Elenco dei prodotti per la marca Seeds Gallery

Semi prodotti da Seeds Gallery

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Varietà dalla Serbia
400+ Semi di Pomodoro Cherry Belle 5.5 - 2

400+ Semi di Pomodoro...

Prezzo 5,50 € SKU: VT 131
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<div id="idTab1" class="rte"> <h2><span style="font-size: 14pt;" class=""><strong>400+ Semi di Pomodoro Cherry Belle</strong></span></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong><span style="font-size: 14pt;">Prezzo per Confezione da 400+ semi.</span> &nbsp;</strong></span></h2> <div>Il frutto è piccolo 20-25 g, globoso, di colore rosso vivo, sodo e resistente alle spaccature. Pianta rustica ad accrescimento precoce, per serra e pieno campo. Ottima resistenza al Fusarium e Verticiliom. Sopporta molto bene i trasporti. Si semina in semenzaio da Febbraio a Maggio.</div> <div>Una pianta ideale per piccoli giardini, balconi e terrazze.</div> </div> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VT 131 (1g)
400+ Semi di Pomodoro Cherry Belle 5.5 - 2

Varietà dalla Serbia
100 Semi di popcorn - Crescere il tuo 3 - 3

50 Semi di popcorn -...

Prezzo 1,95 € SKU: VE 104
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<h2 class=""><strong>Semi di popcorn - Crescere il tuo</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 50 semi (10g).</strong></span></h2> <p>100% NATURALE POPCORN</p> <p>NON OGM, NON GENETICAMENTE MODIFICATO. SEMPLICEMENTE PURO E NATURALE!</p> <p>Il<span>&nbsp;</span><b>pop-corn</b><span>&nbsp;</span>o<span>&nbsp;</span><b>popcorn</b><span>&nbsp;</span>è un alimento ottenuto tramite riscaldamento di chicchi di<span>&nbsp;</span>mais<span>&nbsp;</span><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">(sottospecie di tipo Everta)</span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup>, come suggerisce il nome stesso (dall'abbreviazione<span>&nbsp;</span>inglese<span>&nbsp;</span>di<span>&nbsp;</span><i>popped corn</i>,<span>&nbsp;</span><i>pop</i><span>&nbsp;</span>= scoppiare, e<span>&nbsp;</span><i>corn</i><span>&nbsp;</span>= granturco)<sup id="cite_ref-Treccani_1-0" class="reference">[1]</sup>.</p> <p>Il pop-corn viene generalmente cosparso di<span>&nbsp;</span>sale<span>&nbsp;</span>oppure<span>&nbsp;</span>zucchero, ma esistono numerose varianti, per esempio al<span>&nbsp;</span>caramello, al<span>&nbsp;</span>miele, al<span>&nbsp;</span>cioccolato<span>&nbsp;</span>e al burro fuso. Viene consumato sia caldo che freddo. Viene molto spesso servito nei<span>&nbsp;</span>cinema.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Preparazione">Preparazione</span></h2> <p>Per la preparazione casalinga dei pop-corn - senza l'aiuto di macchine specifiche - è possibile utilizzare una padella con fondo spesso e coperchio, unta leggermente d'olio con un tampone di<span>&nbsp;</span>carta da cucina. La si pone su fuoco vivo con una quantità di chicchi che non coprano completamente il fondo. Quando, dopo un minuto circa, i primi chicchi cominciano a scoppiare, la si scuote in modo da far rotolare i chicchi sul fondo per evitare bruciature. Terminata la cottura, togliere il coperchio per lasciare evaporare l'umidità residua e salare con sale da cucina polverizzato su un tagliere di legno usando la pancia di un cucchiaio come macina. In alternativa all'olio vengono spesso utilizzati per la cottura la<span>&nbsp;</span>margarina<span>&nbsp;</span>vegetale o il<span>&nbsp;</span>burro<sup id="cite_ref-2" class="reference">[2]</sup>.</p> <p>In alternativa, esistono macchine per preparare i pop-corn che utilizzano l'aria<span>&nbsp;</span>calda anziché l'olio, oppure è possibile utilizzare allo scopo il<span>&nbsp;</span>forno a microonde, con i pop-corn da cucinare contenuti in un sacchetto<sup id="cite_ref-cibo360_3-0" class="reference">[3]</sup>.</p> <h2><span class="mw-headline" id="Motivo_dello_scoppio">Motivo dello scoppio</span></h2> <p>Come tutti i chicchi dei<span>&nbsp;</span>cereali<span>&nbsp;</span>ogni seme di mais contiene una certa quantità di umidità rinchiusa nel suo<span>&nbsp;</span>endosperma<span>&nbsp;</span>amidaceo. A differenza dei chicchi degli altri cereali, l'involucro esterno o<span>&nbsp;</span>pericarpo<span>&nbsp;</span>del seme di mais è spesso impregnato di umidità.</p> <p>Nel momento in cui il seme viene riscaldato e l'acqua ivi contenuta portata ad<span>&nbsp;</span>ebollizione, si genera un'alta pressione interna<sup id="cite_ref-bressa_4-0" class="reference">[4]</sup>. Nel seme degli altri cereali (e in quelli danneggiati del mais), il vapore si disperde velocemente, ma in quelli saldamente sigillati, il vapore viene trattenuto dal pericarpo, mentre la pressione inizia a crescere fino a creare un'improvvisa e piccola esplosione, la cui forza è tale da rivoltare l'interno del seme. Questo è molto importante in quanto l'umidità distribuita regolarmente per tutto l'endosperma amidaceo a seguito dell'esplosione rivolta l'endosperma verso l'esterno in una leggera schiuma bianca che dà al popcorn il suo classico aspetto.</p> <p>I chicchi di mais non scoppiati durante la cottura possono dipendere da:</p> <ol> <li>insufficiente umidità per creare sufficiente vapore per generare l'esplosione.</li> <li>secondo le ricerche di Bruce Hamaker della<span>&nbsp;</span>Purdue University<sup id="cite_ref-5" class="reference">[5]</sup>, una falla, presente nel pericarpo, in grado di far fuoriuscire l'umidità. In questo modo non si raggiungerà mai la pressione sufficiente a generare l'esplosione.</li> <li>distribuzione del calore non uniforme, per cui il chicco non è stato riscaldato a sufficienza, oppure al contrario l'esposizione è tanto violenta per cui il pericarpo si carbonizza su un lato, facendo uscire l'umidità.<span>&nbsp;</span><span class="chiarimento" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">La presenza di un grasso (olio o burro) è necessaria per la distribuzione uniforme del calore e per evitare la carbonizzazione del pericarpo</span><sup class="noprint chiarimento-apice" title="Il testo selezionato deve essere comprovato da una fonte affidabile. Modifica la pagina per aggiungere fonti.">[<i>senza&nbsp;fonte</i>]</sup>.</li> </ol> <h2><span class="mw-headline" id="Leggende_metropolitane">Leggende metropolitane</span></h2> <p>È una leggenda metropolitana quella secondo cui il campo elettromagnetico creato da uno o più telefoni cellulari possa far scoppiare i chicchi di mais. Infatti le semplici onde elettromagnetiche non provocano l'aumento di temperatura necessario ad innescare la reazione all'interno del pericarpo.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VE 104 (10g)
100 Semi di popcorn - Crescere il tuo 3 - 3

