Questa pianta è resistente all'inverno e al gelo. Vedi di più nella descrizione.

Varietà della Bosnia ed Erzegovina
Semi di Melograno (Punica granatum, L.) 1.5 - 1
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Semi di Melograno (Punica granatum)

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Semi di Melograno (Punica granatum)

Prezzo per Confezione da 50 semi.

Il melograno (Punica granatum, L.) è una pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione APG), originario di una regione che va dall'Iran alla zona himalayana

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Semi di Melograno (Punica granatum)

Prezzo per Confezione da 50 semi.

Il melograno (Punica granatum, L.) è una pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione APG), originario di una regione che va dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, e presente sin dall'antichità nel Caucaso, e nell'intera zona mediterranea.

Origine e diffusione

Il melograno è ritenuto originario dell'Asia sud – occidentale, ed è stato coltivato nelle regioni caucasiche da tempo immemorabile. In Asia è attualmente coltivato ampiamente in Armenia, Azerbaijan, Iran, Turchia, e nelle parti più aride del Sud-Est Asiatico, dall'Arabia al Pakistan, India, Malesia, Indonesia; è inoltre coltivato nelle regioni aride dell'Africa tropicale[2]. È presente da epoca preistorica nell'area costiera del Mediterraneo, risulta storicamente che vi sia stato diffuso dai Fenici, dai Greci e in seguito dagli Arabi. Fu introdotto in America latina dai colonizzatori spagnoli nel 1769, ed è attualmente coltivato ampiamente in Messico e, negli Stati Uniti, in California ed Arizona.[3]

Il nome di Genere Punica deriva dal nome romano della regione geografica costiera della Tunisia, e della omonima popolazione, altrimenti chiamata cartaginese (popolazione di estrazione fenicia che colonizzò quel territorio nel VI a.C.); le piante furono così nominate perché a Roma i melograni giunsero da quella regione.

Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in inglese “Pomegranate”, ed in tedesco “Granatapfel” (mela coi semi). In antico inglese era noto con il nome di "apple of Grenada" (mela di Granada).

La città spagnola di Granada ha infatti nello stemma un frutto di melograno, in spagnolo (granada) ed in antico francese (la grenade) significavano appunto melograno, la denominazione della città spagnola deriva dalla introduzione del frutto operata dalla dominazione moresca nella penisola iberica.

In italiano il nome melograno è derivato direttamente dal latino: malum punicum o malum granatum; in italiano il frutto è nominato col termine di “melagrana”.

Una radice del nome del melograno deriva dall'antico egiziano rmn, da questo deriva l'ebraico rimmôn, e l'arabo rummân.

Dall'arabo il termine passò ad altre lingue, come il portoghese (romã),[4] nella lingua della Cabilia (rrumman) e nel maltese ("rummien").

Foglie e frutti

Le foglie sono opposte o sub opposte, lucide, strette ed allungate, intere, larghe 2 cm e lunghe 4–7 cm.

I fiori sono, nella specie botanica, di un vivo colore rosso, di circa 3 cm di diametro hanno tre-quattro petali (molti di più in alcune varietà orticole, alcune varietà da orto o da giardino sono coltivate solo per i fiori, alcune varietà sono a colore bianco o rosato).

Il frutto (melagrana) è una bacca (detta Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub–esagonale, diametro da 5 a 12 cm, la dimensione è fortemente condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che svolgono funzione di placentazione ai semi, detti arilli (fino a 600 ed oltre per frutto).[5] I semi, di colore rosso, in alcune varietà sono circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, nelle varietà a frutto commestibile dolce e profumata. Il frutto reca in posizione apicale (opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a quattro-cinque pezzi, che sono residui dl calice fiorale.

Varietà

Le varietà sono numerosissime, data anche la notevole variabilità della specie.

A titolo di esempio: in Iran sono state censite dall'Istituto Agricolo di Ricerca di Yazd.[6] Le varietà più note sono: Soveh, Sioh, Rabob, Aghaei, Ardestony, Shisheh cap, Shirin Shahvor, Bajestony, Malas e Daneh Siah, Touq Gardan, Khazar, Shecar e Ashraf (Behshahr), Wonderful One, Ako, Alak, Arous, Farouq, Rahab, Khafar e Shiraz, Ferdous e Khorasan, Bi daneh Sangan.

