsp;</span><i>Molinio-arrhenatheretea</i></li> </ul> <dl> <dd> <ul> <li>Ordine:<span>&nbsp;</span><i>Arrhenatheretalia elatioris</i></li> </ul> <dl> <dd> <ul> <li>Alleanza:<span>&nbsp;</span><i>Arrhenatherion elatioris</i></li> </ul> </dd> </dl> </dd> </dl> </dd> </dl> <p>Descrizione: l'alleanza<span>&nbsp;</span><i>Arrhenatherion elatioris</i><span>&nbsp;</span>fa riferimento a prati regolarmente falciati, almeno due volte l'anno (il loro abbandono conduce, spesso anche rapidamente, a fasi di incespugliamento), e concimati in modo non intensivo, su suoli relativamente profondi. Si tratta di comunità floristicamente ricche che sono distribuite dal fondovalle (alta pianura) ai 1000 (1500 m sui pendii soleggiati). L'alleanza<span>&nbsp;</span><i>Arrhenatherion elatioris</i><span>&nbsp;</span>è distribuita in Italia settentrionale, nell'Europa centrale atlantica e nelle aree alpine e caucasiche.<sup id="cite_ref-19" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[19]</sup></p> <p>Altre alleanze per questa specie sono:<sup id="cite_ref-Prodromo_18-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></p> <ul> <li>Echio plantaginei-Galactition tomentosae</li> <li>Koelerio macranthae-Phleion phleoidis</li> <li>Armerion aspromontanae</li> <li>Periballio-Trifolion subterranei</li> <li>Cerastionbsp;arvensis-Cynosurenionnbsp;cristati</li> <li>Trifolio resupinati-Cynosurenion cristati</li> <li>Lolio perennis-Plantaginion majoris</li> <li>Plantaginion cupanii</li> </ul> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Tassonomia">Tassonomia</span></h2> <p>La<span>&nbsp;</span>famiglia<span>&nbsp;</span>di appartenenza della specie (Plantaginaceae) comprende 113<span>&nbsp;</span>generi<span>&nbsp;</span>e 1800<span>&nbsp;</span>specie<sup id="cite_ref-BotSis_9-3" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[9]</sup><span>&nbsp;</span>(114 generi e 2100 specie<sup id="cite_ref-Stras_11-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[11]</sup><span>&nbsp;</span>o anche 90 generi e 1900 specie<sup id="cite_ref-20" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[20]</sup><span>&nbsp;</span>secondo altre fonti) ha una distribuzione più o meno cosmopolita ma con molti taxa distribuiti soprattutto nelle zone temperate e nell'areale mediterraneo. Il genere<span>&nbsp;</span><i>Plantago</i><span>&nbsp;</span>si compone di oltre 250 specie una trentina delle quali sono presenti nella flora spontanea italiana. All'interno della famiglia<span>&nbsp;</span>Plantaginaceae<span>&nbsp;</span>il genere è descritto nella tribù<span>&nbsp;</span>Plantagineae.<sup id="cite_ref-Olm_21-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[21]</sup></p> <p>Il genere Plantago è suddiviso in 4 sottogeneri (subg.<span>&nbsp;</span><i>Plantago</i>; subg.<span>&nbsp;</span><i>Coronopus</i><span>&nbsp;</span><small>(Lam. &amp; DC.) Rahn</small>; subg.<span>&nbsp;</span><i>Psyllium</i><span>&nbsp;</span><small>(Juss.) Harms</small>; subg.<span>&nbsp;</span><i>Bougueria</i><span>&nbsp;</span><small>(Decne) Rahn &amp; Reiche</small>). La specie di questa voce è descritta all'interno del sottogenere<span>&nbsp;</span><i>Plantago</i><span>&nbsp;</span>sect.<span>&nbsp;</span><i>Psyllium</i><span>&nbsp;</span>insieme ad altre specie come<span>&nbsp;</span><i>Plantago afra</i><span>&nbsp;</span><small>L.</small><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><i>Plantago lagopus</i><span>&nbsp;</span><small>L.</small>.<sup id="cite_ref-22" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[22]</sup></p> <p>La<span>&nbsp;</span>specie<span>&nbsp;</span><i>P. lanceolata</i><span>&nbsp;</span>nell'areale italiano appartiene al<span>&nbsp;</span><i><b>Gruppo di P. lanceolata</b></i><sup id="cite_ref-Pignatti_8-2" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[8]</sup><span>&nbsp;</span>definito da alcuni caratteri comuni come la forma delle foglie<span>&nbsp;</span>lanceolato-lineari con bordi interi e scapi allungati spesso striato-scanalati. Il gruppo è formato dalle seguenti specie (oltre a quella di questa voce):<span>&nbsp;</span><i>Plantago argentea</i><span>&nbsp;</span><small>Chaix</small><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><i>Plantago altissima</i><span>&nbsp;</span><small>L</small>. Di seguito sono indicate le differenze morfologiche più evidenti tra queste tre specie:</p> <ul> <li><i>P. lanceolata</i>: la radice principale è suddivisa in radichette secondarie sottili (quasi capillari e contorte).