Varietà dal Perù
Semi di Peperoncino Charapita 2.25 - 1

500 Semi di peperoncino...

Prezzo 70,00 € SKU: C 24 (0.9g)
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<h2>500 Semi di peperoncino Charapita</h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 500 (0,9 g) semi.</strong></span></h2> <p><strong>Le nostre piante Charapita 2019 crescono bene (vedi foto)</strong></p> <p><strong>Come puoi vedere dalle nostre foto, che i semi provengono dalle nostre stesse piante (organicamente è cresciuto) e sai cosa otterrai dai semi che acquisti da noi ...<span>&nbsp;</span></strong></p> <p>Prezzo al chilo 25000 Euro! Il Charapita, conosciuto anche come Aji charapa, Aji charapita, Charapilla, Yellow fire, Jellybean, è una varietà semi-domesticata di Capsicum chinense. E’ diffuso nella regione settentrionale delle giungle del Perù e in tutta l'Amazzonia. Oggi viene coltivato senza una regolare commercializzazione. Si trova però confezionato nei supermercati della città di Iquitos sotto forma di salsa. E’ a questa città che deve il suo nome, poichè i cui abitanti sono chiamati Charapas, termine dialettale che descrive la mentalità rilassata della gente. E’ l’analogo del Cumari in Brasile. La pianta ha portamento cespuglioso e raggiunge l’altezza di 1 mt. Produce centinaia di frutti molto piccoli di forma sferica mediamente tra i 5-8 mm di diametro che a maturazione sono di colore giallo. Quello giallo è più prevalente. Da maturi hanno una pelle molto sottile, croccante con un grappolo di semi al centro. Il gusto e l'odore ricordano l’Habanero, con una leggera tendenza di limone, e sono molto succosi. Sono utilizzati freschi per insaporire salsa, insalate. Più recentemente usati per produzione di birra piccante arigianale. Piccantezza media, 30.000-50.000 SHU.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
C 24 (0.9g)
Semi di Peperoncino Charapita 2.25 - 1

Varietà dalla Germania
Semi Di Pomodoro Goldene Königin

850 Semi Di Pomodoro...

Prezzo 15,00 € SKU: VT 60
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<h2 class=""><em>850 Semi Di Pomodoro Goldene Königin</em></h2> <h2><span style="color: #d0121a;"><strong>Prezzo per confezione da 850 semi.</strong></span></h2> <p>Un pomodoro giallo, sia in serra e può essere coltivata all'aperto. Il frutto è di circa 100 grammi e hanno il loro specifico, ma il gusto dolce.  Porta 5-6 frutti dorati per grappolo, da 100g, tondi, di 6-8 cm di diametro, dal sapore dolce e gustoso.</p> <p>Uno dei più antichi cimelio di dalla Germania, conosciuta dal 1886.</p> <p> </p> <p>Forma dei frutti : Tondo liscio</p> <p>Colore dei frutti : Giallo</p> <p>Paese di origine : Germania</p> <p>Anno di creazione : 1886</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
VT 60 (3g)
Semi Di Pomodoro Goldene Königin

Varietà dal Perù
Aji Panca Peperoncino Nero...

Aji Panca Peperoncino Nero...

Prezzo 1,65 € SKU: Z 2 APP
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<h2><strong>Aji Panca Peperoncino Nero Peruviano In Polvere</strong></h2> <h2><span style="color: #f80000;"><strong>Il prezzo è per 5 grammi di polvere.</strong></span></h2> <p>Ci sono tanti modi in cui puoi usare il peperoncino Ají panca. Cuocetelo in zuppe, tritatelo e buttatelo in insalata o usatelo come contorno per diversi piatti di carne. L'elenco delle ricette di peperoncino Ají panca è pressoché infinito, principalmente perché questo è un ortaggio molto popolare in molti paesi e gli chef stanno sempre inventando metodi innovativi per preparare il peperoncino Ají panca. Molti menu vegetariani collocano il peperoncino Ají panca tra le prime dieci piante, ma questo nutriente è utilizzato anche in molti piatti a base di carne.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
Z 2 APP (5g)
Aji Panca Peperoncino Nero Peruviano In Polvere

Bacche di Aronia essiccate...

Bacche di Aronia essiccate...