Esiste una varietà nana del Melograno (P. granatum nana), caratterizzata da dimensioni molto più contenute in ogni parte della pianta (altezza, dimensioni delle foglie, dei fiori, dei frutti); i frutti inoltre non sono commestibili, privi di dolcezza sono acidi ed astringenti; questa varietà è di norma usata per Bonsai, o comunque come piccola pianta decorativa da vaso.

L'unica altra specie appartenente a Punica è la Punica protopunica (Melograno di Socotra), endemica dell'isola di Socotra. Differisce per avere fiori rossi, o rosa, di minori dimensioni, e frutti meno dolci.

Coltivazione

La coltivazione e consumo del frutto del melograno nella fascia che va dall'Azerbaijan all'Iran, Armenia, Palestina ed Egitto è documentata per il ritrovamento risalente a diversi millenni fa di reperti archeologici di residui di semi e bucce in focolari.

La coltivazione non pone difficoltà di rilievo. La pianta ha una forte tendenza a produrre polloni radicali a costituire una boscaglia fitta, il portamento ad albero isolato è favorito dalla asportazione dei getti accessori che si dipartono dalla base del fusto e dalle radici. Una limitazione della propagazione vegetativa migliora la produzione dei frutti.

Il melograno è una pianta resistente all'arido estivo ed alle temperature invernali tipiche del Mediterraneo; in tali condizioni è straordinariamente resistente ad ogni tipo di malattia. In ambiente inadatto, eccessivamente umido o piovoso, in estate è soggetto a marciumi radicali. In ambiente ben drenato resiste agevolmente a -10 °C, (14 °F).

La sola condizione richiesta è la coltivazione in ambiente secco e ben drenato, con elevata insolazione; non esistono esigenze particolari di suolo, anche se ovviamente per produzioni fruttifere di rilievo è necessaria una adeguata profondità, moderatamente concimato. Irrigazioni di soccorso sono utili solo in caso di estrema siccità o con suoli desertici o poco profondi.

Si propaga per semina, ma in tal caso non sono assicurate le caratteristiche della pianta madre, si moltiplica più frequentemente in primavera per talea semilegnosa o per margotta, con una certa difficoltà per innesto. Nelle moltiplicazioni vegetative le caratteristiche varietali sono conservate.

Esistono oltre 300 ibridi, il centro israeliano dell'Università Ebraica di Gerusalemme è il maggior centro mondiale per la ricerca e l'ibridazione e si avvale di coltivatori provenienti da tutto il mondo per verificarne l'efficacia delle piantagioni. Per l'Italia il maggior produttore è l'italo-israeliano Uzi Cairo.

In Italia tra i primi produttori ad aver intuito le possibilità di sviluppo e di espansione delle coltivazioni sono stati i fratelli Durante, i quali nel Salento hanno cominciato le coltivazioni sin dal 2001 (www.melagrane.com) per ampliare la coltivazione nella primavera del 2006, introducendo alcune pregiate varietà tra cui la Wonderful di provenienza israeliana.

Avversità

Insetti dannosi al melograno sono la farfalla Virachola isocrates ed il Leptoglossus zonatus.

I frutti del melograno possono essere attaccati da alcuni patogeni fungini tra cui Cercospora spp. (che provoca macchie), Alternaria alternata, Aspergillus spp. e Botrytis cinerea.

Usi

Il melograno viene utilizzato come pianta ornamentale nei giardini, le varietà nane in vaso sui terrazzi; industrialmente si coltiva per la produzione dei frutti eduli, le melagrane. Questo tipo di frutto, botanicamente, è definito balausta.

Si usano per le proprietà medicinali la corteccia delle radici prelevata in primavera o in autunno, e la scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all'aria.

La polvere ottenuta, utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti, e sedativo nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti, per clisteri o irrigazioni vaginali.

I preparati a base di corteccia di radici sono estremamente pericolosi, provocando fenomeni di idiosincrasia. Dalle radici stesse si ricava un colorante impiegato nella cosmesi.

L'infuso dei petali viene utilizzato come rinfrescante delle gengive. Dalla scorza si ottiene una tonalità di giallo tipicamente utilizzata negli arazzi arabi. I semi eduli ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche, si usano anche per la preparazione di sciroppi e della Granatina.