</li> <li><i>P. altissima</i>: le radici secondarie sono grosse da una<span>&nbsp;</span>rizoma<span>&nbsp;</span>orizzontale; lo scapo è distintamente solcato; le foglie sono<span>&nbsp;</span>glabre; le<span>&nbsp;</span>brattee<span>&nbsp;</span>sono lunghe 6 – 7&nbsp;mm.</li> <li><i>P. argentea</i>: le radici secondarie sono grosse da una rizoma verticale o obliquo; lo scapo è debolmente solcato; le foglie sono argenteo-sericee; le brattee sono lunghe 3,5 – 5&nbsp;mm.</li> </ul> <p>Dal punto di vista<span>&nbsp;</span>ecologico<span>&nbsp;</span>mentre<span>&nbsp;</span><i>P. lanceolata</i><span>&nbsp;</span>è<span>&nbsp;</span>sinantropica, le altre due specie vivono nella vegetazione naturale. E probabilmente non formano neppure un complesso<span>&nbsp;</span>poliploide<span>&nbsp;</span>in quanto<span>&nbsp;</span><i>P. lanceolata</i><span>&nbsp;</span>e<span>&nbsp;</span><i>P. altissima</i><span>&nbsp;</span>sono<span>&nbsp;</span>diploidi<span>&nbsp;</span>con 2n = 12, mentre<span>&nbsp;</span><i>P. argentea</i><span>&nbsp;</span>è<span>&nbsp;</span>esaploide<span>&nbsp;</span>con 2n = 72<sup id="cite_ref-Pignatti_8-3" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[8]</sup><span>&nbsp;</span>(altre fonti per<span>&nbsp;</span><i>P. argentea</i><span>&nbsp;</span>forniscono il valore 2n = 12<sup id="cite_ref-23" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[23]</sup>).</p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span id="Variabilit.C3.A0"></span><span class="mw-headline" id="Variabilità">Variabilità</span></h3> <p>La specie<span>&nbsp;</span><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>nell'areale italiano è variabile. In ambienti aridi l'indumento è più densamente<span>&nbsp;</span>tomentoso<span>&nbsp;</span>(alla base delle foglie spesso è presente un batuffolo cotonoso), la spiga è più ovata (larghezza 6&nbsp;mm; lunghezza 12&nbsp;mm). Questa varietà che in passato era indicata con la denominazione di var.<span>&nbsp;</span><i>sphaerostachya</i><span>&nbsp;</span><small>Mert. et Koch</small>, ora è considerata un sinonimo della specie principale. Nel<span>&nbsp;</span>Meridione<span>&nbsp;</span>è descritta un'altra varietà (var.<span>&nbsp;</span><i>mediterranea</i><span>&nbsp;</span><small>(Kerner) Pilger</small><span>&nbsp;</span>- anche questa un sinonimo) con le foglie allargate (larghezza 4 – 8&nbsp;cm; lunghezza 30 – 35&nbsp;cm), con indumento tomentoso o<span>&nbsp;</span>glabro, con la spiga a forma cilindrica lunga 4 – 8&nbsp;cm, con i<span>&nbsp;</span>sepali<span>&nbsp;</span>posteriori densamente villosi sulla<span>&nbsp;</span>carena<span>&nbsp;</span>e con la<span>&nbsp;</span>corolla<span>&nbsp;</span>con i lobi<span>&nbsp;</span>ialini.<sup id="cite_ref-Pignatti_8-4" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[8]</sup></p> <h3 style="color: #000000; font-size: 1.2em;"><span class="mw-headline" id="Sinonimi">Sinonimi</span></h3> <p>Questa entità ha avuto nel tempo diverse<span>&nbsp;</span>nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i<span>&nbsp;</span>sinonimi<span>&nbsp;</span>più frequenti:<sup id="cite_ref-TPL_1-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup><sup id="cite_ref-Euromed_17-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></p> <div class="colonne"> <ul> <li><i>Arnoglossum lanceolatum</i><span>&nbsp;</span><small>(L.) Gray</small></li> <li><i>Lagopus lanceolatus</i><span>&nbsp;</span><small>(L.) Fourr.</small></li> <li><i>Lagopus timbali</i><span>&nbsp;</span><small>Fourr.</small></li> <li><i>Plantago azorica</i><span>&nbsp;</span><small>Hochst.</small></li> <li><i>Plantago capitata</i><span>&nbsp;</span><small>Ten.</small></li> <li><i>Plantago decumbens</i><span>&nbsp;</span><small>Rchb.