Prezzo 1,25 € SKU: Z 1 AM
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5/ 5
<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><strong>Bacche di Aronia essiccate 50g (Aronia melanocarpa)</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 50 g.</strong></span></h2> <p>L'Aronia è un tipo di arbusto originario del Nord America che ora viene coltivato nell'Europa orientale.</p> <p>Le bacche di Aronia vengono utilizzate per preparare tisane ricche di antiossidanti.</p> <p>Le bacche di Aronia essiccate, possono essere consumate da sole come spuntino sano, possono essere aggiunte al muesli o utilizzate in muffin, torte, succhi e altre prelibatezze.</p> <p>"Aronia" si riferisce generalmente alle bacche che crescono sull'arbusto. Queste bacche di Aronia sono anche conosciute come aronia a causa del loro forte effetto seccante.</p> </body> </html>
Z 1 AM
Bacche di Aronia essiccate 50g (Aronia melanocarpa)

Varietà dalla Grecia

Semi di Zafferano (Crocus sativus)

Bulbo di Zafferano (Crocus...

Prezzo 3,75 € SKU: MHS 105 B
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<!DOCTYPE html> <html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> </head> <body> <h2><span style="font-size: 14pt;"><strong>Bulbo di Zafferano (Crocus sativus)</strong></span></h2> <h2><span style="color: #d0121a; font-size: 14pt;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 1 Bulbo.</strong></span></h2> <p><span>Lo zafferano ([ʣaffeˈra:no]) è una spezia che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. La pianta di zafferano vero cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro frutti, ognuno con tre stigmi color cremisi intenso. Gli steli e gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante. Lo zafferano, annoverato tra le spezie più costose del mondo, è originario della Grecia o dell'Asia Minore[3][4] e fu coltivato per la prima volta in Grecia. Come clone geneticamente monomorfo, si è diffuso lentamente per la maggior parte dell'Eurasia e più tardi è stato portato in aree del Nord Africa, dell'America del Nord e dell'Oceania.</span></p> <p><span>Lo zafferano vero, la cui specie selvatica è sconosciuta, probabilmente discende dal Crocus cartwrightianus, originario dell'isola di Creta; il Crocus thomasii e il Crocus pallasii sono altri possibili precursori. La pianta è un triploide autoincompatibile il cui maschio è sterile; subisce una meiosi aberrante e quindi non è capace di riprodursi sessualmente in maniera indipendente. La propagazione avviene infatti con moltiplicazione vegetativa, attraverso la selezione di un clone iniziale o per ibridazione interspecifica. Se il C. sativus è una forma mutata del C. cartwrightianus, potrebbe essersi sviluppata come specie, preferita per i lunghi stigmi, da una selezione vegetale nella Creta della tarda età del bronzo.</span></p> <p><span>Il sapore dello zafferano e l'odore simile a fieno e iodoformio sono dovuti alle molecole picrocrocina e safranale. Contiene inoltre un pigmento carotenoide, la crocina, che dà una tonalità giallo-dorata ai piatti e ai tessuti. La sua storia documentata comincia con un trattato botanico assiro del VII secolo a.C. compilato sotto il regno di Sardanapalo e per oltre quattro millenni è stato commerciato ed usato. Attualmente la produzione iraniana di zafferano rappresenta il 90% di quella mondiale.</span></p> <p><strong><span>Etimologia</span></strong></p> <p><span>Il termine zafferano è attestato nella lingua italiana dal XIV secolo[5] e deriva dall'arabo zaʿfarān (</span><span>زَعْفَرَان</span><span>)[6], che equivale al persiano zaâfara[7], termine indicante il croco[8]. La parola è giunta alla lingua italiana attraverso la forma del latino medioevale safaranum, da cui deriva anche la forma spagnola azafran[9]. Una derivazione alternativa vorrebbe che zaʿfarān sia la forma resa in arabo della parola persiana </span><span>زرپران</span><span> zarparān, data da zar + par + -ān, propriamente ‘alle ali d'oro’[10]. Ancora più antico è l'accadico azupiranu, "zafferano". Nel latino classico il termine usato era invece crŏcum[11], prestito linguistico di provenienza semitica: è adattato dalla forma aramaica kurkema attraverso il termine arabo kurkum e gli intermedi greci krokos o karkum, che significa ancora "giallognolo"[12]. L'origine ultima potrebbe essere il sanscrito kunkumam, a meno che non sia anch'esso un prestito dalle lingue semitiche</span></p> <p><strong><span>Descrizione</span></strong></p> <p><span>La forma domestica del croco da zafferano, il Crocus sativus, è una pianta perenne delle Angiosperme che fiorisce in autunno, la cui forma selvatica è sconosciuta. Progenitore potrebbe essere il Crocus cartwrightianus, anch'essa angiosperma dalla fioritura autunnale, originaria della zona orientale del bacino mediterraneo. La forma domestica si è probabilmente originata quando il C. cartwrightianus è stato sottoposto ad un'intensiva selezione artificiale da parte di agricoltori alla ricerca di stigmi più lunghi. Altri possibili progenitori della pianta sono il C. thomasii e il C. pallasii.</span></p> <p><span>È una forma sterile triploide, ovvero avente tre copie di ogni cromosoma omologo a costituire il corredo genetico di ogni esemplare; il C. sativus ha un corredo aploide di otto cromosomi, per un totale quindi di 24. Essendo la pianta sterile, i fiori non riescono a riprodursi attraverso i semi, dovendo fare affidamento sull'intervento umano: gruppi di cormi, organi simili a bulbi che si trovano sottoterra e immagazzinano amido, devono essere scavati, divisi e ripiantati. Un cormo sopravvive per una stagione, producendo con la sua divisione vegetativa fino a dieci piccoli cormi che possono svilupparsi in nuove piante nella stagione successiva. I cormi compatti sono piccoli globi marroni che hanno un diametro di 5 cm, una base piatta e sono avvolti in una densa rete di fibre parallele, rivestimento chiamato "tunica del cormo". Il cormo inoltre sostiene delle fibre verticali sottili e simili ad una rete che crescono fino a 5 cm al di sopra del collo della pianta.</span></p> <p><span>La pianta cresce fino ad un'altezza di 20–30 cm e da essa germogliano 5-11 catafilli, foglie bianche e non fotosintetiche. Queste strutture coprono e proteggono come membrane le 5-11 foglie vere del croco quando sbocciano e si sviluppano. Queste ultime sono verdi, sottili, dritte e lanceolate, con un diametro di 1–3 mm e possono svilupparsi o dopo che i fiori si sono aperti (isteranzia) oppure contemporaneamente alla fioritura. I catafilli del C. sativus potrebbero comparire, secondo alcuni, prima della fioritura se nella stagione di crescita la pianta pianta viene irrigata presto. L'asse dei fiori ha delle piccole brattee, foglie specializzate che germogliano dallo stelo del fiore, il pedicello. Dopo l'estivazione in primavera, la pianta emette le sue foglie vere, ognuna lunga fino a 40 cm. In autunno compaiono le gemme viola. Solo nel mese di ottobre, dopo che la maggior parte delle altre piante ha liberato i propri semi, si sviluppano dei fiori dal colorito brillante che varia tra una leggera sfumatura pastello di lilla e un malva più scuro e screziato. I fiori hanno un profumo dolce, simile al miele. Appena terminata la fioritura, le piante raggiungono un'altezza media minore di 30 cm. Da ogni fiore spunta uno stilo a tre punte, ognuna delle quali termina con uno stigma cremisi intenso alto 25–30 mm.