Usi culinari

Dopo avere aperto il frutto con un coltello è necessario spaccarlo in più parti ed estrarre i semi staccandoli dalle membrane a cui sono fissati. In caso di quantità rilevanti la separazione è favorita dal fatto che immersi nell'acqua i semi affondano mentre le membrane galleggiano.

I semi sono spesso consumati direttamente, ma dato che la parte commestibile è la polpa traslucida che aderisce e circonda il seme, per poter inghiottire la polpa occorre inghiottire anche il seme, legnoso. Questo spiega il fatto che il maggior consumo si ha dopo la estrazione del succo dalla polpa.

I semi di alcune varietà selvatiche sono essiccati e macinati, e sono usati come componenti, a volte acidificanti in altre salse.

Le scorze dei frutti hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermouth e aperitivi.

Nella città di Foggia il melograno è rinomato per essere uno degli ingredienti principali del grano cotto, un dolce che si prepara per la Commemorazione dei defunti. Come tutti gli altri ingredienti (grano, cioccolato, noci, cedro etc.), i chicchi di melograno utilizzati per preparare questa ricetta hanno una simbologia che richiama contemporaneamente alla morte e alla prosperità.

Succo

Il sapore del succo è molto variabile, secondo le varietà. Alcuni succhi possono essere molto dolci, altri più acidi. Di norma il sapore è intermedio, con una base di dolce, un fondo acidulo, ed un tono leggermente amaro ed astringente dato dalla componente tannica dell'arillo.

Il succo di melograno è detto granatina ed è ottenuto dalla spremitura dei semi, spesso diluito e zuccherato, è usato come bevanda.

La produzione di succo ("granatina") è praticamente l'unica definibile come "industriale" per le melagrane; occorre dire, ad onor del vero, che pressoché la totalità dei succhi di produzione industriale definiti "granatine" sono in realtà miscele di succhi di agrumi, lamponi, ribes ed aromi naturali, con poco, o spesso nulla, di succo di melagrana. La produzione del vero succo di melagrana è molto costosa, dato che prevede molta mano d'opera per un prodotto esiguo. La produzione dei frutti per il consumo fresco ha valore solo in mercati di nicchia.

Il succo è spesso usato, nelle cucine tradizionali dei paesi di origine, per preparare salse, dolci o piccanti, per cibi tradizionali, per guarnire la carne o il riso.

Nutrizionali e fitochimici

Il succo di melograno è un'eccellente sorgente di vitamina C e del gruppo B, di potassio e di notevoli quantità di Polifenoli antiossidanti.

Simbolismo

Per il colore dei numerosi semi, di un rosso traslucido brillante, racchiusi in un involucro robusto, il frutto ha colpito la immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura, questa conclusione è ripresa da molte culture come quella ebraica, greca, babilonese, araba e cristiana. Il contrasto è ancora più accentuato dal fatto che la pianta viva in ambiente semi-desertico.

Sowing Instructions

Propagation:

Seeds

Pretreat:

soak in water for 12-24  hours

Stratification:

0

Sowing Time:

all year round

Sowing Depth:

Needs Light to germinate! Just sprinkle on the surface of the substrate + gently press

Sowing Mix:

Coir or sowing mix + sand or perlite

Germination temperature:

10-15°C

Location:

bright + keep constantly moist not wet

Germination Time:

10 - 45 days

Watering:

Water regularly during the growing season

 


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V 117 O (50 S)
331 Articoli

Scheda tecnica

Semi selezionati con cura?
Sementi raccolte a mano
BIO Semi ?
Semi bio
Biologico ?
Commestibile?
Commestibile
Pretrattamento della semina?
Immergere in acqua prima della semina 12-24 h
Perenne ?
Perenne: sì
Resistente al freddo e al gelo ?
Resistente al freddo: fino a -15 ° C
Adatto per il vaso di fiori?
Adatto per il vaso di fiori: sì
Altezza della pianta ?
Altezza della pianta 4 m
Origine dei semi?
Origine dei semi: Bosnia ed Erzegovina
Paese di origine della varietà ?
Varietà da: Bosnia-Erzegovina
Pianta medicinale?
Pianta medicinale: Sì
Richiede luce per la germinazione ?
Richiede luce per la germinazione

USDA Hardiness zone

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