</small></li> <li><i>Plantago dubia</i><span>&nbsp;</span><small>L.</small></li> <li><i>Plantago eriophora</i><span>&nbsp;</span><small>Hoffmanns. &amp; Link</small></li> <li><i>Plantago glabriflora</i><span>&nbsp;</span><small>Sakalo</small></li> <li><i>Plantago glareosa</i><span>&nbsp;</span><small>A. Kern.</small></li> <li><i>Plantago hungarica</i><span>&nbsp;</span><small>Waldst. &amp; Kit.</small></li> <li><i>Plantago lanuginosa</i><span>&nbsp;</span><small>Bastard</small></li> <li><i>Plantago mediterranea</i><span>&nbsp;</span><small>Strobl</small></li> <li><i>Plantago sinuata</i><span>&nbsp;</span><small>Lam.</small></li> <li><i>Plantago sphaerostachya</i><span>&nbsp;</span><small>Hegetschw.</small></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>subsp.<span>&nbsp;</span><i>communis</i><span>&nbsp;</span><small>(Schltdl.) Pott.-Alap.</small></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>subsp.<span>&nbsp;</span><i>dubia</i><span>&nbsp;</span><small>(L.) Dostál</small></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>subsp.<span>&nbsp;</span><i>lanuginosa</i><span>&nbsp;</span><small>(Bastard) Arcang.</small></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>subsp.<span>&nbsp;</span><i>lanuginosa</i><span>&nbsp;</span><small>Arcang.</small></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>subsp.<span>&nbsp;</span><i>sphaerostachya</i></li> <li><i>Plantago lanceolata</i><span>&nbsp;</span>var.<span>&nbsp;</span><i>sphaerostachya</i><span>&nbsp;</span><small>Mert. &amp; W. D. J. Koch</small></li> </ul> </div> <h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span id="Usi_e_propriet.C3.A0"></span><span class="mw-headline" id="Usi_e_proprietà">Usi e proprietà</span></h2> <table class="noprint disclaimer"> <tbody> <tr> <td> <div class="center"> <div class="floatnone"><img alt="Avvertenza" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/27px-Nuvola_apps_important.svg.png" decoding="async" title="Avvertenza" width="27" height="23" srcset="//upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/41px-Nuvola_apps_important.svg.png 1.5x, //upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f7/Nuvola_apps_important.svg/54px-Nuvola_apps_important.svg.png 2x" data-file-width="600" data-file-height="500"></div> </div> </td> <td><i>Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:<span>&nbsp;</span>leggi le avvertenze.</i></td> </tr> </tbody> </table> <p>Le foglie sono disponibili tutto l'anno e sono usate come radicchio, crude in insalata, oppure cotte come gli spinaci. Bollendo rilasciano un odore simile a quello dei funghi champignon. Le foglie hanno proprietà astringenti. Veniva usata anticamente contro le infiammazioni come<span>&nbsp;</span>emorroidi<span>&nbsp;</span>e malattie dell'apparato respiratorio, oppure veniva data ai giovani anemici. Il capolino dell'infiorescenza è molto più ricco di mucillagine e ha proprietà lassative. Come tutte le plantago possiede doti fortemente cicatrizzanti e difatti in erboristeria le foglie fresche, che contengono mucillatannino, minutamente tritate, poste a contatto con una ferita tramite bendaggio favoriscono una rapida guarigione della ferita stessa e bloccano le<span>&nbsp;</span>emorragie. È consigliato l'uso contro le<span>&nbsp;</span>congiuntiviti<span>&nbsp;</span>e le infiammazioni<span>&nbsp;</span>palpebrali.<sup id="cite_ref-Piamed_24-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[24]</sup></p> <p>È pianta visitata dalle<span>&nbsp;</span>api<span>&nbsp;</span>per il suo<span>&nbsp;</span>polline.<sup id="cite_ref-25" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup><span class="mw-headline" id="Altre_notizie"></span></p> <p style="color: #202122; font-size: 14px;"><br><br><br><br><br><br><sup id="cite_ref-TPL_1-0" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup></p> <br> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 216 (1g)
Semi di piantaggine lanciuola (Plantago lanceolata)

Questa pianta ha frutti giganti
Semi di barbabietole Black...

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P 4 (20 S)
Semi di barbabietole Black Mountain