</span></p> <p><strong><span>Coltivazione</span></strong></p> <p><span>Il Crocus sativus cresce molto bene nella macchia mediterranea e in climi simili come chaparral californiano e matorral cileno, dove la brezza estiva, calda e secca, soffia su terre semi-aride. Può tuttavia sopravvivere anche a inverni freddi, tollerando temperature fino a -10 °C e brevi periodi coperto dalla neve. È necessaria l'irrigazione se cresce al di fuori di ambienti umidi come quello del Kashmir, dove ci sono precipitazioni medie annuali di 1000–1500 mm; rispetto alla zona di coltivazione principale, quella iraniana, le regioni di coltura in Spagna (500 mm annui) e in Grecia (400 mm annui) sono molto più secche. Ciò è possibile grazie alla tempistica della stagione umida locale: abbondanti piogge primaverili ed estati più secche costituiscono un clima ottimale. La pioggia immediatamente precedente alla fioritura aumenta il raccolto di zafferano, un tempo piovoso o freddo durante la fioritura invece promuove malattie e riduce il raccolto. Un'umidità persistente e condizioni di forte caldo danneggiano le coltivazioni; conigli, topi ed uccelli causano danni scavando i cormi. Nematodi, ruggini delle foglie e marcescenza dei cormi costituiscono altre minacce. Tuttavia l'inoculazione del bacillo del fieno può portare vantaggi ai coltivatori accelerando la crescita dei cormi e aumentando la biomassa di stigmi raccolti.</span></p> <p><span>La pianta sopravvive male in condizioni d'ombra, crescendo al meglio esposta alla piena luce solare. Ideali sono i terreni inclinati verso la luce del sole, come ad esempio quelli inclinati verso sud nell'emisfero boreale. La semina viene effettuata principalmente a giugno nell'emisfero settentrionale, dove i bulbi vengono piantati ad una profondità di 7–15 cm; le radici, lo stelo e le foglie possono svilupparsi tra ottobre e febbraio. La profondità e lo spazio tra i cormi sono fattori critici nel determinare i raccolti. Cormi "madre" piantati più in profondità producono zafferano di alta qualità, ma formano meno boccioli e cormi "figli". Gli agricoltori italiani ottimizzano la resa dei pistilli piantando a 15 cm di profondità e in file a una distanza di 2–3 cm; una profondità di 8–10 cm ottimizza invece la produzione di fiori e cormi. I coltivatori greci, marocchini e spagnoli impiegano profondità e distanze proprie, adattate ai loro ambienti.</span></p> <p><span>Il C. Sativus preferisce suoli argilloso-calcarei friabili, a bassa densità, ben irrigati e ben drenati e con alto contenuto organico. Letti coltivati tradizionalmente promuovo un buon drenaggio. Il contenuto organico dei suoli veniva storicamente incrementato con l'applicazione di 20-30 tonnellate di concime per ettaro. In seguito, senza ulteriori applicazioni di concime, venivano piantati i cormi. Dopo il periodo estivo di quiescenza, i cormi emettono le loro foglie strette ed iniziano a gemmare nella prima parte dell'autunno, a metà del quale, poi, fioriscono. La raccolta deve necessariamente essere fatta velocemente: dopo essere sbocciati all'alba, i fiori appassiscono velocemente con il passare del giorno; tutte le piante fioriscono in una finestra di una o due settimane. All'incirca 150 fiori insieme fruttano 1 g di pistilli di zafferano secchi; per produrre 12 g di zafferano secco (o 72 g umido e raccolto da poco) è necessario 1 kg di fiori. Un fiore appena colto ha una resa media di 30 mg di zafferano fresco o 7 mg di zafferano secco.</span></p> <p><span>Circa il 90% della produzione mondiale di zafferano arriva dall'Iran[13]. In Italia lo zafferano viene prodotto in diverse regioni, con il riconoscimento di denominazione di origine protetta per lo zafferano aquilano (Abruzzo, provincia dell'Aquila), lo zafferano di Sardegna (provincia del Sud Sardegna) e lo zafferano di San Gimignano (Toscana, provincia di Siena). Altre zone di coltivazione nella penisola sono a Montegiorgio, nelle Marche, e a Cascia e Città della Pieve, in Umbria.</span></p> <p><strong><span>Chimica</span></strong></p> <p><span>Lo zafferano contiene più di 150 composti volatili ed aromatici ed ha anche svariati composti attivi non volatili, molti dei quali sono carotenoidi, tra cui si possono citare zeaxantina, licopene ed α- e β-carotene. Il colore giallo-arancione dorato dello zafferano però è dovuto principalmente all'α-crocina, l'estere di trans-crocetina e di di-(β-D-gentiobiosile), avente il nome IUPAC di acido 8,8-diapo-8,8-carotenoico. Ciò significa che la crocina alla base dell'aroma dello zafferano è un estere digentiobiosico del carotenoide crocetina. Le crocine stesse sono una serie di carotenoidi idrofilici, esteri polieni della crocetina o monoglicosilici o diglicosilici. La crocetina è un acido dicarbossilico polienico coniugato che è liposolubile, essendo idrofobico. Quando la crocetina è esterificata con due molecole di gentobiosio, uno zucchero idrosolubile, il prodotto è anch'esso idrosolubile. L'α-crocina che ne risulta è un pigmento carotenoide che può costituire più del 10% della massa di zafferano secco. I due gentobiosi esterificati rendono l'α-crocina ideale per colorare piatti a base acquosa e non lipidici, come pietanze a base di riso.</span></p> <p><span>Il glucoside amaro picrocrocina è responsabile del sapore dello zafferano. La picrocrocina (formula chimica: C16H26O7; nome sistematico: 4-(β-D-glucopyranosyloxy)-2,6,6- trimethylcyclohex-1-ene-1-carboxaldehyde) è l'unione di una subunità aldeidica conosciuta come safranale (nome sistematico: 2,6,6-trimetilcicloesa-1,3-diene-1-carbossialdeide) con un carboidrato. Ha delle proprietà insetticide e pesticide e può costituire fino al 4% dello zafferano secco. La picrocrocina è una versione troncata del carotenoide zeaxantina prodotta attraverso clivaggio ossidativo ed è anche il glicoside dell'aldeide terpenica safranale.</span></p> <p><span>Quando lo zafferano, dopo la raccolta, viene fatto seccare, il calore e l'azione enzimatica dividono la picrocrocina in D-glucosio e una molecola libera di safranale. Il safranale, un olio volatile, dona allo zafferano gran parte del suo caratteristico aroma; esso è meno amaro della picrocrocina e in alcuni saggi può arrivare a costituire fino al 70% della frazione volatile dello zafferano secco. Un altro elemento determinante per l'aroma dello zafferano è il 2-idrossi-4,4,6-trimetil-2,5-cicloesadien-1-one, che quando viene fatto seccare come il fieno, produce un profumo descritto come quello dello zafferano. I chimici ritengono che questo abbia l'influenza più forte nel determinare il profumo dello zafferano, nonostante la sua presenza quantitativamente minore rispetto al safranale. Lo zafferano secco è molto sensibile alle fluttuazioni di pH e i suoi legami chimici si rompono rapidamente in presenza di luce ed agenti ossidanti. Per questo motivo deve essere conservato in contenitori ermetici, per minimizzare il contatto con l'ossigeno atmosferico. Lo zafferano è però piuttosto resistente al calore.</span></p> <p><strong><span>Classi e categorie ISO 3632</span></strong></p> <p>Lo zafferano non è tutto della stessa qualità e intensità. L'intensità dipende da vari fattori, tra cui la quantità di stilo raccolto insieme allo stigma rosso e l'età dello zafferano stesso. <span>La maggior presenza di stilo nella parte raccolta significa una minore intensità per grammo di zafferano, poiché il colore e il profumo sono concentrati negli stigmi. Lo zafferano da Spagna, Iran e Kashmir viene classificato in classi in base alle quantità relative di stigmi rossi e stili gialli. Le classi dello zafferano iraniano sono: "sargol" (solo le punte degli stigmi rossi, la classe con la maggior intensità), "pushal" or "pushali" (stigmi rossi più alcuni stili gialli, intensità più bassa), "bunch" (stigmi rossi più una maggiore quantità di stili gialli, presentato in piccoli mazzetti come fascetti di grano in miniatura) e "konge" (solo stili gialli, per cui viene rivendicato l'avere un aroma, ma con uno scarso potenziale colorante). Le classi dello zafferano spagnolo sono: "coupé" (il più intenso, come il "sargol" iraniano), "mancha" (come il "pushal" iraniano), e, in ordine di intensità decrescente, "rio", "standard" e "sierra". Il nome "mancha" nella classificazione spagnola può avere due significati: una classe generica di zafferano oppure una varietà di qualità molto alta coltivata in Spagna, con una specifica origine geografica. Il vero zafferano La Mancha coltivato in Spagna ha il riconoscimento di prodotto DOP, indicato sull'etichetta. I coltivatori spagnoli hanno lottato molto per ottenere questo status poiché si sono resi conto che le importazioni di zafferano iraniano rietichettato in Spagna e venduto come zafferano La Mancha stavano danneggiando il marchio originale.</span></p> <p><span>Le nazioni che producono quantità minori di zafferano non hanno termini specifici per le diverse classi e possono produrne solo una. Di contro, i produttori artigianali in Europa e Nuova Zelanda hanno la maggior parte del lavoro nella raccolta di zafferano mirata all'alta qualità, offrendo solo un prodotto di classe estremamente alta.</span></p> <p><span>In aggiunta alle descrizioni basate sul metodo di raccolta, lo zafferano può essere categorizzato in base allo standard internazionale ISO 3632[14] dopo misurazioni in laboratorio del contenuto in crocina (responsabile del tipico colore), picrocrocina (responsabile del gusto) e safranale (responsabile dell'aroma). Spesso però sull'etichetta del prodotto non c'è una chiara informazione riguardo alla classe e solo una piccola parte dello zafferano in vendita pronto nel Regno Unito è etichettato con la categoria ISO. Questa mancanza di informazioni rende difficile per gli acquirenti condurre delle scelte consapevoli al momento di comparare i prezzi ed acquistare zafferano.</span></p> <p><span>Secondo lo standard ISO 3632 è dirimente anche la determinazione del contenuto che non provenga dagli stigmi ("contenuto in scarti floreali") e di altre sostanze estranee come materiali inorganici (le "ceneri" della chimica analitica, residuali dopo la combustione di un campione). Gli standard per la classificazione vengono stabiliti dall'Organizzazione internazionale per la normazione, una federazione di organizzazioni nazionali di standardizzazione. L'ISO 3632 riguarda unicamente lo zafferano e fissa tre categorie: III (di qualità più bassa), II e I (di qualità più alta). Precedentemente esisteva anche una categoria IV, al di sotto della III. I campioni vengono assegnati alle varie categorie valutando il contenuto di crocina e picrocrocina nella spezia, rivelato dalla misura dell'assorbanza specifica all'analisi per spettrofotometria. Il safranale è trattato in maniera leggermente diversa, poiché le misurazioni non vengono distinte in base a valori soglia, ma i campioni di ogni categoria devono restituire un valore tra 20 e 50.</span></p> <p><span>Questi dati vengono misurati attraverso analisi spettrofotometriche eseguite in laboratori certificati presenti in tutto il mondo. Una maggiore assorbanza indica maggiori livelli di crocina, picrocrocina e safranale, e di conseguenza un maggior potenziale colorante, ed è anche segno di una maggiore intensità per grammo. Il valore di assorbanza della crocina è chiamato "forza colorante" dello zafferano esaminato e può variare da un minimo inferiore ad 80 (tipico della categorie IV) fino ad un massimo di 200 ed oltre (per la categoria I). I campioni migliori (costituiti dalle punte degli stigmi, per la maggior parte rosso-marroncine, selezionate dai fiori più pregiati) forniscono all'esame una forza colorante superiore a 250, rendendo uno zafferano di questo livello quattro volte più intenso di uno di categoria IV. I prezzi di mercato delle diverse varietà dipendono da queste categorie ISO. Il sargol e il coupé ricadono generalmente nella categoria I dell'ISO 3632, il pushal e il mancha nella II. Su molte delle etichette delle confezioni di zafferano non vengono indicate né la categoria ISO 3632 né la forza colorante (che misura la crocina contenuta).</span></p> <p><span>Molti coltivatori, commercianti e consumatori però rifiutano i risultati di questi test di laboratorio. Alcune persone preferiscono un metodo più olistico, campionando i lotti di pistilli in base a gusto, aroma, flessibilità ed altre caratteristiche in una maniera simile a quella praticata dai degustatori di vino professionisti. Le informazioni sulle classi ISO 3632 e sulla forza colorante permettono comunque ai consumatori di fare comparazioni istantanee tra la qualità di diversi marchi, senza la necessità di acquistare e saggiare lo zafferano. In particolare, i consumatori possono calcolare il valore economico in base al prezzo per unità di forza colorante invece che in base al prezzo per grammo, vista l'ampia gamma di forza colorante che i diversi tipi di zafferano possono avere.</span></p> <p><span>Nonostante tentativi per controllare la qualità e per una standardizzazione, una lunga storia di adulterazione dello zafferano, in particolare nelle varietà più economichea, continua ancora in tempi moderni. Sofisticazioni sono state documentate per la prima volta in Europa nel Medio Evo, quando chi veniva trovato a vendere zafferano adulterato veniva giustiziato secondo il codice Safranschou. Metodi tipici includono il mescolamento in sostanze diverse come barbabietola, fibre di melograno, fibre di seta tinte di rosso, e gli stami gialli del croco, senza sapore e senza odore. Un altro metodo è quello quello di bagnare le fibre di zafferano con sostanze viscide come miele o oli vegetali per aumentarne il peso. Lo zafferano in polvere è comunque di più facile adulterazione, con curcuma paprica e altre polveri usate come riempitivi per allungare la miscela. La sofisticazione può consistere anche nella vendita di miscele di diverse classi di zafferano etichettate in modo fallace. In India infatti, lo zafferano di alta intensità del Kashmir viene spesso venuto e mescolato con un più economico zafferano iraniano d'importazione, fenomeno che è costato ai coltivatori del Kashmir molti dei loro guadagni.</span></p> </body> </html>
MHS 105 B
Semi di Zafferano (Crocus sativus)

Carolina Reaper polvere in...

Carolina Reaper polvere in...

Prezzo 1,35 € SKU: Z 5 CRPTT
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<h2><strong>Carolina Reaper polvere in una provetta, record del mondo!</strong></h2> <h2><span style="color: #e03e2d;"><strong>1,8 grammi di polvere in una provetta.</strong></span></h2> <p><strong>Praticissimo da usare, puoi sempre portare con te e condire il piatto come vuoi ????<br>Come ogni anno, e anche quest'anno 2021 avremo di nuovo 1200 delle nostre piante da cui vi offriamo sia semi che macinati Carolina Reaper.</strong></p> <p>Carolina Reaper estremamente piccante è ottimo per carni, sfregamenti, pesce, zuppe e molto altro! I pacchetti di piccole dimensioni sono un modo eccellente per provare quanto sono piccanti.</p> <p>Il mietitore di Carolina, originariamente chiamato HP22BNH7, è una cultivar di peperoncino della specie Capsicum chinense. Cresciuto nella serra di Rock Hill, nella Carolina del Sud, da Ed Currie, che gestisce la PuckerButt Pepper Company a Fort Mill, nella Carolina del Sud, è stato valutato come il peperoncino più piccante del mondo dal Guinness World Records dal 7 agosto 2013. L'incrocio originale era tra un peperone fantasma (un ex detentore del record mondiale) e un habanero rosso. Il livello di calore ufficiale del Guinness World Record è 1.569.300 Scoville Heat Units (SHU), secondo i test condotti dalla Winthrop University in South Carolina.</p> <p>Alla seconda edizione della Hot Sauce Expo di New York del 30 marzo 2014, Ed Currie è stato presentato con il suo record mondiale da Guinness World Records e si è tenuta una competizione gastronomica in cui è stato determinato il tempo più veloce per consumare tre Carolina Reapers per un nuovo Guinness World Record a 12.23 secondi di Russel Todd. Questo record è stato battuto nel settembre 2014 da Jason McNabb, che ha chiuso tre peperoni in 10,95 secondi.</p> <script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
Z 5 CRPTT
Carolina Reaper polvere in una provetta, record del mondo!

Carolina Reaper Polvere, record del mondo! HP22B  - 3

Carolina Reaper Polvere,...

Prezzo 2,00 € SKU: Z 5 CRP
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<h2><strong>Carolina Reaper Polvere, record del mondo! HP22B</strong></h2> <h2><span style="color: #ff0000;"><strong>5, 50, 500 grammi di polvere per confezione.</strong></span></h2> <p><strong>Come ogni anno, e anche quest'anno 2021 avremo di nuovo 1200 delle nostre piante da cui vi offriamo sia semi che macinati Carolina Reaper.</strong></p> <p>Carolina Reaper estremamente piccante è ottimo per carni, sfregamenti, pesce, zuppe e molto altro! I pacchetti di piccole dimensioni sono un modo eccellente per provare quanto sono piccanti.</p> <p>Il mietitore di Carolina, originariamente chiamato HP22BNH7, è una cultivar di peperoncino della specie Capsicum chinense. Cresciuto nella serra di Rock Hill, nella Carolina del Sud, da Ed Currie, che gestisce la PuckerButt Pepper Company a Fort Mill, nella Carolina del Sud, è stato valutato come il peperoncino più piccante del mondo dal Guinness World Records dal 7 agosto 2013. L'incrocio originale era tra un peperone fantasma (un ex detentore del record mondiale) e un habanero rosso. Il livello di calore ufficiale del Guinness World Record è 1.569.300 Scoville Heat Units (SHU), secondo i test condotti dalla Winthrop University in South Carolina.</p> <p>Alla seconda edizione della Hot Sauce Expo di New York del 30 marzo 2014, Ed Currie è stato presentato con il suo record mondiale da Guinness World Records e si è tenuta una competizione gastronomica in cui è stato determinato il tempo più veloce per consumare tre Carolina Reapers per un nuovo Guinness World Record a 12.23 secondi di Russel Todd. Questo record è stato battuto nel settembre 2014 da Jason McNabb, che ha chiuso tre peperoni in 10,95 secondi.</p><script src="//cdn.public.n1ed.com/G3OMDFLT/widgets.js"></script>
Z 5 CRP (5g)
Carolina Reaper Polvere, record del mondo! HP22B  - 3

Questa pianta ha frutti giganti

Chayote Semi (Sechium edule)

Chayote Semi (Sechium edule)

Prezzo 5,00 € SKU: P
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /> <h2><strong><em><span>SEMI DI CHAYOTE - ORTAGGI ESOTICI (SECHIUM EDULE)</span></em></strong></h2> <h3><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per confezione da 1 semi.</strong></span></h3> <p>Il Chayote (Sechium edule) è una specie della famiglie delle Cucurbitacee, originaria del Sud America e coltivata nei paesi dell'area costiera del continente e nelle isole. Il maggior esportatore di Chayote è la Costa Rica. È conosciuto anche in Italia, dove è chiamato zucca centenaria, zucchina spinosa, patata spinosa, melanzana spinosa, melanzana americana, lingua di lupo: in realtà è corretto chiamarlo con il suo nome italianizzato dal nome scientifico Sechium Edule (quindi Sechio) oppure col nome spagnolo chayote, di origine atzeco (chayutli).</p> <p> </p> <p><strong>Descrizione</strong></p> <p>Il chayote è il frutto di un ortaggio, ha forma ovoidale che può raggiungere i 15 cm di lunghezza; il colore superficiale può andare dal verde scuro (quando il Chayote è acerbo) fino al giallognolo (Chayote maturo e dunque commestibile).</p> <p> </p> <p>La parte più interna del frutto è l'embrione ed il seme (botanico) della pianta, mentre tutta la polpa circostante del frutto costituisce in buona parte sostanza di accumulo e riserva del seme stesso, (condizione di viviparità), il tutto, interno ed esterno, costituisce quindi il seme (in senso orticolo) della pianta.</p> <p> </p> <p>Presenta alcune volte delle caratteristiche escrescenze aghiformi che la rendono molto riconoscibile e particolare. Il Chayote è commestibile, come anche le sue foglie e le sue radici che alla fine della primavera possono essere trattate come asparagi e quindi anche conservate sott'olio o sott'aceto.</p> <p> </p> <p><strong>Riproduzione</strong></p> <p>Di norma la impollinazione è praticata da insetti pronubi.</p> <p>La condizione del seme di essere contenuto nel frutto, e di essere connesso ed inseparabile da questo (per condizione di viviparità), indica la (inconsueta) necessità che la semina debba essere effettuata col frutto intero e maturo. Di fatto il frutto alimenta il seme anche dopo la germinazione.</p> <p><strong>Uso e proprietà del Chayote</strong></p> <p>Il chayote è usato in cucina come una normale zucchina: di solito viene fritto e condito con sale (indispensabile a causa del sapore dolciastro dell'ortaggio), stufato o bollito e condito come un'insalata, o ancora abbrustolito come contorno, specialmente per carni rosse; gustosissimo in agrodolce, lo si può usare addirittura candito per torte e dolci in genere.</p> <p>Il Chayote contiene vitamina C e diversi amminoacidi, acqua e sali minerali; ha effetti diuretici, previene l'arteriosclerosi e l'ipertensione. Favorisce lo scioglimento dei calcoli renali.</p>
P
Chayote Semi (Sechium edule)

Varietà dal Perù

Varietà dal Perù

Varietà dal Perù
Frutta secca Charapita con semi 20 - 2

Frutta secca Charapita con...

Prezzo 20,00 € SKU: CDF 1
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5/ 5
<h2><strong>Frutta secca Charapita con semi</strong></h2> <h2><span style="color:#ff0000;"><strong>Il prezzo è per la confezione con 10 grammi di frutta secca.</strong></span></h2> <p><strong>Semi per cialda di frutta circa 8 a 20.</strong></p> <p>Sì, puoi prendere i semi e seminarli per ottenere le tue piante di Charapita. Prova questo straordinario peperoncino, puoi conservare la frutta secca per un paio d'anni in un luogo asciutto. Assaggialo e scopri perché hanno un prezzo da 23.000 Euro al kg.</p> <h4><strong>Abbiamo asciugato i frutti in modo naturale in modo che tu possa usare il seme per la semina.</strong></h4>
CDF 1
Frutta secca Charapita con semi 20 - 2

Pomodoro del Litchi 1000 Semi 85 - 11

Pomodoro del Litchi 1000 Semi

Prezzo 85,00 € SKU: VT 157
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<h2><span style="text-decoration:underline;"><em><strong>Pomodoro del Litchi 1000 Semi (Solanum sisymbriifolium)</strong></em></span></h2> <h3><span style="color:#ff0000;"><strong>Prezzo per il pacchetto di<strong> <em><strong>1000</strong></em> </strong>semi.</strong></span></h3> <div>Il genere Solanum appartenente alla famiglia delle Solanaceae comprende numerossissime specie di piante arbustive e per lo più rampicanti, originarie dell'America centrale e meridionale,  dove oltre alle piante di interesse agrario quali ad esempio la melanzana (Solanum melongena), il pomodoro (Solanum lycopersicum) o  la patata (Solanum tuberosum), ritroviamo anche alcune piante ornamentali. Di fatto sono poche le specie utilizzate a scopo decorativo ma quelle poche sono molto apprezzate perchè durante l'inverno producono delle deliziose bacche molto colorate e molto decorative.</div> <div>Il più delle volte sono piante che vengono buttate dopo la fruttificazione, cosa inappropriata in quanto se adeguatamente coltivate possono fruttificare anche la stagione successiva. </div> <div><strong>TECNICA COLTURALE</strong></div> <div>Le Solanum sono piante che amano la luce per cui devono essere posizionate in posizione più luminosa possibile, possibilmente al sole diretto che favorisce la colorazione delle bacche.</div> <div>Le temperature invernali non devono scendere al di sotto dei 16-18°C.</div> <div>La pianta durante la stagione calda si avvantaggia di frequenti nebulizzazioni che manterranno un ambiente umido indispensabile per la fioritura e la successiva fruttificazione.</div> <div>E' una pianta che ama l'aria per cui assicurate un buon ricambio ma facendo attenzione alle correnti d'aria fredda che non sono tollerate.</div> <div><strong>ANNAFFIATURA</strong></div> <div>La pianta di Solanum va annaffiata abbondantemente durante tutto il periodo primaverile - estivo in modo che il terreno rimanga costantemente umido, non fradicio.</div> <div>Durante il periodo autunno-invernale il terreno si mantiene sempre costantemente umido fino a quando sono presenti le bacche. Quando cadranno le irrigazioni andranno ridotte al tanto da non fare seccare il terriccio.  </div> <div><strong>TIPO DI TERRENO - RINVASO</strong></div> <div>La Solanum è una pianta che si rinvasa dopo che ha fruttificato e solo se le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione nel vaso. Usate una composta formata da terriccio fertile, torba e sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di irrigazione.</div> <div>Moltiplicazione e potatura</div> <div>Moltiplicazione: S. capsicastrum e S. pseudocapsicum si riproducono per seme in marzo-aprile sotto copertura di vetro, in posizione ombreggiata e alla temperatura di 16-21 °C. Non appena le dimensioni delle piantine lo permettono devono essere trapiantate in cassette ed esposte alla luce piena per 2-3 ore al giorno. Quando hanno raggiunto l’altezza di 8 cm. circa si trasferiscono in singoli vasi di 15 cm. di diametro e si pratica la cimatura degli apici vegetativi. Le specie rampicanti possono essere moltiplicate per talea (lunga 10 cm. e prelevata in luglio-agosto dai germogli laterali), che dovrà essere messa a radicare in un miscuglio di torba e sabbia mantenuto umido.</div> <div>Potatura: se si vuole che S. capsicastrum e S. pseudocapsicum fruttifichino anche l’anno successivo, in marzo si devono potare tutti i rami a due terzi della loro lunghezza.</div> <div><strong>CLASSIFICAZIONE BOTANICA </strong></div> <div>Regno: Plantae</div> <div>Subregno: Tracheobionta (piante vascolari)</div> <div>Divisione: Magnoliophyta  (ex Angiospermae)</div> <div>Classe: Magnoliopsida  (ex Dicotyledones)</div> <div>Ordine: Solanales </div> <div>Famiglia: Solanaceae </div> <div>Genere: Solanum </div> <div><span style="color:#0000ff;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=XwpqTSclm1w&amp;feature=youtu.be" target="_blank" rel="noreferrer noopener"><span style="color:#0000ff;"><strong>http://www.youtube.com/watch?v=XwpqTSclm1w&amp;feature=youtu.be</strong></span></a></span></div> <div><span style="color:#0000ff;"><span style="color:#0000ff;"><strong><a href="http://www.youtube.com/watch?v=xno33FRN4j8&amp;feature=youtu.be" target="_blank" rel="noreferrer noopener">http://www.youtube.com/watch?v=xno33FRN4j8&amp;feature=youtu.be</a><br /></strong></span></span></div> <table border="1" cellspacing="0" cellpadding="0"><tbody><tr><td colspan="2" valign="top" width="100%"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Instructions</strong></span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Propagation:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Seeds</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Pretreat:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Stratification:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">0</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">all year round</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Depth:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Cover lightly with substrate</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Sowing Mix:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Coir or sowing mix + sand or perlite</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination temperature:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">10-15°C</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Location:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">bright + keep constantly moist not wet</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Germination Time:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">10 - 45 days</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> <p align="center"><span style="color:#008000;"><strong>Watering:</strong></span></p> </td> <td valign="top"> <p align="center"><span style="color:#008000;">Water regularly during the growing season</span></p> </td> </tr><tr><td valign="top" nowrap="nowrap"> </td> <td valign="top"> <p align="center"><br /><span style="color:#008000;"><em>Copyright © 2012 Seeds Gallery - Saatgut Galerie - Galerija semena. </em><em>All Rights Reserved.</em></span></p> </td> </tr></tbody></table><div> </div> <div> </div>
VT 157 (1000 S)
Pomodoro del Litchi 1000 Semi 85 - 11